La forza generativa delle parole rimane tra noi, per sempre. Soprattutto quando si pubblica un libro, rimane sempre una traccia di te, anche quando non ci sei più. Così è successo a molti autori nel corso dei secoli, autori importanti che, con la loro forza del pensiero hanno dato vita a molti altre riflessioni e quindi sviluppano in noi la voglia di approfondire, meditare, soffermarsi sul senso della vita o su momenti della vita che altrimenti non avvicineremo. La letteratura, e la poesia, hanno molti più scopi di quanti si possa immaginare: descrivono, analizzano psicologicamente e filosoficamente, comparano, fanno vivere le vite degli altri. Nel caso di autori meno noti, spargono fiori di saggezza a chi si sofferma a pensare ai loro scritti, con sfumature personali che si alternano a colori forti.
E’ successa una bella cosa a Ivana Crosato, giovane donna mancata nel 2012 a causa della malattia che non perdona. La cosa bella è l’amore e l’onore che gli amici le hanno offerto, pubblicando postume le sue poesie, riflessioni lucide che lei aveva messo per iscritto negli ultimi due anni della sua vita. Il suo lascito, poi elargito a tutti noi, riempie di richiami alle cose importanti e ci fa vivere ciò che non possiamo capire, se non in punto di morte. Ivana ci ha offerto la consapevolezza di cosa si pensa e si prova in tale frangente.
Era una donna schiva, e la sua modestia non le aveva fatto pubblicare direttamente i suoi pensieri, ma quando gli amici si sono riuniti per leggere i suoi scritti, ne hanno apprezzato le qualità di profondità, ma anche quelle artistiche e letterarie. Così, Patrizia Tinazzi, con Maria Biasi, Dario Bottos, Elisabetta Piovan, Piergiorgio Pozzobon – colpiti dalla coinvolgente intensità e dall’efficacia dei testi - hanno deciso di pubblicare le sue poesie con un libretto dal titolo “Polvere d’Oro”, parole per resistere e per esistere (gennaio 2015 – ediz. Dipro Roncade). Il libretto è corredato da pregevoli illustrazioni. Dopo la pubblicazione, gli amici hanno anche organizzato un reading pubblico, con musica e immagini, per regalare a tutti questi pensieri a tutti noi. In Ivana Crosato, colta professoressa e cittadina trevigiana, non c’è disperazione, ma piuttosto una visione stoica della vita e della morte, la prima amata fortemente e la seconda elaborata ed accettata, grazie ad una educazione severa dello spirito e a una familiarità con lo scavo negli stati d’animo.
Se quindi, possiamo trovare nei suoi scritti, un eco della sua persona e del momento vissuto come essere umano transeunte, possiamo anche ricavarne un’utile riflessione riguardo a qualcosa che accomuna tutti, sia come umani viventi che come umani di passaggio. Anche io vi scrivo qui alcuni versi, poiché, più che di un commento, le poesie hanno bisogno di entrare entrino nell’animo direttamente, come frecce che colpiscono il bersaglio.

Il ritmo della Lumaca
Vivo al ritmo della lumaca:
non avrei immaginato tante cose da fare,
una vita così piena.

Di Raffaella Biasi