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L’archivio del compositore e scrittore Ernesto Rubin de Cervin Albrizzi alla Fondazione Cini  

1 febbraio 2018

A cura di Sara Miriade




Venezia, Isola di San Giorgio Maggiore, 1 febbraio 2018. L’archivio del compositore e scrittore Ernesto Rubin de Cervin Albrizzi alla Fondazione Cini

Ernesto Rubin de Cervin AlbrizziUn nuovo corpus documentario si aggiunge al ricco patrimonio musicale dell’Istituto per la Musica, che conferma il suo ruolo di uno dei più importanti archivi musicali dei secoli ventesimo e ventunesimo

L’Istituto per la Musica della Fondazione Giorgio Cini annuncia una nuova importante acquisizione: l’archivio del compositore e scrittore Ernesto Rubin de Cervin Albrizzi (1936-2013), figura di spicco nel panorama musicale italiano e internazionale del secondo Novecento. I numerosi e variegati documenti del suo archivio, donati dai figli Giovanni, Almorò ed Elisabetta, arricchiscono ulteriormente il patrimonio musicale della Fondazione; il lavoro degli studiosi che vorranno approfondirne la conoscenza sarà agevolato dalle operazioni di condizionatura e catalogazione alle quali i documenti verranno sottoposti.

Il fondo è costituito principalmente da circa 2000 materiali autografi (schizzi, abbozzi, belle copie) che attestano la genesi delle composizioni di Ernesto Rubin de Cervin Albrizzi. Questa ampia mole di documenti è affiancata da appunti verbali di argomento musicale, filosofico e letterario, testimonianza dei suoi numerosi interessi non strettamente compositivi, e da varie stesure di racconti e poesie. Le lettere e minute conservate nell’archivio documentano i contatti intrattenuti dal compositore con le più importanti personalità del mondo musicale e culturale del Novecento, tra cui Maurice Béjart, Vera Pinteric, Elémire Zolla, Sylvano Bussotti, Salvatore Sciarrino.

Completano l’archivio una vasta raccolta di ritagli di stampa, programmi di concerti e note di presentazione delle opere di Ernesto Rubin de Cervin Albrizzi, nonché documenti che rinviano alle sue altrettanto incessanti attività di organizzatore di manifestazioni musicali e divulgatore della cultura musicale italiana all’estero (USA e America latina).

Ernesto Rubin de Cervin Albrizzi, nato a Venezia nel 1936, ha avviato gli studi musicali nella città natale, dove fu allievo di Gian Francesco Malipiero e Bruno Maderna; si è poi formato sotto la guida di Luigi Dallapiccola a Firenze e Goffredo Petrassi a Roma, dove si è diplomato in composizione nel 1960. Personalità eclettica, ha composto musica strumentale (Tre pezzi per violoncello, 1978; Varianti, per quartetto d’archi, 1999), vocale (words words words, per otto lettori, 1964; Drei Gaben an den Kirchenchor Montan, per coro, 2003) e per la televisione (celebre la sua collaborazione con il regista Vittorio Cottafavi per la realizzazione delle musiche per Antigone, 1971). L’attività compositiva è stata costantemente affiancata dall’interesse per la letteratura, ravvisabile nell’ampia mole di testi in prosa e in versi da lui prodotta, tra cui spiccano le due raccolte di racconti Passeggiata al castello e Il ragazzo in tunica, edite rispettivamente da Novecento editore (1989) e Marsilio (1995).
Docente per molti anni a Udine e Venezia (dove, tra gli altri, ebbe come allievi Giuseppe Sinopoli e Marino Baratello), Ernesto Rubin de Cervin Albrizzi ha svolto un ruolo centrale nell’organizzazione di importanti manifestazioni culturali dalla risonanza internazionale, tra cui la Biennale Danza di Venezia del 1975 e il Festival di Musica Contemporanea del 1972. Si è spento a Venezia nel 2013.
v L’Istituto per la Musica promuove la ricerca scientifica e la diffusione del sapere su diversi ambiti della cultura musicale dell’Occidente. Le attività sono rivolte in modo particolare a tre aree: processi compositivi, teoria e pratica dell’interpretazione musicale ed esperienza audiovisiva. Esse si esplicano attraverso la conservazione e la valorizzazione di rilevanti fondi di persona, la pubblicazione di letteratura musicologica, l’organizzazione di convegni, seminari e manifestazioni musicali, favorendo le necessarie sinergie fra enti pubblici e privati nazionali e internazionali. L’Istituto per la Musica opera per l’acquisizione, la conservazione, la tutela, e la valorizzazione di archivi del XX e del XXI secolo, con particolare attenzione a quelli prodotti da personalità di rilievo del mondo musicale e audiovisivo (Gian Francesco Malipiero, Alfredo Casella, Nino Rota, Camillo Togni, Ottorino Respighi, Alberto Bruni Tedeschi, Aurél Milloss, Franco Oppo, Olga Rudge, Egida Sartori, Gino Gorini, Giacomo Manzoni, Roman Vlad, Fausto Romitelli, Giovanni Salviucci, Egisto Macchi, Niccolò Castiglioni).

Informazioni:
Fondazione Giorgio Cini onlus
Istituto per la Musica
tel.: +39 041 2710220
email: musica@cini.it
www.cini.it

A cura di Sara Miriade



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