Una mattina alla Biennale di Architettura a Venezia

Biennale Arte 2019 11 maggio > 24 novembre 2019 Chiuso lunedì (escluso 13 maggio, 2 settembre, 18 novembre 2018) Giardini orario 10 - 18 - Arsenale orario 10 - 18

Testo e foto di Maria Ester Nichele

Venezia, 25 maggio 2018. Questa mattina sono stata alla vernice per la stampa della Biennale di Architettura. Ho notato un gran numero di visitatori all’ingresso, non volendo fare la coda, ho cercato un altro varco per entrare. Scovata un’apertura senza fila, mi son fatta coraggio e sono entrata con risolutezza. Nessuno mi ha fermato perché gli agenti di controllo mi hanno detto che con l’invito in mio possesso, sarei potuta entrare in pochi minuti, e così è stato. Ho notato molti poliziotti con attrezzatura militare e con armi che davano sicurezza. Un volta ottenuto l'accredito per la stampa, ho visitato alcuni padiglioni all'Arsenale; poi mi sono diretta verso l’area dei Giardini Napoleonici, la parte più antica, dove vennero eretti i primi padiglioni. Qui, ci sono più di cento specie di piante in mezzo a statue e monumenti dedicati a personaggi famosi per esempio Garibaldi. Ho attraversato il grande viale, le piante maestose e ben tenute emanavano un profumo fresco che mischiato alla brezza marina, mi dava un senso di beatitudine e di poesia, insomma, si stava proprio bene, malgrado il caldo e l’afa incombente di questi giorni che annunciano l’estate. Molte persone erano davanti ai padiglioni dei paesi tutte in trepida attesa.
La Biennale di Architettura in pochi anni (questa è la sedicesima esposizione) si è subito conquistata il suo posto al sole attirando moltissimo pubblico e facendo concorrenza alle altre esposizioni che vanno sotto il suo nome. Quella del Cinema è la più antica del mondo, la più famosa, sempre frequentatissima e presente proprio per la sua peculiarità sulle pagine di tutti i giornali del mondo. Così riflettevo, sotto le piante ombrose, davanti ai padiglioni, in mezzo al chiacchiericcio delle persone, l’aspetto che attirava la mia attenzione in particolare era la concentrazione di bellezza, accompagnata da una organizzazione puntuale e presente in ogni aspetto, guidati dal presidente Paolo Baratta e ovviamente al personale che lo segue. Venezia malgrado la città sia stata devastata da un turismo eccessivo, è e rimane la capitale d'Arte, dell'Architettura mondiale, grazie a queste Biennali che offrono uno spaccato su ciò che è stato è e sarà; mi viene in mente Frank Wright. Quest’anno si festeggiano i 150 anni dalla nascita. Figura chiave del Movimento Moderno, Wright ha segnato insieme a Gropius, Mies van der Rohe, Le Corbusier, Alvar Aalto e a pochi altri la storia dell’Architettura del Novecento. A Chicago, ad Hyde Park, (tra l’altro c’è anche la casa natale di Hemingway) ho visitato la sua casa museo. Lì visse con la famiglia. Tutti lo conoscono per la famosa terrazza di Madison nel Winsconsin, capolavoro unico nel suo genere. Così riflettevo, mentre aspettavo di visitare il primo padiglione.

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