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Pordenone citta' della Poesia: Giornata Mondiale della Poesia, lo Spazio Due del Teatro Verdi di Pordenone ospita un doppio omaggio al poeta Amedeo Giacomini. "Presumût unviâr - Avvertimento dell'inverno"

A cura di Abcveneto




Nuova tappa del progetto Verso (Pordenone città della poesia) che unisce Teatro Verdi, Pordenonelegge.it e Banca Friuladria Crédit Agricole, avvio di Pordenonelegge Poesia e ideale inaugurazione della "stagione pasoliniana".

La raccolta di versi in lingua friulana concepita come metafora dei tempi e del proprio tempo andato, approda in scena in una raffinata trasposizione compenetrata alla musica e all'accompagnamento visivo, a cura dell'attore Stefano Rizzardi e del compositore e musicista Renato Miani.

E contestualmente, dalla Fondazione Pordenonelegge.it, l'annuncio della riedizione speciale di "Presumût unviâr", curata da Legas Publishing (New York) nella versione trilingue – friulano, italiano, inglese: "Il looks like winter – presunto inverno" - che restituisce nuova vitalità alla poesia di Amedeo Giacomini.

PORDENONE - «Le mie parole vengono dalla vita, dalle osterie, dalle strade. A me la tradizione serve poco. Solo Pasolini è un modello, ma negativo. Un idolo polemico. Senza di lui io non esisterei come poeta.» Le parole di Amedeo Giacomini, il cantore di Varmo scomparso nel 2006, restano forse la migliore guida all'interpretazione della sua poesia, e all'urgenza 'dialettica' dei suoi versi in lingua friulana. Proprio a lui, nell'anno e nei luoghi pasoliniani – al Teatro Verdi di Pordenone, Spazio Due, alle 20.45 - è dedicato l'evento di sabato 21 marzo, Giornata Mondiale della Poesia: sulle tracce del concerto teatrale "Opera Giacomini" andato in scena nel 2007 (a un anno dalla scomparsa di Giacomini), l'attore Stefano Rizzardi con il compositore e musicista Renato Miani presenta una trasposizione scenica di "Presumût unviâr - Avvertimento dell'inverno", la storica raccolta di versi di Amedeo Giacomini uscita nel 1987, metafora stagionale di straordinaria attualità sui tempi, e al tempo stesso sguardo sull'epoca, sui propri antichi sogni e sulla poesia stessa. Attraverso il lavoro che sarà presentato al Verdi, Stefano Rizzardi e Renato Miani, che firma le musiche dal vivo, proseguono la ricerca sulla fusione tra poesia detta e musica, iniziata nel 2007 con il concerto teatrale, "Opera Giacomini", che abbracciava l'intero corpus della produzione, dalle liriche di Tiare pesante fino ai due straordinari trattatelli venatori. Questa volta, con "Presumût unviâr - Avvertimento dell'inverno" la parola poetica di Giacomini si intesse in una raffinata opera poetico-musicale per voce sola e fisarmonica, nella quale si fondono perfettamente musica, parola scritta e recitata e accompagnamento visivo. I testi selezionati e montati da Stefano Rizzardi in una sequenza nuova, ma rispettosa dell'ordine originale, sono offerti in una versione bilingue italo-friulana a intarsio, che rilancia l'alternanza e l'oscillazione tra i due codici comunque presente in tutta l'opera di Giacomini. Questo procedimento accoglie nell'orizzonte della comprensione immediata anche chi non comprende direttamente il friulano e lo cattura in un gioco di suoni e di intertraduzione. In tale prospettiva diventa importante la novità di questa performance, che è la presenza di un accompagnamento visivo (a cura di Margherita Mattotti), dato dalla video-scrittura, eseguita e proiettata in sincronia alla recitazione e alla musica, di parole e frammenti della materia poetica detta a voce.

Ancora una tappa, quindi, per il progetto Verso, che afferisce a Pordenone città della poesia: uno spazio aperto alle sperimentazioni e agli incroci tra la parola poetica, il teatro, la musica e le nuove tecnologie della comunicazione, portato avanti dal Teatro in collaborazione con pordenonelegge.it e con il sostegno di Banca Friuladria Crédit Agricole.

Un evento che segna l'avvio degli appuntamenti 2015 di Pordenonelegge Poesia, dei quali proprio il Teatro Verdi è partner di riferimento, e che al tempo stesso idealmente inaugura la stagione pasoliniana attraverso la scelta di operare "nei dintorni di Pasolini", presentando un grande poeta in lingua friulana che ha mosso i primi passi sulle orme del grande scrittore di Casarsa, di cui nel 2015 ricorre il quarantesimo anniversario della morte. La Stagione di Poesia 2015 si prospetta di altissimo interesse e riunirà il teatro e pordenonelegge in un'intensa collaborazione, in coordinamento anche con il Centro studi Pasolini di Casarsa e Cinemazero.

E in vista di sabato 21 marzo dalla Fondazione Pordenonelegge.it arriva l'annuncio di una preziosa riedizione: quella, appunto, di "Presumût unviâr", che Legas Publishing propone in rinnovata veste trilingue – friulano, italiano, inglese. «"Presumût unviàr" – sottolinea Gian Mario Villalta, direttore artistico di pordenonelegge.it - è opera di riferimento della stagione neo-dialettale della poesia italiana. Dal 21 marzo sarà disponibile nell'edizione trilingue "Il looks like winter – Presunto inverno - Presumût unviâr" che restituisce nuova vitalità alla poesia di Giacomini e la schiude a una più vasta platea di lettori. Un progetto editoriale che la Fondazione Pordenonelegge.it ha condiviso con Legas Publishing (New York) per la cura di Francesca Cadel, docente pordenonese all'Università di Calgary – Canada». «Un altro passo, questa serata - aggiunge infine il presidente del Teatro Giovanni Lessio - verso quella che è da tempo, ormai, più che un'aspirazione: far sì che il Comunale pordenonese diventi vera e propria Casa della Poesia, dunque sia riconoscibile e identificato anche come luogo di incontro della parola poetica».

L'ingresso alla serata è libero, fino ad esaurimento dei posti. Infoline:

Teatro Verdi 0434 247624 Fondazione Pordenonelegge.it 0434.1573200

www.comunalegiuseppeverdi.it www.pordenonelegge.it



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Cosa fanno i veneti dentro e fuori d'Italia, nella cultura, nella fotografia, nel turismo, nel cinema, nell'arte, nell'economia. Registrato con il n° 3104 del Registro Stampa, presso la Cancelleria del Tribunale di Treviso il 19/02/2004.

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