Il 22 ottobre a Ca’ Giustinian, sede della Biennale di Venezia, sono stati illustrati dal Presidente Paolo Baratta e dal nuovo Direttore Okwui Enwezor i principi ispiratori della Biennale d’Arte 2015
L’Angelus Novus di Paul Klee, con lo sguardo rivolto alle rovine del passato e con le ali sconvolte dalla forza della tempesta del progresso, del futuro, è l’immagine ispiratrice della prossima edizione dal titolo “All the World’s Futures”.
Per Walter Benjamin che acquistò questo dipinto nel 1922 il passato è l’altra faccia del presente; il passato non può sussistere senza il presente che lo testimonia.
Il filosofo deve farsi “pescatore di perle”. Questa la rivoluzione di Benjamin. Attraverso strumenti speculativi e l’immaginazione artistica si può e si deve redimere e riscattare il nostro mondo alienato dalla logica dei consumi prelevandone il potenziale emancipativo, ovvero la dimensione progressista della modernità.
Il Direttore Enwezor, nato in Nigeria e attualmente Direttore della Haus der Kunst di Monaco di Baviera, intende la sede dei Giardini come metafora attraverso la quale esplorare l’attuale “stato delle cose”, vale a dire la pervasiva struttura di disordine che caratterizza l’ambiente, l’economia e la geopolitica. Per questo ha proposto anche una rilettura del “Capitale” di Marx, una lettura nuova senza il condizionamento delle varie interpretazioni che sono state date in passato ma alla luce degli sconvolgimenti dell’attuale globalizzazione.
La prossima Biennale avrà apertura anticipata il 9 maggio e si concluderà il 22 novembre 2015 con la partecipazione di ben 53 Paesi.
Di Lucia Tomasi