La quarta edizione del Festival Biblico a Padova prende il via il 19 maggio e si allunga fino al 27 maggio, declinando il tema Giustizia e pace si baceranno con eventi dedicati al dialogo e allintegrazione attraverso i linguaggi dellArte e della Comunicazione.
Limpegno di papa Francesco sui temi della Pace e della giustizia sarà poi loggetto della conversazione tra mons. Dario Edoardo Viganò, Prefetto della Segreteria per la comunicazione della Santa Sede, e il filosofo Umberto Curi che si terrà allo studio teologico della basilica di S. Antonio il 20 maggio alle ore 16.00. Una proposta rivolta soprattutto ai giovani, che animeranno i social network con i contenuti dellincontro. Sempre venerdì 20 maggio alle 18.00 alla Libreria San Paolo Gregoriana il teologo Carlo Broccardo terrà la conversazione Tra gratuità e scaltrezza, Le parabole della misericordia di Luca 15-16. Lo sguardo inedito di un biblista sulle "parabole della misericordia" a partire dallabbraccio accogliente che un padre riserva al figlio restituito alla vita. Tra le curiosità, sabato 21 maggio alle ore 18.00, sempre presso la Libreria San Paolo Gregoriana Brunetto Salvarani presenta il suo particolare libro La Bibbia di De Andrè. Tra biografia e scelte artistiche del noto cantautore genovese affiorano domande sulla religione e temi biblici. Brunetto Salvarani le ha intercettate e le ripropone tra le note di uno dei musicisti più popolari nel panorama padovano, Alessandro Modenese.
Levento clou dell'edizione padovana del Festival sarà Seeds of Peace, concerto di pace e dialogo tra le religioni, il
25 maggio alle ore 20.45 al Teatro Verdi di Padova. Al concerto parteciperanno tre donne appartenenti alle principali religioni monoteiste: Evelina Meghnagi (di religione ebraica), Sakina Al Azami (musulmana, accompagnata dal maestro Jamal Ouassini) e Patrizia Laquidara (di religione cristiana), alla presenza delle principali autorità religiose e civili della città. Sul palcoscenico salirà inoltre l'Orchestra Regionale Filarmonia Veneta. La direzione artistica è affidata, così come la direzione dorchestra, al Maestro Diego Basso. «È la nostra risposta alla violenza del terrorismo spiega don Marco Sanavio, organizzatore delledizione padovana del Festival e un invito al dialogo tra fedi e provenienze diverse che dalle espressioni artistiche può trasferirsi anche nella dimensione del quotidiano».
A cura di Abcveneto