In realtà, si tratta di un risotto con... preziosi avanzi. Averceli tutti i giorni. Certo bisogna cucinare sempre, come facevano le nostre madri. Talvolta potremmo concederci anche questo lusso.
Mi sono trovata con un brodo di cozze (resto di una spaghettata di cozze in cui non avevo fatto addensare) e l'acqua di cottura dei pizzoccheri, intrisa di verza e patate e pizzoccheri.
Ho fatto un risotto con questi ingredienti oltre che, ovviamente, con il riso Carnaroli, il migliore.
La difficoltà del risotto sta nel tempo che necessita per la sua realizzazione. Bisogna fare un soffritto con la cipolla, olio e sale a cui si aggiungono 80 g a persona di riso mescolandolo e facendolo tostare poi un po' alla volta, sempre continuando a mescolare, si aggiunge il brodo, a mano a mano che si consuma per circa 20 minuti.
Poco prima della fine della cottura si fa mantecare con il burro, che stavolta ho sostituito con delle croste di grana, giusto per restare in tema di preziosi avanzi. Il risultato è stato indescrivibile quanto a gusto e intensità di sapori. Accompagnato con un vinello sincero ha conciliato ogni avversità quotidiana.
Di Gioia