Ex fabbrica Pagnossin: la guerra secondo Romano Abate è come un coccodrillo seduto al pianoforte

Ex Area Pagnossin 94, Strada Noalese, 31100 Treviso

di Maria Ester Nichele

Ex fabbrica Pagnossin, in via Noalese 94, Treviso. Sono stata a visitare la mostra di Romano Abate alla ex fabbrica Pagnossin: vera e propria cittadella di capannoni imponenti e storici, un tempo fabbrica della ceramica conosciuta in tutto il mondo, è oggi un centro in divenire, crogiuolo di mille progetti: incontri, eventi, mostre, concerti, un centro studi, mercati del cibo, una foresteria, magari trovarà posto anche un museo... insomma, sono centomila metri quadrati di spazio da riempire di fantasia e idee. Le sue opere di solito hanno bisogno di grandi spazi, spazi che si possono trovare solo qui alla ex-fabbrica, spazi coperti e scoperti, sotto le ampie volte di questi capannoni che si apprestano a essere di nuovo pieni di vita e di mani che maneggiano manufatti, non più mani di operai che cesellano e modellano le ceramiche, ma di idee, perché le idee sono il motore del nostro tempo. All'arrivo, ci ha accolto la signora Angelica Volta. Romano Abate è un celebre artista e come sempre fa opere molto significative e piene di passione civile: opere contro la violenza e la guerra, che putroppo non passa mai di moda. Lo scultore ha dedicato un'opera al padre: non lo conobbe mai, perchè il padre morì in Croazia durante l'ultimo conflitto mondiale. Era aspettato al battesimo del figlio. Romano aveva solo due mesi. Lo uccisero e non si conobbero mai. Per lui è una ferita sempre aperta, perchè a scuola durane l'appello in classe doveva specificare "Romano Abate, figlio di fu Salvatore Abate, e di Gomizely Giulia", così il dolore era sempre a fior di labbra. Fra le opere di Romano, mi ha colpito il pianoforte con il soldato in una tuta da aviatore di aerei russi "Mig" da combattimento con la testa da coccodrillo, con una mano umana e l'altra con la zampa del coccodrillo mentre suona lanci di bombe mentre la guerra distrugge tutto, le città, le persone e soprattutto i cuori dei sopravissuti. Poi un'altra opera potente è il monumento che ha realizzato per suo padre: è stato un militare di carriera pluridecorato una figura muta, straziante in piombo, con la testa fracassata ... suo padre è stato pluri medagliato con il funerale di stato, ma questo è poca consolazione per l'anima di Romano. Questo si intuisce nel suo lavoro che esprime dolore, ma anche un grande amore per la vita, perché le opere d'arte sono sempre una rinascita e una nuova vita.

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