Dal 30 giugno al 16 luglio 2017 la ben sessantesima edizione della prestigiosa manifestazione fondata, fin dal 1958, dal compositore Gian Carlo Menotti nella splendida cornice della città di Spoleto.
Inaugurazione al Teatro Menotti col Don Giovanni di Amadeus Mozart, su libretto di
Lorenzo Da Ponte.
Il regista Giorgio Ferrara, direttore anche dello stesso Festival, ha voluto rispettare il testo originario del noto librettista nato a Vittorio Veneto, sottollineando particolarmente il conflitto tra l’apparente gioia di vivere, di amare e la tragica minaccia. Dialogo tra un ateo e la morte in mezzo a tradimenti erotici e fatalità dell’ultima sentenza.
Persino il filosofo Soren Kierkegaard, con un’analisi penetrante, si occupò di questo testo, in cui il protagonista, dalla disperata vitalità, osa sfidare tragicamente la morte.
La Fondazione intitolata a Carla Fendi, recentemente scomparsa, ha voluto per l’inaugurazione al Teatro Caio Melisso “Genesi e Apocalisse”: interpretate rispettivamente dallo scrittore Erri de Luca e dal filosofo veneziano Massimo Cacciari. Per tutta la durata del Festival “Genesi e Apocalisse” divengono due performances multimediali dal grandissimo impatto e di forte suggestione; la prima basata su opere di Sandro Chia nella chiesa della Manna d’oro, la seconda interpretata da Peter Greenaway e Saskia Boddeke nel ex museo civico; il tutto per la regia di Quirino Conti.
Sabato 1 luglio, inaugurata la mostra di SpoletoArte a cura di Salvo Nugnes con la prestigiosa presentazione di Vittorio Sgarbi, nell’antico palazzo nobiliare Leti Sansi. L’esposizione che colora il Festival con la partecipazione di numerosi artisti rimarrà aperta fino al 27 luglio presso la centrale e vivacissima piazza del Mercato.
Due settimane di numerosi eventi no-stop, per musica, teatro, danza, arte.
Occasioni d’incontro interessantissime tra locali tipici che pullulano di persone a tutte le ore, nelle vie tortuose e nelle piazzette abbarbicate su questo meraviglioso e panoramico colle di Spoleto. Valorizzato, attraverso l’annuale kermesse, dall’intelligenza, dalla sensibilità e dall’amore per il bello che sono pure proprie dell’essere umano.
A di LUCIA TOMASI