Massimo Perissinotto (postel: quattermain@gmail.com per chi volesse vedere altri suoi lavori massimoperissinottoportfolio) è nato nel 1966 ed è attivo professionalmente dal 1987; è autore di fumetti, illustratore, scrittore, sceneggiatore, saggista, curatore di collane a fumetti e di antologie letterarie. Alcune sue opere sono state tradotte e pubblicate in Spagna, Argentina, Grecia, Belgio, Germania, Olanda e Stati Uniti. Dal 1991 è insegnante di tecnica e storia del fumetto. Il suo ultimo libro, LA SETE (Coniglio Editore), è del 2009. Scrive e disegna serie a fumetti per ATOMO VISION (U.S.A), e per le italiane FRIGIDAIRE (Frigolandia srl) e INNER SPACE (In your face comics).
Quest'anno è stato invitato a partecipare a LUCCACOMICS 2012 come ospite. Sottolineiamo che ci sentiamo onorati di intervistare un personaggio così interessante e appassionato al suo lavoro e che sta attualmente lavorando su un progetto molto importante che non ci ha voluto rivelare perché è ancora segretissimo.

Abcveneto: iniziamo con una domanda facilissima… come ti è nata questa passione per i romanzi e soprattutto i fumetti?

MP: Coi romanzi, e la letteratura in genere, la passione è nata alle elementari con Salgari, mentre ho sempre detestato Verne che mi veniva imposto. L'horror, però è la mia vera passione: Lovecraft, Poe, Stoker, Bierce e Le Fanu mi hanno cambiato la vita. Il fumetto, invece, è per me come il cinema, irrinunciabile come una droga. Da bambino leggevo Kriminal e Satanik, ma anche i Fantastici 4, Batman e L'uomo ragno. Mi sono sempre immedesimato nel mostro, il "diverso", il disadattato… e la professione del fumettista è di sicuro tra le più "freak", malpagate e disconosciute che esista!

Abcveneto: molti editori stanno aprendo collane di Graphic Novel e fumetti, come mai secondo te?

MP: È tutta una questione di marketing, uno stratagemma come un altro per far sopravvivere il fumetto in libreria. C´è da dire, però, che questa operazione di maquillage culturale ha elevato la qualità delle proposte. Penso a certi autori come Baru, Igort, Cicarè, Vilella… autentici geni, improponibili ai "normali" lettori di manga e supereroi, figuriamoci a quelli di Tex!

Abcveneto: su giornali e riviste si fanno classifiche di libri e film, ma non si sa nulla delle vendite dei fumetti. Qual è il fumetto che vende di più in Italia?

MP: I più venduti sono gli stessi di sempre: Tex, Dylan Dog, Topolino, Diabolik, L'uomo ragno… i lettori di fumetti, da edicola e da fumetteria, sono ultra conservatori!

Abcveneto: si è appena concluso il Treviso Comics Book. Come è andato?

MP: Tutto è perfettibile, però direi bene. Abbiamo avuto grandi ospiti internazionali, mostre di qualità seguitissime, e la personale strabiliante di Roberto Bonadimani, uno degli ultimi grandi maestri del fumetto italiano… e niente odiosissimi cosplay!!! Solo la mostra mercato, a mio avviso, è stata floscia rispetto a quasi tutte quelle che si fanno di solito, anche vicino al nostro territorio…è la Camera di Commercio ad essere orami obsoleta. Peccato, perché c´erano fior fior di espositori, tra cui notevolissimi editori da tutta Italia.

Abcveneto: qual è il sogno della tua vita?

MP: vorrei un welfare migliore, lavoro per tutti, l'estinzione del razzismo in ogni sua forma, sia etnica che culturale. In una società così potrei fare al meglio quello che credo sia il mio "mestiere": raccontare storie.

Abcveneto: qual è il tuo piatto preferito?

MP: Mi piace tutto quello che è piccante… per cui direi un piatto messicano con tanto chili e peperoncino, ma anche una pizza alla diavola mi va bene.

Abcveneto: cosa ti piace del Veneto e cosa no?

MP: Mi piace l'architettura, l´arte, la campagna, il vino, la storia… Non mi piace la mentalità mercantile da piccoli bottegai che hanno quasi tutti, anche gli industriali.

A cura di Federico De Nardi