ABCVENETO.COM

Numero 154

Tel: 0422 542904 | Mail: INFO@ABCVENETO.COM


'Giorgione rivelato' il successo

17 gennaio 2017

A cura di abcveneto






Lettere a Luciano Buso, autore di "Giorgione rivelato:" ...A queste impressioni, sincere come lei è sincero e aperto, aggiungo, e concludo, i miei auguri non tanto per un nuovo anno che sarà difficilmente diverso dai precedenti, quanto l'auspicio che l'Accademia che sciupa la sua gioia e non l'accetta volentieri, apra gli occhi e non la costringa a lottare invece che a progredire finalmente sereno..." Con quest'ultima frase termina il lungo scritto, sotto riportato, a me inviato da Giuseppe Bignami di Genova.

...Il suo studio, volto a svelare cose che immediatamente non appaiono visibili, neppure ad un occhio addestrato alla "comunicazione" con una opera d'arte, va molto a fondo nella ricerca di date, firme, figure, che l'artista cela ma non del tutto. E solo una indagine quasi da "anatomopatologo" come lei ha fatto...Un gran bel libro, interessante e che apre ancora possibilità alla conoscenza più profonda dell'opera, della personalità dell'artista e del contesto culturale in cui si muove. Grazie ancora di aver saputo studiare con tanta passione le opere di Giorgione. Con queste frasi la dottoressa Adriana Augusti di Venezia descrive il volume 'Giorgione rivelato' e le mia ricerca.

L'accettazione e il consenso accademico degli studi sulle opere di Giorgione da me inseriti nel volume: 'Giorgione rivelato'.

Storica dell'arte, ex direttore del Museo Cà D'Oro di Venezia, membro della Soprintendenza ai Beni Storici nel Veneto, la dottoressa Adriana Augusti di Venezia, così si esprime in una lettera a me inviata:  Gentile sig. Buso, la ringrazio molto del volume su Giorgione; la documentazione fotografica del libro è veramente eccezionale, come le avevo già avuto modo di dire a voce e consente di poter vedere molti particolari anche della materia, che difficilmente nelle opere viste dal vero si possono apprezzare in quel modo, sia per la imposta distanza dall'opera in un museo o per le condizioni di illuminazione. Il suo studio, volto a svelare cose che immediatamente non appaiono visibili, neppure ad un occhio addestrato alla "comunicazione" con una opera d'arte, va molto a fondo nella ricerca di date, firme, figure, che l'artista cela ma non del tutto. E solo una indagine quasi da "anatomopatologo" come lei ha fatto, attraverso mezzi tecnici la cui visione è oggettiva, ha potuto rivelarli. Emergono quindi dall'opera di Giorgione elementi che convalidano la sua appartenenza a circoli neoplatonici, ma anche a quei circoli in cui la ricerca dell'oscuro, del magico quasi, ha ampiamente coinvolto artisti e letterati all'inizio del XVI secolo. Un gran bel libro, interessante e che apre ancora possibilità alla conoscenza più profonda dell'opera, della personalità dell'artista e del contesto culturale in cui si muove. Grazie ancora di aver saputo studiare con tanta passione le opere di Giorgione.
6 gennaio 2017
Cordialmente, Adriana Augusti 

Il consenso nei riguardi del volume: 'Giorgione rivelato' a me pervenuto con mail dal noto poeta del Mezzaro, collezionista, casanovista e scrittore Giuseppe Bignami della città di Genova.

Gentile amico (mi permetta di chiamarla così),
ho ricevuto in dono il suo incredibile e splendido Giorgione rivelato dall'amica nostra, mia e sua, Daniela Lunghi, che il 7 dicembre scorso mi dedicava il  faticato capolavoro con parole che erano adatte, ma non lo sapevo, ad accendere una poetica luce e turbamento. Sapevo di lei e della sua solitudine.
Ho finito di leggerla pochi minuti fa, e ho trovato l'indirizzo mail che mi consente inatteso di esprimere, magari prima di incontrarla sul comune cammino dell'arte - tramite Daniela, forse - almeno poche parole di ringraziamento, cosa che con me (poeta?) non fa nessuno. Comincio dalla fine, e cioè dalle parole che un libro di forte interesse mi stimola a scrivere come memoria per chi verrà dopo di me; e per me stesso, quando ritornerò sul volume per successivi approcci.
Libro visionario e misterioso, chiarissimo e oscuro.
Meditazione sull'inconoscibile, passionale e sincera.
Alba e tramonto
(e notte)
Poche parole di poesia scossa, costretta oltre il discorso critico incontro ad un autore molto più conosciuto che frequentato, per molti e per me mistero non superato. Sarà lo spirito mio d'avventura sulla pagina più che nella vita ad aver provocato tanta sorpresa. Forse la visione di un'opera di Giorgione, oltre l'unica da me vista, la pala di Castelfranco Veneto, mi sveglierebbe dal mistero anche religioso che affiora prepotente e qualche volta terribile dalle sue pagine. Mai avrei sospettato, abituato a guardare per ore i quadri della mia passione domestica, di dovermi piegare di fronte al mondo sconosciuto, non sempre rassicurante, che lei estrae dal suo cappello con sicurezza invidiabile.
Certo lei si è abituato a vedere e a riconoscere particolari nascosti dopo anni di esperienza; io non posso pretendere di capire e individuare nessun autore nelle pieghe d'un mantello, o nei rovelli delle maniche d'un soldato antico. Ma la sua scienza è formidabile, quasi notarile quando mette in risalto date e monogrammi; meno rasserenante, per me senza guida, quando indica animali, teste ghignanti e urlanti di demoni nascosti, che non è facile per niente giustificare e delineare in concreto.
Confesso che le immagini intraviste a me hanno portato più ansia che serenità; mi hanno lasciato a immaginare culti misteriosi e bui, atmosfere quali mai avrei supposto in Giorgione. Ed era giovane. Cosa avrebbe tramandato alla mia età (69 anni)?
A queste impressioni, sincere come lei è sincero e aperto, aggiungo, e concludo, i miei auguri non tanto per un nuovo anno che sarà difficilmente diverso dai precedenti, quanto l'auspicio che l'Accademia che sciupa la sua gioia e non l'accetta volentieri (so da Daniela), apra gli occhi e non la costringa a lottare invece che a progredire finalmente sereno.
3 gennaio 2017
Con ampia cordialità,
Giuseppe Bignami, Genova (collezionista, casanovista, poeta del Mezzaro genovese e in qualche scritto)

La solitudine, il rammarico, la tristezza e molto altro, da sempre accompagnano, influenzandola negativamente, la vita di ogni pioniere nelle scoperte che si sono succedute in ogni secolo, inutile, in quanto triste, mi pare sia il ripercorrerle. Certamente le tristi, recenti vicende di Antonio Meucci, Nikola Tesla e Gino Rossi non sfuggono alla fresca nostra memoria e...sicuramente tutti e tre hanno dovuto in vita soffrire la non comprensione, l'importanza delle loro, oggi consumate, innovazioni scientifiche. Ben scrive allora il poeta del Mezzaro genovese Giuseppe Bignami: ...che l'Accademia che sciupa la sua gioia e non l'accetta volentieri, apra gli occhi e non la costringa a lottare invece che a progredire finalmente sereno.
Un grande e importante bene collettivo si sono rivelate, per la nostra quotidiana e attuale vita, le scoperte fatte da questi Grandi della nostra recente storia, non godute in vita in virtù degli incomprensibili impedimenti umani...ma, non dobbiamo noi tutti ringraziarli per il loro sacrifico? Per l'indubbia importanza delle loro legali scoperte?
Certamente tra gli esseri vi è chi riconosce questo poiché ha cuore oltre che intelletto... Adriana Augusti, accademica, tra questi.

http://www.lucianobuso.it/index.php?p=giorgione-rivelato-il-successo

A cura di Abcveneto



Abcveneto

Mensile telematico sul Veneto e Triveneto: Cosa fanno i veneti dentro e fuori d'Italia, nella cultura, nella fotografia, nel turismo, nel cinema, nell'arte, nell'economia. Registrato con il n° 3104 del Registro Stampa, presso la Cancelleria del Tribunale di Treviso il 19/02/2004.
Contatti: info@abcveneto.com

Abcveneto statistiche

Vieni a Treviso?
Fermati al
Bed&Breakfast Appiani 36
320 2918077 info@appiani36.it