Pagnossin, un cognome che non si deve dimenticare

Sono passati esattamente quarant'anni dalla morte del nonno (1979 - 2019) e i nipoti, a dimostrazione dell'infinita benevolenza e riconoscimento verso quello che è stato, per loro, un vero punto di riferimento, acquisiscono il suo cognome, per essergli sempre grati e mantenere vivo il suo ricordo.

A cura di Abcveneto


Giulio Pagnossin ha segnato la storia imprenditoriale e sportiva della nostra città, ma non solo. Oltre a essere stato pioniere di moltissime attività locali e internazionali, il segno più bello, vero e puro lo ha lasciato nella sua famiglia e nei due nipoti che, proprio in onore del nonno, hanno voluto mantenere vivo il cognome che ha fatto la storia. È proprio all'inizio di quest'anno, importante anniversario per la famiglia Pagnossin, che i nipoti Giuliamaria e Gianmatteo ottengono il decreto del Prefetto di Treviso a favore dell'istanza di cambio cognome, per aggiungere a quello paterno anche quello materno "Pagnossin", trascritto ufficialmente nel registro dell'Ufficio Stato Civile del Comune di Treviso.

"Con le donne in famiglia, mamma e zia, il cognome del nonno si sarebbe estinto, perdendosi così nelle nostre generazioni" spiega Giuliamaria Dotto Pagnossin, nipote di Giulio Pagnossin - "la sua vita merita di essere condivisa ancora, e di rimanere viva nella storia della nostra famiglia. Per questo motivo io e mio fratello Gianmatteo abbiamo deciso di rendere omaggio al nonno ottenendo il riconoscimento del suo cognome, su volontà di mamma Stefania Pagnossin e completo accordo di papà, come segno di riconoscenza per il tanto amore che ci ha sempre fatto arrivare da chi ci è stato vicino dopo la sua mancanza".

La stessa famiglia, qualche mese fa, ha reso onore al "Signor Giulio" con un progetto unico: un libro biografico narrante la storia della sua vita e delle sue imprese personali e professionali.
Il progetto, che ha emozionato tutti coloro che hanno vissuto Pagnossin in prima persona e coloro che, invece, lo hanno visto protagonista di racconti, narrazioni e passaparola, ha visto per la sua presentazione ufficiale, lo scorso 17 novembre 2018 presso il Salone di Palazzo dei Trecento, la sentita partecipazione di tutta la cittadinanza trevigiana e di amici, colleghi e parenti che in un freddo pomeriggio di novembre si sono radunati per rendere onore a un uomo unico, che ha lasciato il segno nella storia economica e sportiva della città.

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