Dal 25 luglio al 20 settembre 2015, le Scuderie del Quirinale ospitano la collezione al-Sabah, una delle raccolte medio orientali più complete e prestigiose al mondo. Oltre 300 pezzi e 1400 anni di storia a comporre un affascinante e inatteso affresco capace di coinvolgere ed emozionare. Da quaranta anni Sheikh
Nasser Sabah al-Ahmad al-Sabah e Sheikha
Hussah Sabah al-Salim al-Sabah, raccolgono opere d’arte islamiche e del Medio Oriente pre-islamico. La collezione, stimabile in circa trentacinquemila oggetti, è una delle più importanti al mondo, per ampiezza, qualità e originalità. In occasione della Festa Nazionale del Kuwait il 23 febbraio 1983 la Collezione venne offerta in prestito permanente al Museo Nazionale del Kuwait dove rimase fino alle tragiche vicende dell’invasione irachena dell’agosto 1990... Dalla razzia si salvarono un centinaio di oggetti, il nucleo della mostra “Arte Islamica e Mecenatismo”, fu protagonista di un tour che toccò oltre venti fra i musei più importanti del mondo (giunse anche in Italia, a Firenze nel 1994).
La mostra del Quirinale offre due percorsi.
Il primo è cronologico, introdotto da una sezione numismatica atta a inquadrare storicamente e geograficamente le principali fasi dello sviluppo delle civiltà musulmane. Si prendono le mosse dalle influenze delle grandi civiltà rivali di quella nascente islamica (tardo antica bizantina da un lato, mesopotamica orientale dall’altro, non senza sottovalutare gli apporti centroasiatici, indiani e dell’Oriente più estremo) sugli inizi e sul periodo formativo, per passare allo sviluppo di un linguaggio artistico autonomo e peculiare che via via si ramifica e consolida con esiti di superbo equilibrio, per concludere con i tre grandi imperi cinquecenteschi, veri giganti politici e culturali: l’impero mediterraneo dei Turchi Ottomani, quello iranico dei Safavidi di confessione sciita ma straordinariamente aperti al resto del mondo, l’opulenza fiabesca della corte indiana dei Moghul.
Nel secondo percorso si spiegano i temi e modi artistici centrali delle esperienze artistiche islamiche: il rigore formale delle calligrafie, l'esplorazione delle possibilità matematico/geometriche, l’inesausta e infinita fantasia del motivo floreale ripetuto (arabesco), ìalla rappresentazione astratta e realistica della figura animale o umana che smentisce il mito della iconoclastia islamica. Chiude la mostra il tesoro con le opere di oreficeria, principalmente indiane, vanto della Collezione al-Sabah. Mille e quattrocento anni di storia, territori che dalla Spagna giungono fino alla Cina, con materiali disparati: pietra, stucco, tessili, vetri, metalli, avori, cristalli di rocca, legni, ceramiche, gioielli, miniature.
Di Marcellino Radogna