La motivazione del premio il 20° "Raponzolo d'Argento al personaggio dell'anno 2016 è stato assegnato a Giuseppe Santoni.
Una vita da sempre dedicata alla crescita della propria azienda, rilevata dal padre. Oggi Giuseppe Santoni non guida solo un'azienda, divenuta per suo merito eccelllenza tutta italiana nel Mondo, ma persegue una visione che affina il patrimonio culturale legato all'artigianato e all'eccellenza italiana. In quarant'anni, da una settantina di dipendenti, ha portato il marchio paterno a diventare un'icona con ottocento collaboratori: manifattura artigianale, rifiniture manuali, mano d'opera tutta italiana e ciclo completo di lavorazione tutta in Italia.
Il suo successo si basa, ancora, su una ferrea fedeltà alla tradizione, sposata all'innovazione, mantenendo intatte nel tempo le caratteristiche più preziose del puro stile italiano: qualità, passione per il dettaglio e lavorazione fatta a mano. Questi sono elementi che distinguono il marchio di Giuseppe Santoni dai suoi concorrenti, facendone un caso unico all'interno del ristretto circolo dei marchi più famosi e riconosciuti a livello mondiale.
Va sottolineata anche la continua sensibilità applicata nella lavorazione delle calzature e borse, utilizzando solo i migliori e più ricercati materiali naturali. Egli è guida nel voler applicare la mentalità moderna e un sapere antico da preservare, che nei mastri calzolai in Santoni si esprime declinando la migliore bellezza e qualità.
Giuseppe Santoni giovanissimo segue l'esempio del padre Andrea, che aveva fondato nel 1975 una manifattura di calzature di alta classe a Corridonia, nelle Marche tutt'ora la patria del marchio. Si appassiona presto a questa attività e inizia a girare il mondo per occuparsi dell'espansione dell'azienda. Apre nuovi mercati: il Giappone, la Cina, il Nord Europa e la Russia.
La su dote innata sta nel riconoscere l'eccellenza, nel perseguirla pur restando radicato nel suo territorio e nella peculiarità della tradizione.
Le creazioni Santoni sono disponibili nelle migliori boutique internazionali. Oltre che nei monomarca esclusivi di Milano, Roma, Cagliari, Lugano, Baku, Beijing, Doha, Hong Kong, Manila, Moscow, New York, Shangai, Shenzen, St. Moritz e Tokio.

A cura di Maria Ester Nichele