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MYTH, la mostra: Andy Warhol, Harley Davidson, Capitan America, JFK, Elvis Presley, Marilyn Monroe

20 maggio 2017

A cura di Abcveneto






andyCos'hanno in comune Andy Warhol, Capitan America, l'Harley Davidson e Marilyn Monroe? E' l'interrogativo che si pone la mostra Myth, che aprirà il prossimo 28 maggio 2017 a Villa Pisani di Monselice. Organizzata dall'Assessorato alla Cultura e curata da Matteo Vanzan e Alessia Prearo in collaborazione con l'agenzia MV Eventi di Vicenza e con la sponsorizzazione di TMB di Monselice l'esposizione vuole indagare le ragioni della nascita di un impero economico e consumistico che, dagli anni '50, ha invaso le coscienze collettive rivolgendo l'attenzione globale ad una poetica fondata sulla celebrità e sulla comunicazione, sull'eroe contemporaneo e di un american way of life che ha contagiato tutte le sfere sociali. Attraverso le opere d'arte di Andy Warhol, la proiezione di filmati, l'esposizione di fotografie dell'epoca e documentazione storica, i miti americani vengono descritti nel loro "scopo" sociale, quello di renderci e farci sentire protetti, liberi e soprattutto artefici del nostro destino come lo stesso motto del mito a due ruote recita attraverso le note degli Steppenwolf in Easy Rider: born to be wild.

"Con questa grande mostra dedicata ai miti americani" commenta Gianni Mamprin, Assessore alla Cultura del Comune di Monselice "si inaugura la serie di straordinarie esposizioni che avranno come sede villa Pisani, prestigioso edificio monumentale della metà del Cinquecento restituito da qualche anno alla fruizione del pubblico dopo un attento restauro sia interno che esterno. La gestione della villa è stata di recente assegnata all'associazione culturale Euganea Movie Movement, che allestirà all'interno della villa un importante centro documentario di cinematografia e ospiterà le grandi mostre messe in calendario dall'Amministrazione, a partire da MYTH, dove i grandi miti americani si troveranno a "dialogare" con gli incantevoli affreschi che decorano le pareti della villa. Colgo l'occasione per esprimere il più sentito ringraziamento alla TMB, azienda all'avanguardia della famiglia Betto, che da tempo è molto attenta e sensibile alla cultura monselicense sponsorizzando importanti iniziative ed eventi, tra cui Myth."

"Un'esposizione fatta di opere d'arte, racconti, filmati e quant'altro" afferma il curatore Matteo Vanzan "per capire le motivazioni per cui l'idea stessa di America era un'idea rivoluzionaria: perchè dietro l'immagine della Statua della Libertà v'era un'immaginaria possibilità di salvezza. Una mostra che suona più come un'indagine sociale nella nuova veste della MV Eventi, finalizzata a far interagire il pubblico più su un concetto che sull'esposizione di opere d'arte, permettendo un'analisi approfondita sulle dinamiche e le motivazioni che hanno portato all'affermazione della società dei consumi che stiamo tutt'ora vivendo. Gli studi storici, politici e sociologici che sono apparsi in questi ultimi anni concordando nel giudicare il XX secolo come il "secolo americano", un secolo largamente influenzato, se non proprio dominato, dalla presenza e di un modello di vita che promuoveva la libertà e la possibilità di tornare a sognare un futuro migliore dopo l'incubo della guerra".

È però indiscutibile che il mito dell'America fosse prepotentemente presente, minacciosamente democratico, potenzialmente destabilizzante gli assetti di una società profondamente diseguale. Se le classi povere recepivano un'immagine dell'american way of life come strumento di liberazione da una vita di sofferenza e di privazioni, le classi colte conservavano un atteggiamento di sufficienza e di disprezzo verso una cultura e d'un modello di vita considerati rozzi e spesso disumani. Un atteggiamento che connoterà intellettuali e classi abbienti per molto tempo. Il modello americano dunque si dimostrerà un modello popolare, democratico per vaste masse di italiani poveri.

MYTH racconta dunque la storia intensa di un mondo fatto di comunicazione e genialità, business e consumismo celebrando icone storiche che sono entrate di prepotenza nel nostro immaginario collettivo amando le loro ricerche artistiche le dinamiche del loro successo dalla Factory di un Andy Warhol che rappresentava il fulcro dell'arte mondiale passando per l'American Freedom Machine di Milwaukee inneggiando al massimo ideale di libertà fino ad un Presidente che mostrava la stessa giovinezza dell'America e del mondo intero.

Dal 28 maggio a 27 agosto 2017 presso Villa Pisani
Orari: giovedì e venerdì 16.00-19.00; sabato, domenica e festivi 10.00-12.00 e 16.00-19.00 Ingresso: Euro 5,00

Villa Pisani Riv. Belzoni 22
Linea diretta: www.mveventi.com info@mveventi.com

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Mensile telematico sul Veneto e Triveneto: Cosa fanno i veneti dentro e fuori d'Italia, nella cultura, nella fotografia, nel turismo, nel cinema, nell'arte, nell'economia. Registrato con il n° 3104 del Registro Stampa, presso la Cancelleria del Tribunale di Treviso il 19/02/2004.
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