Abbazia di Sant’Eustachio: Calendario Primavera-Estate 2019 Da rudere abbandonato a vivace polo culturale: enogastronomia, storia e svago sulle colline del Montello

Il calendario 2019, così com’è stato strutturato e progettato, non delude le aspettative. Oltre al cinema all’aperto, a concerti e aperitivi musicali previsti a partire da giugno, il monastero diventa location ideale ed esclusiva per diversi eventi e iniziative.

A cura di Abcveneto

Sedute di yoga, incontri culturali, degustazioni, corsi di Galateo, cinema, concerti e aperitivi musicali. Il calendario delle iniziative organizzate presso l’Abbazia di Sant’Eustachio a Nervesa della Battaglia (TV) è quanto mai ricco e variegato quest’anno.
Il monastero benedettino, risalente al 1062 e bombardato durante la Grande Guerra, è stato recentemente restaurato da Ermenegildo Giusti, proprietario dell’azienda vitivinicola Giusti Wine: il complesso è ora un luogo di attrazione per turisti, appassionati e abitanti del territorio e promette di diventare il principale polo di incontro e di cultura della zona, oltre a ergersi quale presidio storico e naturalistico della Marca trevisana e del Montello. Il calendario 2019, così com’è stato strutturato e progettato, non delude le aspettative. Oltre al cinema all’aperto, a concerti e aperitivi musicali previsti a partire da giugno, il monastero diventa location ideale ed esclusiva per diversi eventi e iniziative.
Se a primavera, l’Abbazia si trasformerà in cuore pulsante della spiritualità per praticare lo yoga e conoscere l’essenza mistica dei cinque elementi, ogni sabato fino a luglio, sarà la splendida cornice di una rassegna letteraria e culturale che vedrà protagoniste la storia, l’arte e la poesia. E per rendere onore a Monsignor Della Casa, che tra le mura dell’Abbazia scrisse nel 1549 il famoso testo “Il Galateo overo de' costumi”, Giuliana Meneghetti, ex cerimoniere della Provincia di Treviso, ci accompagnerà, a partire da maggio, verso la conoscenza delle buone maniere 2.0. Non mancheranno degustazioni di vini e prodotti locali in compagnia di esperti e gastronauti d’eccezione, come il giornalista, sommelier e docente Slow Food, Fabio Guerra, che dedica i quattro mercoledì di marzo al mondo dei formaggi, dei salumi, del pane e del vino. Chiunque volesse partecipare e ricevere informazioni sulle visite e gli eventi, può chiamare lo 0422.1836285 o il 320.2696169 oppure scrivere un’e-mail: info@abbaziasanteustachio.com

Web: www.abbaziasanteustachio.com

I prossimi eventi

LA TRINITÀ DEL GUSTO: FORMAGGIO, PANE E VINO

Tutti i mercoledì di marzo saranno dedicati all’enogastronomia. In Veneto esistono prodotti di antichissima tradizione culinaria, trasmessa fino ai giorni nostri grazie all’abilità di mani sapienti e alla qualità delle materie prime. L’Abbazia di Sant’Eustachio, che è stata in passato anche un importante fulcro della cultura agricola, ospiterà un corso enogastronomico condotto da Fabio Guerra. Il giornalista, sommelier e docente Slow Food, al quale la Regione Veneto ha riconosciuto la competenza nell’ambito alimentare e vitivinicolo in termini di promozione, divulgazione e comunicazione di prodotti, guiderà quattro degustazioni alla scoperta dei sapori enogastronomici locali. Ad accompagnare quest’escursione organolettica ci saranno i prodotti panari forniti da Luca Vidorin, artigiano del pane, professionista attento ed esaltatore dei valori della terra e del territorio. Prenotazione obbligatoria. Le iscrizioni per le 4 lezioni oppure per una singola lezione sono a numero chiuso. Dal 6 al 27 marzo, ogni mercoledì, dalle ore 20.30 alle ore 22.30

IL GALATEO 2.0 CON GIULIANA MENEGHETTI - II° EDIZIONE

Come dobbiamo vestirci in occasioni importanti? Come intrattenere una conversazione piacevole? Qual è il modo più elegante per usare il nostro smartphone? A partire da sabato 18 maggio, torna il Galateo in compagnia di Giuliana Meneghetti, ex addetta alle cerimonie della Provincia di Treviso, esperta di “buone maniere”. Si tratta di 4 incontri, che con cadenza quindicinale a partire da sabato 4 maggio, permetteranno ai partecipanti di conoscere le regole 2.0 del Galateo proprio nel luogo in cui è nato. Tra le mura dell’Abbazia di Sant’Eustachio, infatti, Monsignor Giovanni Della Casa scrisse nel 1549 il famoso testo “Il Galateo overo de' costumi”, con i dettami rinascimentali, i consigli e regole per condurre una vita armonica e semplice. Sabato 4 e 18 maggio - Sabato 1 e 15 giugno

YOGA DEI 5 ELEMENTI

L’abbazia come cuore pulsante della spiritualità, immersa in una natura incontaminata e avvolta in un silenzio mistico: un luogo ideale per ospitare la pratica millenaria dello Yoga attraverso la conoscenza dei cinque elementi, in un percorso verso la più profonda connessione con la terra e l’universo. Terra, acqua, fuoco aria ed etere in un viaggio spirituale per arrivare al cielo, in un contesto che favorisce la meditazione e il percorso di ricerca interiore. Attraverso la pratica dello Yoga, si impareranno così a usare le leggi della natura per ottenere una maggior consapevolezza del proprio corpo, che porterà a un miglioramento dell’equilibrio sia fisico che mentale. Il rigoglioso bosco di castagni, il rilassante prato e il monastero diventano il tempio ideale per il ritiro olistico, mentre il vento accompagna il respiro e il silenzio mistico invita alla meditazione.

I SABATI DELL’ABBAZIA

Fino al 27 luglio 2019 la splendida cornice dell’Abbazia di Sant’Eustachio ospiterà alle ore 11.00 una rassegna culturale che vedrà protagoniste la storia, l’arte e la poesia. I prossimi appuntamenti: 30 marzo Ferdy Hermes Barbon: Fra’ Giocondo: ingegnere idraulico in Francia, in Italia, nel Trevigiano

27 aprile Valeria Favretto: La donna ai margini della società nel Cinquecento. Meretrice, cortigiana, strega

25 maggio Sergio Tazzer, Giuseppe Piccolo, Maria Grazia Cecchini: Dal Canada al Montello, la breve vita di Donald Gordon McLean (9 febbraio 1899 - 4 febbraio 1918)

29 giugno Maria Grazia Cecchini: Le abbazie benedettine tra XI e XIII secolo. Il caso singolare dell’Abbazia di Sant’Eustachio

27 luglio Letture zanzottiane: Il poeta e la natura infranta a cura di SeLALUNA ………………………………………………………

L’Abbazia di Sant’Eustachio: storia, recupero e promozione culturale

Una bolla di papa Alessandro II del 1062 testimonia l’esistenza dell'Abbazia di Sant'Eustachio, fondata da Rambaldo III di Collalto e dalla madre Gisla. I Collalto, famiglia di stirpe longobarda, avevano perso la loro influenza su Treviso a favore del vescovo locale il cui potere, non soltanto religioso, si espandeva di anno in anno. Con la fondazione del monastero, quindi, essi contrapponevano a questa autorità un’istituzione indipendente e direttamente sottoposta al pontefice, il quale non vedeva di buon occhio l'espansione dei vescovi trevigiani, sostenitori dell'imperatore.

Tra il Cinquecento e il Seicento l'abbazia divenne un importante polo culturale: tra i suoi illustri ospiti, ricordiamo Pietro Aretino, Monsignor Giovanni Della Casa che qui compose il noto Galateo, e la poetessa Gaspara Stampa.

Tra il 1744 e il 1819, il complesso fu guidato dal preposto Vinciguerra VII di Collalto, uomo colto e capace che lo trasformò in un’importante azienda agricola retta da esperti e studiosi e la salvò alle soppressioni napoleoniche. Nel 1865, le autorità ecclesiastiche giudicarono inutile questa istituzione e trasferirono il titolo di abate al vescovo di Treviso.

Dopo la Rotta di Caporetto, l'edificio si ritrovò in prossimità del fronte del Piave e subì pesanti danneggiamenti. Le rovine, lasciate all'incuria, sono state di recente rivalorizzate con due restauri, uno nel 1992 e un secondo importante nel 2017 a opera della società agricola Giusti Dal Col.

Giusti è un imprenditore canadese originario della zona, che nel 2004 ha deciso di valorizzare questo territorio, vocato sin dall’epoca della Serenissima Repubblica di Venezia ai vini di qualità. Partito da soli due ettari di vigneto, ha sviluppato con passione il suo progetto di promozione del territorio attraverso il vino, arrivando oggi a oltre 70 ettari vitati distribuiti in dieci tenute. Sei anni fa la decisione di avviare il recupero ambizioso di un frammento significativo della storia italiana grazie al restauro dell’antica Abbazia di Sant’Eustachio.

Seicento giorni di lavoro hanno restituito fascino, vita e cultura al monastero, che oggi risplende più che mai immerso tra i vigneti e circondato da antiche mura anche grazie agli eventi, le mostre e le manifestazioni organizzate.

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