Il Presidente della Biennale Paolo Baratta ed il curatore Massimiliano Gioni hanno presentato a Ca´ Giustinian il 25 ottobre la Biennale d´Arte Venezia 2013.
Il titolo "Il Palazzo Enciclopedico" è ispirato ad un progetto dell´artista italo-americano Marino Autieri che nel 1955 concepì un museo immaginario grandioso per ospitare tutto il sapere dell´umanità.
Il titolo è sinonimo quindi di massimo pluralismo di voci.
I 55 paesi partecipanti, compresa la Santa Sede, testimonieranno la loro vitalità.
Ci sarà una discontinuità rispetto agli anni precedenti, poiché questa edizione non guarderà solo al presente e al futuro, ma anche al passato.
Oggi abbiamo un gran desiderio di conoscenza, un desiderio disperato di conoscenza… Gli artisti devono strutturare la conoscenza, quel surplus di immagini in cui rischiamo di affondare.
La sfida stà nel reinventare il mondo intorno a noi, non solo attraverso le immagini che ci circondano, spesso artificiali, ma soprattutto attraverso quelle della nostra interiorità.
Quelle che si possono vedere con gli occhi chiusi, che crescono nella nostra mente ed immaginazione; i luoghi della memoria, le nostre cattedrali interiori, le immagini che più ci stanno a cuore.
Raccontare il presente è una sfida inebriante poiché si tratta di reinventare i confini dell´immaginario, come ci insegna la stessa Venezia, come ci ha dimostrato Marco Polo. Il nuovo è anche coesistenza di luoghi e tempi differenti.
Viviamo il tempo dello "sfarinamento" della solitudine del computer, scivolamento verso individualità perdute dove tutto può divenire possibile senza collegamento. Occorre riportare ad unità le proprie visioni del mondo.
Siamo qui per ricordarci che le relazioni, lo spessore della storia danno alla realtà la consistenza di un "camminare" più che di un "nuotare o navigare".
Biennale di Venezia ancora una volta come esplosione della creatività mondiale!