E' stata inaugurata la mostra di Gianni Ambrogio il 4 maggio 2014, nella sala della Funzione Arte Nemo Moretti a Paese (Tv). Francesca Cursi ha fatto la presentazione tra un folto pubblico di autorità, artisti e tanti amici. ....Francesca ha scritto di Ambrogio: Il bisogno di esprimersi è stato fodamentale e lo testimoniano i grandi percorsi sviluppati e una grande quantità di opere, senza tener conto della indubbia qualità raggiunta, proprio un frutto di un'indagine dentro a sè e del mondo che lo circonda.
Il suo produrre rientra in una necessità istintiva, una necessità ad analizzare e di analizzarsi di fronte a tutto e a tutti.
Sulle tele, sui cartoni, metalli, legnami ed ogni altro possibile materiale nascono improvvisazioni emotive che poi passano al settaccio della ragione e diventano architetture mentali e astratte o figurazioni reali e concrete. La conoscenza della anatomia concede sapiente rieleborazioni e significative operazioni artistiche, anche nel campo della figurazione, perché la tecnica permette a Gianni Ambrogio di trovare sempre soluzioni avvincenti e preziose, insomma sui contenuti di qualsiasi esperienza comunicativa.
Possiamo dire con certezza che senza l'obbiettivo forte e significativo da esprimere il suo piacere del fare sarebbe sterile. Ecco il perchè del trovarsi sempre davanti ad ogni sua opera come di fronte a un modo nuovo di concetti, pensieri, riflessioni, sviluppati attraverso una rielaborazione che parte dalla consapevolezza che niente è perfetto e tutto è perfettibile con una sapienza esistenziale formidabile.
Nello scorrere il suo percorso d'arte, una vita intera dedicata ad essa, vien da pensare e verificare che tutto ciò è scaturito da una grande felicità, passando necessariamente attraverso una grande sofferenza che ne ha approfondito ed affinato il liguaggio e la qualità d'indagine.

Di Maria Ester Nichele