ABCVENETO.COM

Numero 155

Tel: 0422 542904 | Mail: INFO@ABCVENETO.COM


Intervista a Stefania Crepaldi editor indipendente di romanzi

1 febbraio 2017

A cura di Abcveneto




Donato Carrisi e Stefania CrepaldiStefania, sul tuo sito scrivi: "Ciao! Sono Stefania Crepaldi, editor di romanzi freelance. Questo è il mio piccolo laboratorio segreto dove aiuto gli scrittori come te a diventare unici, credibili e autorevoli. Scopri chi sono e cosa faccio...". È molto difficile, quindi, farti delle domande, perché racconti già tutto tu, ma io ci proverò lo stesso, cerco magari di partire da un altro punto di vista. Ecco la prima domanda: perché hai scelto di fare l'editor e non la scrittrice?

Stefania Crepaldi: La risposta è molto semplice: amo leggere più di ogni altra cosa al mondo. Non so se scriverò mai qualcosa di mio. In realtà ho scritto un manuale su come scrivere un romanzo dall’inizio alla fine, ma un romanzo vero e proprio non l’ho ancora scritto. La lettura ha sempre fatto parte della mia vita. All’inizio significava solo evasione e consolazione. Con il tempo ho iniziato a leggere per crescere, per imparare, per cambiare la mia visione del mondo, cercando di spalancarla quanto più possibile. Ecco perché l’editor. Amo le belle storie e adoro aiutare gli aspiranti scrittori a trasformare un’idea originale e una trama ben costruita in un romanzo di qualità con un messaggio forte, che resti impresso nella mente del lettore.

Abceveneto
: leggi centocinquanta romanzi all'anno. Ma quali sono i tuoi preferiti di sempre e perché?

Stefania Crepaldi
: Ho una classifica personale difficile da modificare. Ai primi posti ci sono sempre quei romanzi.
I pilastri della terra di Ken Follett: uno dei romanzi storici più belli di sempre, un tomo straordinario da ogni punto di vista. Respiri l’atmosfera medievale ad ogni pagina, ed è così verosimile da illuderti di essere lì, con i personaggi.
L’ombra dello scorpione, di Stephen King: uno dei romanzi post-apocalittici più belli e complessi mai scritti. Che cosa succede al genere umano quando un virus creato in laboratorio riesce ad inquinare l’aria e ad ammazzare due terzi della popolazione? Un vero capolavoro di scrittura e di soluzioni geniali.
Il buio oltre la siepe, di Harper Lee: trovo che questo romanzo sia una vera e propria cura per l’anima. Serve ad abbattere l’ipocrisia velata che alberga in ognuno di noi. E quale modo migliore di farlo se non scrivere una storia narrata dal punto di vista di una bambina?
Le regole della casa del sidro, di John Irving: è un romanzo sulla tenerezza. Consigliato a chi ha bisogno di sciogliere un po’ le emozioni, scritto con una ricercatezza lessicale accurata, che ricorda i capolavori di Charles Dickens.
Dieci piccoli indiani, di Agatha Christie: un romanzo breve e intenso. Un giallo che spiega molto sulla natura dell’animo umano.
Il ciclo di Sherlock Holmes, Sir Arthur Conan Doyle: Sherlock Holmes è un personaggio amato da tutti. Pochi hanno letto i libri e molti hanno visto film e serie tv tratti dalle storie di Sir Arthur Conan Doyle. Io trovo che siano romanzi da leggere per esercitare la nostra capacità di raziocinio, per stimolare i collegamenti e le deduzioni nella vita di tutti giorni e per abbassare la nostra ansia di giudizio.
Norwegian Wood, Haruki Murakami: è un romanzo da leggere accompagnati dall’omonima canzone dei Beatles. Questa è una storia che deve leggere chi resta, chi ha subito le scelte di un altro, come la decisione egoista di togliersi la vita e si fa carico dell’enorme peso del senso di colpa.

Abcveneto: c'è chi dice che non esistono più i generi, ma solo romanzi buoni e romanzi cattivi, tu sei d'accordo?

Stefania Crepaldi: Dal punto di vista dei lettori il genere non è così importante, e ti direi che in effetti esistono solo romanzi buoni o romanzi cattivi. Spesso si acquista un romanzo sull’onda della moda di turno, perché siamo bombardati da amici e parenti, o da articoli sui blog che parlano in toni entusiastici dell’ultima pubblicazione di...
Dal punto di vista di uno scrittore invece, il genere è fondamentale. Ci sono delle regole basilari da conoscere per chi vuole scrivere un thriller, o un giallo, o un noir. Il bello della scrittura è che impari le convenzioni, le regole di base, e poi sei legittimato a sconvolgerle tutte per creare un prodotto originale e attraente. Se poi vuoi proporre il tuo romanzo a una casa editrice devi per forza appiccicare l’etichetta del genere nella proposta.

Abcveneto: in Italia la mia impressione è che gli editori prediligano - in qualsiasi tipo di scrittura - il realismo in tutte le sue forme. La fantasia e l'immaginazione mi sembra non siano molto apprezzati, tranne forse che nella letteratura per l'infanzia, tu cosa ne pensi?

Stefania Crepaldi: Non sono d’accordo. Ogni romanzo è frutto di fantasia e immaginazione. Il segreto del successo sta nel trasformare la fantasia e l’immaginazione in qualcosa di verosimile. Il lettore deve trovare qualcosa di agganciabile alla sua vita vera per apprezzare davvero un romanzo. Anche i grandi classici sono ambientati in un mondo lontano da noi, fantastico. Pensa a La fattoria degli animali di Orwell. Un capolavoro. Eppure è un romanzo su degli animali parlanti. Tutti noi sappiamo che gli animali non parlano (o magari sì, chi lo sa?). Quello che ha trasformato quel romanzo in un capolavoro assoluto è la capacità di chi legge la storia di collegare l’esperienza degli animali con la realtà che vive ogni giorno, il rendersi conto che gli uomini rispondono esattamente alle stesse leggi di natura, leggi che adattano ai loro scopi e alle loro necessità, senza curarsi del resto del mondo.

Abcveneto: quando parlo con certi editori molti mi dicono: sei italiano? Scrivi storie italiane ambientate in Italia. Ma l'Europa e il mondo dove sono finiti?

Stefania Crepaldi: La prima regola di scrittura di solito è “scrivi di ciò che conosci.” Alcuni editori cercano autori che scrivano romanzi dal respiro internazionale. Non esiste un giusto o uno sbagliato in questo caso, perché l’editore è un imprenditore che tiene conto di una serie di fattori economici accanto a fattori qualitativi delle storie che pubblica.
Ti posso fare degli esempi di editori che cercano in maniera scrupolosa autori italiani che diano vita a romanzi ambientati in determinate regioni d’Italia, o addirittura in specifiche città. Come case editrici posso dirti che per esperienza la Fratelli Frilli Edizioni apprezza romanzi territoriali e dal respiro locale. Come autori, alcuni nomi illustri fra tutti: Massimo Carlotto, Adele Marini, Carlo A. Martigli, Giampaolo Simi. Recentemente anche Alice Basso, che scrive gialli ambientati a Torino.

Abcveneto: da accanita lettrice quale sei, cosa si può fare per far leggere di più? Hai qualche suggerimeto?

Stefania Crepaldi: Secondo me l’unica strada percorribile per far appassionare le persone alla lettura è spiegare loro il perché dovrebbero farlo.
Siamo tutti un po’ restii a fare le cose perché ce lo impongono gli altri, no? Io credo che la chiave per avvicinare i lettori, soprattutto nelle nuove generazioni, sia spiegar loro come la lettura possa renderli liberi, consapevoli e felici.
Leggere per me è vita. Leggere mi ha insegnato tantissimo sotto vari aspetti, è stata una cura per l'anima, mi ha aiutato a sviluppare l'empatia e rafforzare la coscienza.
Nel mio piccolo cerco di spiegare l'importanza che per me hanno avuto certi libri in video giornalieri che pubblico online nella mia pagina Facebook. L’utilità della lettura passa attraverso il messaggio di un buon romanzo.

Abcveneto: l'intervista è finita e alla fine ti faccio una domanda diversa: tu sei veneta, cosa pensi del Veneto?

Stefania Crepaldi: Sì, Veneta doc! Di Loreo, un piccolo paese delle provincia di Rovigo, immerso nel Parco Regionale del Delta del Po.
Cosa penso del Veneto…?
Temo di non avere apprezzato la mia regione fino a quando non me ne sono andata. A diciannove anni mi sono iscritta alla facoltà di lettere dell’Università di Pisa e mi sono trasferita in Toscana. Ma quanto mi è mancata la mia terra!
C’è poco da fare: il posto dove nasci e cresci ti resta dentro per sempre. Non so se il Veneto sia migliore o peggiore di altri posti del mondo, ma so che è casa mia.
Che in nessun altro posto del mondo ho visto il cielo così immenso e pieno di colori; che in nessun altro posto del mondo mi sento piccola in mezzo alla pianura sconfinata; che in nessun altro posto del mondo apprezzo la poesia dell’acqua che trasuda dalla terra e collega luoghi e persone.

Abcveneto: Grazie del tuo tempo e invito tutti a visitare il tuo sito, anche chi non scrive, perché impadronirsi di certi meccanismi aiuta anche a leggere meglio, come studiare bene la grammatica fa diventare la lettura un piacere sublime oppure una tortura.

Stefania Crepaldi: Grazie a te per avermi dato l’opportunità di rilasciare questa bellissima intervista, parlare di me e di quanto sia stata e sia importante la lettura di buoni romanzi nella mia vita. Per qualsiasi domanda mi trovate digitando @editorromanzi sui principali social o nel mio sito web www.editorromanzi.it

A cura di Abcveneto



Abcveneto

Mensile telematico sul Veneto e Triveneto: Cosa fanno i veneti dentro e fuori d'Italia, nella cultura, nella fotografia, nel turismo, nel cinema, nell'arte, nell'economia. Registrato con il n° 3104 del Registro Stampa, presso la Cancelleria del Tribunale di Treviso il 19/02/2004.
Contatti: info@abcveneto.com

Abcveneto statistiche

Vieni a Treviso?
Fermati al
Bed&Breakfast Appiani 36
320 2918077 info@appiani36.it