Turismo accessibile la nuova sfida per Treviso, il Veneto e l'Europa. Si è svolto oggi al Sant'Artemio, sede della Provincia di Treviso, il seminario internazionale "Turismo Accessibile, una nuova sfida / Accessibility, a new challenge for inclusive tourism", organizzato da Comitato delle Regioni dell'Unione Europea, Commissione Europea, Regione Veneto, Provincia di Treviso e Comune di Ponzano.

Alla conferenza riassuntiva del seminario, il cui programma è disponibile su www.provincia.treviso.it , hanno preso parte Leonardo Muraro, presidente della Provincia di Treviso, Renè Souchon, presidente della Commissione NAT del Comitato delle Regioni della Comunità Europea, Flavia Maria Coccia, Coordinatore Struttura rilancio Immagine dell'Italia per Ministero del Turismo, Marino Finozzi, assessore al Turismo della Regione Veneto, Giorgio Granello, membro della Commissione NAT del Comitato delle Regioni della Comunità Europea.

"Siamo orgogliosi di ospitare questo seminario europeo proprio al Sant'Artemio - ha detto Muraro - una struttura pubblica realizzata in modo totalmente accessibile. La Provincia di Treviso è un territorio in forte crescita turistica, basti pensare che abbiamo registrato solo nel primo semestre un +10 per cento nelle presenze. Siamo da sempre attenti al turista diversamente abile, specie nel filone del turismo sportivo: la Treviso Marathon col grande numero di atleti disabili ne è l'esempio, ma ricordo che abbiamo anche organizzato i campionati ciclistici di categoria e non dimentichiamoci le iniziative di sicurezza stradale. Proprio a ottobre, infine, è stato firmato un protocollo d'intesa per la creazione di una task force in favore della disabilità, assieme a tutti gli attori sanitari, culturali e del mondo del volontariato".

"Il turismo accessibile ha il potenziale di rafforzare l'inclusione sociale di gruppi svantaggiati, portando al contempo evidenti vantaggi competitivi alle regioni europee - ha dichiarato Souchon - È un settore strategico per promuovere l'Europa come destinazione turistica di qualità, sostenibile e aperta a tutti".

"La disabilità non è nelle persone, ma nei territori e nelle strutture quando non vengono rese accessibili. La risposta è prima di tutto culturale e informativa: se siamo pronti dentro di noi ad accogliere la disabilità, siamo anche in grado di eliminare gli impedimenti - ha detto Finozzi - Il Veneto è regione capofila nell´Unione Europea per la promozione del turismo accessibile e prima in Italia nel settore dell´ospitalità, con quasi 64 milioni di presenze delle quali il 62 per cento straniere".

"Bisogna lavorare perché la stessa Italia è difficilmente accessibile - ha detto la Coccia - e la risposta non può essere una camera pensata per un ammalato, mentre una camera correttamente accogliente è per tutti".

"La volontà è stata quella di portare a Treviso questo seminario per lanciare un segnale e sensibilizzare mondo turistico e operatori sulla necessità di nuovi investimenti e di un cambiamento culturale nell'ambito del turismo accessibile" ha concluso Granello.

L´Europa è la più importante regione turistica sia come meta che come luogo di partenza.

Ogni anno il turismo genera tra il 5 per cento e il 10 per cento del PIL europeo, dando lavoro a circa 10 milioni di persone, specie giovani, e rappresenta uno stile di vita europeo sia per i viaggi di piacere che lavoro. Tutti possono e devono viaggiare, anche chi magari vive in una condizione di svantaggio: anziani, persone con mobilità ridotta, disabili…

Ecco perché è importante lavorare per migliorare l'accessibilità delle informazioni e delle mete turistiche. Cercando di superare la logica dei costi troppo elevati, perché il mercato dei "viaggi accessibili" supera i 133 milioni di turisti e potrebbe generare quasi 90 miliardi di euro.

Ecco allora il significato di questo seminario, che ha preso in esame le barriere al turismo integrato e rifletterà su come tali sfide possano portare a migliorare l´accessibilità delle informazioni e delle mete. Attraverso le sessioni politiche e pratiche, il Seminario dimostrerà cosa può essere fatto per realizzare il potenziale economico e sociale del turismo per tutti. Perché l'Europa possa essere leader anche in questo ambito.