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Volto d’attrice : SANDRA MILO...a Treviso grazie ad Andrea De Stefani

1 giugno 2015

Testo: Lorella Colla Foto: Massimiliano De Maris





MULTISALA CINEMA EDERA – TREVISO
28 maggio, 4 e 11 giugno 2015 - ore 20:30

La proiezione di “Vanina Vanini” (1961) diretto da Roberto Rossellini ha inaugurato, il 28 maggio 2015, la rassegna di tre film diretti da grandi maestri del cinema italiano con i quali il Cinema Edera – da decenni gestito dalla famiglia Fantoni – omaggia l’attrice. Seguiranno: il 4 giugno “La visita” (1963) di Antonio Pietrangeli e l’11 giugno “Giulietta degli spiriti” (1965) di Federico Fellini.
Sandra Milo a TrevisoIl mondo dell’arte fa sempre sognare, specialmente il cinema, in cui vediamo rappresentati personaggi che riescono a suscitare in noi un’infinità di emozioni. E che ci aiutano spesso riflettere sulla nostra esistenza. Ma molto spesso non si conoscono personalmente le attrici e gli attori, non si sa quasi nulla della loro vita e di cosa potrebbero raccontare “fuori dal set”. Vengono identificati con i ruoli che sfilano davanti ai nostri occhi durante le proiezioni e diventano molte volte dei veri e propri “miti” e come tali, lontani dalla quotidianità. Allora, diventa un momento davvero speciale e quasi “magico” quello in cui si può incontrare un’attrice, stringerle la mano, incrociarne lo sguardo, sentirne la voce e l’energia.
Andrea De Stefani, ideatore di questa retrospettiva, nonché amico personale dell’attrice, per la quale nutre una grande stima, peraltro ben ricambiata, ha accompagnato Sandra Milo a Treviso, giovedì 28 maggio per introdurre e presentare con lei i tre film selezionati dalla lunga carriera dell’attrice e che la vedono grande protagonista. Con la semplicità, il fascino e la sensibilità che le sono propri, l’attrice ha saputo incantare il pubblico con il suo sorriso. Ha raccontato aneddoti legati a quel periodo d’oro del cinema italiano, in cui la bellezza, la spiritualità, la professionalità, l’umanità erano presenti ovunque, in ogni singolo gesto. Di Vanina Vanini ricorda la grande aspettativa data da critiche molto positive, aspettativa poi finita in modo alquanto singolare, poiché alla prima a Venezia, il film venne aspramente criticato dal pubblico e lei venne persino titolata Canina Canini, dal Corriere della Sera, ma senza averne, a tutt’oggi, compresa bene la ragione. Di Rossellini ricorda anche, che è stato un antesignano nell’ideare un modo per usare lo zoom, una cosa che lui chiamava “panzinor”. E poi ancora, ricordi vividi di accadimenti nei vari film: la ripetizione infinita di scene, una casualità: la parrucca che prende fuoco sulla schiena e nessuno se ne accorge, tanta era la stanchezza; oppure quando indossò i “panni” di una donna dalle misure esagerate e molto diversa da lei fisicamente. In sintesi, il simbolo femminile omaggiato in molti ruoli, anche quello che - dice ridendo - gli uomini amano per lo più: la donna sensuale e sempre disponibile. Ma, noi donne, siamo ben altro…
continua sostenendo che - oggi, rimane il ricordo di queste grandi opere ed è di vitale importanza l’amore per il cinema e la divulgazione dei film del passato, che possono venir ripresi in chiave moderna da giovani talenti.
Sandra Milo rappresenta certamente tutte quelle persone (famose o meno non importa) che, nel corso della loro vita, hanno saputo interpretare con passione e generosità la propria professione.
… è stato davvero bello incontrarla Signora Milo, ne siamo onorati!
Si ringraziano le aziende: Bortolin Angelo Spumanti, Salumi De Stefani, Figulì e Latteria Lovato, per la loro gentilezza e disponibilità nell’aver offerto l’aperitivo per la serata introduttiva di giovedì 28 maggio.

Testo: Lorella Colla Foto: Massimiliano De Maris



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