Per villa Emo

A cura del Centro Guide Turistiche del Veneto
di Lucia Maria Benedetti

Lucia Benedetti fra don Luca Vialetto e il dottor Garatti
A cura del Centro Guide Turistiche del Veneto
di Lucia Maria Benedetti


Oggi (venerdì 8 febbraio 2019) ho letto le dichiarazioni del prof. Sgarbi. A nome del Centro Guide Turistiche del Veneto, non condivido e, mi permetto di dire, non sono corrette. Sicuramente la mia voce non è così autorevole ma, mi limito a leggere la storia e a fare una riflessione che potrebbe essere utile: le Ville Venete non vengono costruite per la villeggiatura; i veneziani del Quattro e Cinquecento, non vanno in campagna a divertirsi, vanno a lavorare. In quel momento c'è tutto da fare: bonificare il territorio e costruire il borgo. E' nel 1700, quando la crisi era stata superata, che si comincia a costruite ville immense per utilizzarle per feste e per la villeggiatura; si entrerà quindi nel periodo dell'inesorabile decadenza. Chi ne trarrà beneficio? Napoleone, un francese. Curiosa combinazione che, tra i pretendenti, per Villa Emo oggi si parli anche di un ricco francese...

La questione è senz'altro più complessa di come ho esposto superficialmente.
Sta di fatto che le Ville Venete nascono come fattorie dove tutti lavorano e contribuiscono alla sussistenza dell'economia di quel "villaggio". Pertanto, rilanciare Villa Emo passa attraverso il mantenimento della sua integrità; non ha da essere smembrata: si deve pensare, con un progetto organico e a lungo termine, a far funzionare: agricoltura, artigianato, trasporti, comunicazione, cultura, gastronomia e turismo. Grave errore vendere la sola Villa scorporando il resto.

Sarebbe una bella sfida rimettere in gioco tutti questi settori.
Potrebbero essere gli studenti delle Università a pensare ad un progetto che possa mettere in relazione tutti gli aspetti.

Per questo il Centro Guide Turistiche del Veneto ha proposto di fare delle visite guidate il cui ricavato andrà a premiare il progetto che più si avvicina ad un possibile rilancio e organica gestione di Villa Emo. Le guide quindi svolgeranno il servizio gratuitamente e la somma ricavata sarà investita per finanziare il concorso di idee ed il suo vincitore.

La scelta della banca sta purtroppo comunicando che il futuro di un luogo, come pure di una nazione, non ha bisogno dell'intelligenza per vivere, ma di un miliardario per sopravvivere. Sceglie di speculare su un patrimonio da chi possiede il denaro e che ci fa credere proteggerci dalla rovina. Dove sono la nostra inventiva e il nostro orgoglio veneto?

per il Centro Guide Turistiche del Veneto
di Lucia Maria Benedetti

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