ABCVENETO.COM

Numero 146

Tel: 0422 542904 | Mail: INFO@ABCVENETO.COM


Uscito il libro "ERA LA MILANO DA BERE" di Alessandro Bastasi

2 maggio 2016

Di Federico T. De Nardi




Alessandro Bastasi se ne è andato via da Treviso a ventisette anni, però non l'ha dimenticata e ha ambientato parte del suo ultimo giallo (solo di copertina, perché non è un giallo, lo ha detto lui stesso nella presentazione alle Feltrinelli di Treviso) "ERA LA MILANO DA BERE" edito dai Fratelli Frilli Editori di Genova, nella sua città natale.
Sempre durante la presentazione, introdotta da Giancarlo Pasini, scrittore di Treviso ma trevigiano per trasferimento lavorativo, Bastasi ha detto che spera che il suo romanzo faccia male, graffi per quello che racconta.
Senza dubbio ha raggiunto l'obiettivo che si è prefisso. A me, però, ha colpito più per la scrittura tersa, cristallina, la precisione chirurgica (sotto questo punto di vista è un piacere leggerlo) che per il male che vuole mettere in scena e che sembra si respiri in ogni pagina.
Un'altra precisazione, I Fratelli Frilli sono editori di gialli e di noir, ma "ERA LA MILANO DA BERE" non è un giallo, visto che non c'è un poliziotto o un investigatore o qualcuno che indaga, non è neppure un noir classico, perché dovrebbe avere il criminale come protagonista della vicenda. Massimo Gerosa e la sua famiglia, invece, più che far parte dei classici modelli del noir rappresentati dal gangster, la femme fatale, mi ha ricordato subito Mastro Don Gesualdo di Verga, nella sua lotta per affermarsi.
In Gerosa c'è la stessa lucidità e avidità dei personaggi verghiani, e in Bastasi la stessa applicazione del determinismo darwiniano di Verga nella scrittura; la famiglia del manager milanese, diventa una famiglia di vinti che perisce e perde nel cammino verso il successo rappresentato solo dai soldi, e da quegli oggetti di estremo lusso che si possono comprare con il denaro, in un impossibile scavalco sociale in cui i modelli (la buona società che ce l'ha fatta?) ambiti sono impossibili da doppiare, perché alla fine Gerosa viene sacrificato con pochissimi rimorsi nella ristrutturazione aziendale non perché se lo meriti, ma solo per un ricatto meschino che scatena la sua fine e quella della sua famiglia e si può dire che da qui parta un meccanismo che scatena altre vicende che si dipanano fino alla fine e che non racconto perché ho già detto troppo (ma chi sono i colpevoli lo scoprirete solo leggendolo).
Durante la presentazione è stato fatto notare che il nichilismo del romanzo è in parte controbilanciato dalla presenza di una figura femminile positiva, Cristina, la figlia del manager, che cerca di non perire, che cerca di essere se stessa e non una marionetta. Questo è vero, nella vita alla fine si salva chi cerca di essere se stesso e questa è il messaggio che io, inguaribile positivista e ottimista malgrado tutto, ho letto nella filigrana del romanzo.

pagg. 288 coll. I Tascabili Noir € 12,90 Isbn 9788869430732
ACQUISTA QUESTO TITOLO ADESSO CON SCONTO -15% + 1 LIBRO OMAGGIO CLICCA SU: ERA LA MILANO DA BERE

Massimo Gerosa, manager in carriera, viene improvvisamente licenziato dalla COMOR, il colosso dell’informatica dove lavora. Le motivazioni sono vaghe. La moglie lo costringe ad andarsene di casa e anche la figlia diciannovenne, che all’inizio mantiene i rapporti con il padre, a un certo punto se ne allontana. Dopo nove mesi vissuti tra alberghi di quart’ordine e il suo SUV adibito a dimora, Massimo finisce con il fare il guardiano notturno nella sede di un movimento di estrema destra, di cui gradatamente sposa l’ideologia impregnata di nazionalismo, di razzismo e di antisemitismo. Arriva, addirittura, a immaginare e a proporre un attentato contro Roberto Modigliano, che Massimo considera la causa della sua “morte civile” e che, oltre a essere lo stimato uomo d’affari destinato a diventare il prossimo ministro dell’economia, è anche l’esponente di una nota famiglia ebraica del milanese. Ma Modigliano nasconde un terribile segreto... Sullo sfondo di un paese devastato dalla crisi economica, dalla decadenza culturale e dalla solitudine sociale, si dipana un racconto feroce nel quale, con un montaggio alternato, l’autore ci conduce per mano attraverso le vicende parallele dei suoi personaggi e ci porta fino al punto in cui convergono in un tragico e definitivo gioco al massacro: una rappresentazione impietosa della società dei nostri giorni, sopra un palcoscenico da tragedia greca, cui solo la progressiva presa di coscienza di Cristina, la giovane figlia di Massimo, riuscirà a donare un filo di luce.

L’autore, Alessandro Bastasi è nato a Treviso nel 1949. A 27 anni si è trasferito a Milano, dove attualmente vive e lavora. Con un passato di attore teatrale, a Venezia ha recitato al teatro Ridotto con il mitico Gino Cavalieri, ha continuato in seguito a calcare le scene fino all'ultima partecipazione nell’atto unico Virginia (2010) di Giuseppe Battarino e altri. Nella seconda metà degli anni ’70 ha scritto numerosi articoli di argomento teatrale per riviste del settore (“Sipario”, “La Ribalta”). Tra il 1990 e il 1993 ha vissuto a Mosca. Gli avvenimenti di quegli anni – di passaggio dall’URSS alla nuova Russia – gli hanno dato materia per il suo primo romanzo La fossa comune, pubblicato nel 2008 e ambientato nella capitale russa. In seguito ha dato alle stampe: La gabbia criminale (romanzo, Eclissi Editrice 2010), Città contro (romanzo, Eclissi Editrice 2011), Ologrammi (racconto, MilanoNera Edizioni 2012), La caduta dello status (racconto pubblicato sul quotidiano “Il Manifesto” 2012), Cronaca di un’apocalisse annunciata (racconto, nell’antologia Cronache dalla fine del mondo, Historica Edizioni 2012), La scelta di Lazzaro (romanzo, Meme Publishers editore 2013), Milan by night (racconto, nell’antologia Una notte a Milano, Novecento Editore 2014). Altri racconti sono presenti in vari siti letterari.

Di Federico T. De Nardi



Abcveneto

Mensile telematico sul Veneto e Triveneto: Cosa fanno i veneti dentro e fuori d'Italia, nella cultura, nella fotografia, nel turismo, nel cinema, nell'arte, nell'economia. Registrato con il n° 3104 del Registro Stampa, presso la Cancelleria del Tribunale di Treviso il 19/02/2004.
Contatti: info@abcveneto.com

Abcveneto statistiche

Vieni a Treviso?
Fermati al
Bed&Breakfast Appiani 36
320 2918077 info@appiani36.it