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Alla Biennale di Architettura "Transformations: The Emirati National House" e "Controcorrente" del Cile

1 giugno 2016

Di Maria Ester Nichele




Venezia. Giovedì 26 maggio, siamo stati in visita alla 15 esima Biennale Internazionale di Architettura e all'Arsenale, in Sala d'armi, siamo incappati nel padiglione Degli Emirati Arabi, che hanno esposto una mostra che si focalizza sulle trasformazioni di un modello particolare di abitazione, la National House (un cortile interno con alcune stanze costruite intorno) o casa Nazionale, anche se magari potremmo tradurla in italiano con casa popolare (anche se non ha nulla a che vedere con le nostre case popolari, perlopiù si tratta di abitazioni singole chiuse da un recinto e all'interno di muri per proteggersi dall'esterno), introdotta negli anni Settanta per ospitare la popolazione nomade e urbanizzare la nuova nazione.
Queste National Houses si trovano nelle aree residenziali di molte città degli Emirati Arabi Uniti e spesso come sfondo hanno i classici grattacieli che ospitano i centri direzionali. All'inizio queste National Houses nascono tutte uguali, poi si modificano con il passare degli anni e gli i bisogni degli abitanti che le hanno personalizzate con risultati interessanti e che hanno arricchito il paesaggio urbano senza però tradire il passato, perché a differenza dei grattacieli, che si trovano ovunque, le National Houses degli Emirati Arabi rendono giustizia alla propria terra e identità e conservano lo spirito arabo che le permea. L'unica critica che posso fare a questo padiglione, è sul materiale informativo: bisognerebbe sempre fare del materiale nella lingua del paese che ospita, in questo caso l'Italia. Per fortuna non abbiamo problemi con l'inglese, altrimenti non avremmo potuto leggere e capire le motivazioni e il tema di questo bel padiglione che è stato commissionato e finanziato dalla Fondazione Salama bint Hamdan Al Nahyan la cui missione è investire nel futuro delle Emirati Arabi Uniti attraverso le persone. Tale fondazione è no profit ed è stata fondata nel 2010 da H.H. Sheikha Salama bint Hamdan Al Nahyan.

The exhibition explores the transformative aspect of the housing model of Emirati National Houses, known as sha’abi (folk) houses. It’s focus is on how a standard housing model was adapted by residents to individualized homes, thus reflecting their culture and lifestyles. National houses are found in residential neighborhoods of most cities in the UAE. Initially designed in the 1970s, they were implemented throughout the 1970s and 1980s to offer homes and modern amenities to a transient local population. The standard housing typology is composed of a series of rooms overlooking a central square courtyard; the design is highly adaptable and has transformed as Emirati families’ lifestyles evolved. Many National or sha’abi houses now display a culmination of various architectural elements over the years as residents have transformed the basic model into individualized homes, and they have become an important component of the UAE’s built environment.



Il secondo padiglione da noi visitato, è quello del Cile. che presenta una mostra dal titolo "CONTROCORRENTE" curata da Juan Román e José Luis Uribe e che vede la sua asede alle Artiglierie dell'Arsenale



Il Consiglio Nazionale della Cultura e delle Arti del Cile (CNCA) è lieto di annunciare che l’architetto e curatore Juan Román ha ottenuto all'unanimità il primo posto al bando pubblico per la curatoria del Padiglione del Cile alla 15. Mostra Internazionale di Architettura - La Biennale di Venezia. La mostra sarà presente in Italia tra maggio e novembre 2016, con la proposta "Controcorrente" (Against the Tide). "Controcorrente" sarà un’accurata esibizione composta da 15 progetti di architettura, realizzati da studenti con l’obbiettivo di trasformare la vita quotidiana delle persone che vivono nelle regioni rurali del Cile. Il Padiglione del Cile alla Biennale Architettura 2016 è organizzato dal Consiglio Nazionale della Cultura e delle Arti del Cile, attraverso il suo Dipartiremo di Architettura. Evidenziando l'originalità del progetto e l'apprezzamento delle realtà rurali e decentrate del Cile, il Ministro cileno della Cultura, Ernesto Ottone ha annunciato la proposta curatoriale che rappresenterà il nostro paese alla 15. Mostra Internazionale di Architettura - La Biennale di Venezia, prestigioso evento che si terrà in Italia dal 28 maggio al 27 novembre 2016.
“Vogliamo congratularci con l’architetto e curatore Juan Román per aver vinto il primo posto in questo concorso di idee organizzato dal Consiglio della Cultura, con il suo progetto “Controcorrente” e per avere l’opportunità di rappresentare il Cile alla prossima Biennale di Architettura a Venezia, un evento davvero importante per il nostro paese, che tra l’altro sarà curata dal noto architetto cileno Alejandro Aravena che ha vinto il Leone d'Argento nel 2008 alla Biennale di Architettura di Venezia ", ha detto il Ministro Ottone. "Controcorrente" espone l'opera di una generazione di giovani architetti che hanno concepito, finanziato, progettato e realizzato piccoli progetti architettonici per conseguire il loro diploma di Laurea in Architettura. Questi progetti sono stati realizzati con mezzi minimi, con le risorse ricavabili dagli scarti dei processi agricoli e dei materiali locali facilmente reperibili in un ambiente rurale. Il padiglione presenterà quindici progetti selezionati per la mostra, esaminando il percorso di questi architetti ed i costumi di un territorio straordinario in Cile, al di fuori dei centri urbani. "Controcorrente" si esprimerà nella direzione contraria a quella in cui alcune cose si muovono, mettendo in risalto i costumi e il paesaggio di un mondo rurale di agricoltura e foreste, con l'obiettivo di migliorare la vita quotidiana delle persone attraverso l'architettura.
"Controcorrente" coinvolge un team composto da José Luis Uribe, Andrea Griborio, Victor Letelier, Sebastián Preece, Cristina Paoli, Fernando Valenzuela e Héctor Labarca, ed è stata concepita in relazione al concetto curatoriale proposto da Aravena per la sua mostra come direttore artistico della 15. Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia, affrontando il tema "Reportage dal fronte", esplorando i casi esemplari in cui l'architettura ha aiutato persone in tutto il mondo a vincere battaglie, permettendo loro di avere accesso ad un ambiente antropico e qualità di vita migliori.
“La proposta curatoriale del Padiglione del Cile dà le risposte elaborate dal team accademico guidato da Juan Román e i suoi studenti della Scuola di Architettura di Talca. Il loro lavoro fondamentalmente cerca di scoprire come le pratiche architettoniche contribuiscano ad aiutare le persone che vivono in condizioni precarie e che hanno a che fare con questioni di scarsità nel territorio delle zone rurali centrali e meridionali del Cile. La Biennale di Venezia sarà un importante vetrina per ottenere un riconoscimento internazionale", ha aggiunto il Ministro Ottone.
Secondo la giuria, "La proposta si concentra sul problema della trasformazione delle zone rurali, associata ai processi di sfruttamento delle attività economiche agricole, con un sguardo critico mediante una serie di progetti che si riferiscono a questo nuovo paesaggio". La giuria ha commentato inoltre che questo progetto è stato selezionato per la sua "consistenza concettuale e narrativa, che riguarda progetti collettivi che includono interventi discreti nel territorio, realizzati secondo i criteri del riciclaggio e degli scarti di grande interesse architettonico, consegnato dalla Scuola di Architettura di Patagonia, fornendo risposte ai bisogni sociali nelle aree rurali del centro-sud del Cile”. Hanno inoltre argomentato che “in sostanza i lavori curatoriali con progetti realizzati in condizioni precarie, sono il risultato di un progetto educativo, innovativo, rigoroso, duraturo e di successo”.
Questo sarà il terzo padiglione del Cile alla Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia guidato dal Dipartimento di Architettura del Consiglio Nazionale della Cultura e delle Arti, dopo la mostra “Monolith Controversies " (curatori Pedro Alonso e Hugo Palmarola) che nel 2014 ha vinto il Leone d'Argento e " Cancha: Chilean Soilscapes " (curatori Pilar Pinchart e Bernardo Valdes), 2012. DICHIARAZIONE CURATORIALE DEL PADIGLIONE DEL CILE:
Controcorrente presenta gli sforzi di una generazione di giovani architetti che hanno concepito, disegnato, e costruito opere di architettura ma anche organizzato gli aspetti finanziari e contrattuali come parte dei requisiti per ottenere il loro titolo professionale in architettura. Tutti loro appartengono alla Valle Centrale del Cile, luogo dove sono tornati dopo la loro formazione accademica per dare un contributo alle loro comunità, realizzando progetti architettonici relativi ai luoghi in cui vivono e lavorano i contadini della regione e le loro famiglie.
Questi progetti architettonici sono stati realizzati con risorse minime, con scarti di processi agricoli e materiali locali facilmente reperibili, contribuendo al valore ed inserendo il territorio in un contesto globale mediante un approccio regionale ma non costumbrista. Al di fuori da questo ambiente e paesaggio rurale, in uno stato di continua trasformazione a causa dell’attività agricola e lo sviluppo urbano, emergono una serie di padiglioni, aree di sosta, belvedere, rifugi e piazze, o semplicemente zone ombrose o d’incontro sociale, momentanei o permanenti, espliciti o astratti.
Controcorrente parla della direzione opposta che le cose possono prendere. Questa mostra si muove contro la corrente di quelle battaglie urbane- forse più globali nei fini – intraprese per migliorare la qualità del nostro ambiente antropico. Mette l’accento sui costumi e paesaggi del mondo rurale, campi e boschi, contribuendo attraverso l’architettura a migliorare la qualità della vita quotidiana della gente.

BIOGRAFIE:
JUAN ROMÁN
Si è laureato in Architettura presso l’Università di Valparaíso, ha conseguito un Master in Sviluppo Urbano presso il Politecnico di Catalogna ed un PhD in Architettura e Patrimonio all’Università di Siviglia.
Nel 1998 ha redatto il progetto per la creazione della Scuola di Architettura dell'Università di Talca, dove tutt’ora sta. Ha tenuto lezioni presso la Biennale Iberoamericana di Architettura e Urbanismo (Medellin, Colombia 2010), Experimenta Urbana (Kassel, Germany, 2012), Congreso Arquine (Medellín, Colombia, 2015), la Biennale cilena di Architettura (Valparaíso, Cile, 2015). I suoi articoli sono stati pubblicati su riviste specializzate di architettura come ARQ (Cile), CA (Cile), A+U (Giappone), Summa (Argentina), C3 (Corea) e World Architecture Magazine (Cina). È l’autore di Città Valle Central (2003) ed editore della Rivista Talca (2009-2014). Il suo contributo all’ insegnamento dell’architettura in Cile è documentato da una serie di monografie pubblicate sia in Cile che all’estero: Talca, Questione d’istruzione ( Editoriale Arquine, 2013), Talca Inedito ( editoriale Pequeno Dios, 2013) e Inhabiting the Territory (Quodlibet Studio, 2015). Nel 2015 ha ricevuto il Global Award per l’architettura sostenibile consegnato dalla Locus Foundation a Parigi, Francia. Attualmente è il direttore della Scuola di Architettura dell’Università di Talca.

JOSÉ LUIS URIBE
Architetto laureato presso la Scuola di Architettura dell’Università di Talca, ha ottenuto un master in Teoria e Pratica della Progettazione Architettonica presso Escola Tècnica Superior d’Arquitectura di Barcellona-UPC. Ha partecipato come curatore di architettura cilena per “il Cile secondo il Cile”per la rivista Zona de Proyecto (Argentina, 2012) e “Chile: A new generation” per la rivista Zeppelin (Romania, 2014). Ha tenuto lezioni presso la Graduate School of Design of Harvard University, la Escola da Cidade in São Paulo, Brazil, the Architecture School of the Universidad do Porto (Portugal), e Recyclart Art Center (Belgium). Nel 2013 ha pubblicato “Talca, Questione d’istruzione” ( editoriale Arquine, 2013) che è stato premiato alla Biennale Iberoamericana di Architettura e Urbanismo 2014 (IX BIAU) e ha vinto nel 2014 il Architectural Book Award del Deutsches Architekturmuseum di Francoforte. E’ stato nominato come membro della giuria alla Biennale Iberoamericana di Architettura e Urbanismo per l’edizione 2016 a Sao Paolo, Brasile. Attualmente è professore a tempo pieno presso la Scuola di Architettura dell’Università di Talca.

SOSTENITORI DEL PADIGLIONE DEL CILE 2015:
La partecipazione del Cile alla 15. Mostra Internazionale di Architettura - La Biennale di Venezia è organizzata dal Consiglio Nazionale della Cultura e delle Arti (CNCA) con il sostegno del Ministero degli Affari Esteri del Cile tramite il suo Dipartimento Affari Culturali DIRAC e la Fundación Imagen de Chile.

Di Maria Ester Nichele



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