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FREYA STARK ACCOLTA AL MUSEO CIVICO DI ASOLO, TREVISO: INAUGURATA SABATO 12 MAGGIO “LA STANZA DI FREYA”  

14 maggio 2018

A cura di Abcveneto




Lo scorso 9 maggio 2018 la ricorrenza del 25° anniversario dalla morte e ieri il borgo trevigiano “dei cento orizzonti” ha aperto al pubblico, dopo la cerimonia al Teatro Duse, la nuova sezione permanente che arricchisce l’offerta del museo asolano.
Un posto d’onore per Dame inglese, grande viaggiatrice e profonda conoscitrice del Vicino Oriente, caposcuola del travel writing e icona della libertà e dell’emancipazione femminile, che affianca ora nella memoria della cittadina altre due donne che hanno saputo dare un importante impulso culturale al territorio, la regina Caterina Cornaro e Eleonora Duse. Moltissima curiosità e attesa per il progetto espositivo, che punta su sorpresa, interattività e coinvolgimento diretto: alcune centinaia di visitatori nel solo pomeriggio di ieri.
E’ stata inaugurata ieri sabato 12 maggio con una cerimonia al Teatro Duse di Asolo (Treviso), davanti ad una platea di oltre 400 persone, e poi con il rituale taglio del nastro la sezione permanente del Museo civico di Asolo “La stanza di Freya”, uno spazio – mondo interattivo in cui la viaggiatrice, esploratrice e scrittrice è presente attraverso i suoi disegni, oggetti, taccuini di viaggio. “La stanza di Freya” rappresenta un importante riconoscimento per colei che fu la prima occidentale a localizzare e mappare le Valli degli Assassini in Persia, ma anche la caposcuola del moderno travel writing oltre che una donna libera, al di là di ogni cliché sociale e conformismo.
A ricordare e rendere omaggio a Freya Stark sono intervenuti il sindaco di Asolo, Mauro Migliorini, e l’assessore alla cultura, Gerardo Pessetto, la curatrice Annamaria Orsini, l’assistente personale della scrittrice, Anna Modugno (alla quale si deve la donazione che ha permesso di realizzare la sezione museale), l’amica e traduttrice dell’ultima opera “Una vetta del Darien”, Tina Sgrò, il console onorario inglese a Venezia Ivor Cowrad.
Freya Stark nel nuovo progetto espositivo non viene raccontata bensì si racconta, protagonista ancora una volta della sua esistenza: lo fa ricorrendo a codifiche nuove, attraverso uno spazio reso emozionale, l’uso e l’assenza del colore, i suoi oggetti, la tecnologia. Si tratta di linguaggi che in parte la stessa Stark utilizzò, pur prediligendo la scrittura, e che oggi, attualizzati, diventano predominanti ed indispensabili a dare ancora voce ai suoi messaggi. Visitare “La stanza di Freya” porta con sè il piacere e l’emozione della scoperta: si possono aprire ante e cassetti, sfiorare abiti e lettere come se davvero ci si trovasse nella sua casa respirando la sua presenza, e la si potrà incontrare attraverso la sua voce, le sue immagini, il suo pensiero, seguendola fino alla fine della sua esistenza.
Asolo, piccolo e incantevole borgo collinare tra i più belli d’Italia, fu per Freya Stark, inglese nelle origini e nel temperamento, la patria d’elezione, il luogo del cuore in cui tornare sempre per ritemprarsi e meditare, e oggi esso celebra la sua incredibile esistenza dedicandole uno spazio d’onore nel Museo civico accanto ad altre due grandi donne che hanno influenzato la storia e favorito la ricchezza culturale del territorio, la regina di Cipro, Gerusalemme Armenia Caterina Cornaro (che portò la propria corte ad Asolo divenendone signora dal 1489 - 1510) e Eleonora Duse, la Divina. Freya Stark. Freya Stark è riconosciuta per i viaggi in Medio Oriente e per essersi occupata anche di cartografia e archeologia, lavorando durante la seconda guerra mondiale per il governo britannico. Ad ogni suo viaggio fece seguire articoli e libri attraverso i quali condividere con i lettori occidentali il suo sguardo su un mondo misterioso e affascinante, scrivendo pagine di viaggi vivaci e appassionati: dai racconti di Baghdad Sketches a The Valleys of the Assassins nel 1934, passando per una trentina di opere e concludendo con il volume fotografico Rivers of Time nel 1982 (tutti pubblicati dall’editore londinese Jhon Murray). Fu, infine, una donna che non si lasciò influenzare dagli stereotipi e dalle convenzioni della propria epoca: non si fece condizionare dal suo viso segnato da una profonda cicatrice dovuta ad un incidente d’infanzia, studiò in modo approfondito la storia, le lingue (ne parlava una decina), la letteratura, coltivando curisosità e intelligenza, seppe raggiungere l’indipendenza economica e viaggiò sempre da sola, confidando nelle capacità delle guide locali, nell’appoggio dei diplomatici inglesi e dei potentati dei paesi visitati, condividendo le abitudini della gente che la ospitava.

Il progetto espositivo. “La stanza di Freya” si trova al secondo piano del Palazzo del Vescovado con l’annesso edificio della Loggia della Ragione, che ospita il Museo civico di Asolo. Si tratta di una stanza, uno spazio – mondo, in cui la viaggiatrice è presente attraverso i suoi disegni, i suoi oggetti, i suoi taccuini di viaggio che ne raccontano le sfaccettature della personalità, le passioni, la determinazione oscillando tra aspetti noti della sua vita e aspetti più intimi. In uno spazio che suggerisce la circolarità dell’esistenza in un gioco di richiami, in un rimbalzare da oggetto ad oggetto, il racconto, come ideato dalla curatrice Annamaria Orsini – che già si è occupata della mostra “Vaghe stelle dell’Orsa… Il viaggio sentimentale di Freya Stark”, ad Asolo nel 2014 -, si snoda attorno a tre nuclei – l’armadio, la scrivania circolare, il baule da viaggio collocato accanto ad una porta -, oggetti d’arredo che hanno fatto parte delle stanze più amate nella vita di Freya Stark. Essi sono stati ricostruiti in modo fedele e resi completamente bianchi, a sottolineare il processo di astrazione che li smaterializza consentendo al contenuto di prendere il sopravvento. L’assenza di colore, inoltre, permette l’immediata individuazione dei materiali originali rispetto a ciò che è pura rappresentazione (allestimento e progetto a cura di Corde Architetti Associati – Venezia).

Tra gli oggetti che si potranno ammirare vi sono monete antiche, ciotole fittili e altri oggetti di archeologia, il suo passaporto, un libro in arabo, alcune tazze da tè, le Chiavi d’argento della Città di Asolo (onorificenza ricevuta di Freya Stark nel 1984), l’iconica macchina da scrivere Olivetti Lettera 22 originale, che diviene interattiva consentendo di leggere su uno schermo alcune frasi tratte dai suoi libri, le foto della viaggiatrice dall’infanzia alla vecchiaia, I rullini fotografici, occhiali, portapillole, pennini, cartoline di auguri della Regina Elisabetta, mazzi di carte, set da cucito, ricami, taccuini, borsette, cappelli e album di foto.
Tutti i materiali sono stati donati da Anna Modugno, assistente della Stark nell’ultimo periodo della sua vita. Il progetto nel suo complesso racconta l’esistenza di Freya in modo coinvolgente, con un linguaggio interattivo capace di appassionare la fascia di visitatori più giovane, nell’ottica di tramandare l’importanza della sua storia e l’esempio di vita di grande attualità che seppe offrire.
Gli eventi collaterali. L’inaugurazione de “La stanza di Freya” sarà seguita da alcuni appuntamenti per adulti e ragazzi volti ad approfondire l’identità, le passioni e le tradizioni della viaggiatrice e scrittrice. Si inizierà oggi domenica 13 maggio alle 16.00 con “Un tè con Freya” nel parco di Villa Freya, ad Asolo, poiché la Dame inglese rimase sempre molto legata alla tradizione inglese del tè, ritrovandola, con modalità e riti differenti, anche nei paesi mediorientali: per i partecipanti (massimo 40, numero chiuso e prenotazione obbligatoria all’Ufficio Cultura del Comune di Asolo) sarà allestito un poetico Afternoon Tea con la tea tester Stefania Andriolo, che racconterà la tradizione del tè tra Inghilterra e Medio Oriente e offrirà la degustazione.
Sempre nel parco di Villa Freya, domenica 20 maggio alle 15.30 per i bambini dai 6 ai 10 anni sarà organizzato “A casa di Freya”, un pomeriggio alla scoperta del giardino della scrittrice e delle sue avventure mozzafiato; attraverso divertenti laboratori, un picnic all’inglese ed una storia dal sapore antico in terre lontane con la fantasia i più piccoli potranno intraprendere con Freya un viaggio fantastico (evento organizzato in collaborazione con Ullallà Teatro Animazione, a numero chiuso per massimo 60 bambini. Prenotazione obbligatoria alla Biblioteca comunale). In caso di maltempo l’evento sarà annullato.
Domenica 26 maggio alle 18.00 nella Sala consiliare del Municipio di Asolo sarà la volta dell’incontro “Gli inglesi e il Gand Tour: da Robert Browning a Freya Stark”: l’archeologo Jacopo Turchetto guiderà il pubblico in un viaggio virtuale tra Inghilterra, Italia e Medio Oriente sulle orme di quei viaggiatori inglesi che si riposavano ad Asolo. Le testimonianze dirette dei protagonisti saranno lette da Allegra Sieni. Infine, ogni seconda domenica del mese alle 16.00 sarà possibile partecipare alla visita guidata al Museo civico di Asolo e alla sezione “La stanza di Freya”.

Per informazioni:
Museo civico di Asolo
Apertura: sabato e domenica dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 18.00
Tel. Museo civico di Asolo 0423 952313, Tel. Ufficio Cultura del Comune di Asolo 0423 524637 info@museoasolo.it

www.museoasolo.it

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