La folla accorsa ad abbracciare il Bailo, unita a quelle riunite al Museo di Santa Caterina per Escher ed a Casa dei Carraresi per El Greco, precedute, nell’intensissimo mese di ottobre, dalle code nelle piazze per ascoltare gli autori del Festival letterario Carta Carbone o dai pubblici interessati ai concerti di Treviso di Sera ed alle visite guidate serali alla scoperta dei luoghi danteschi, dimostrano che Treviso è una città ad altissima sensibilità culturale.
Se - nel ventennio che ci ha preceduto -l’idea di una vocazione marcata e caratterizzante non era mai veramente emersa con forza, perché racchiusa in una generica immagine di provincia cortese amante del buon vivere e della buona tavola- ora – sostiene il presidente di Confcommercio Renato Salvadori- “Treviso sta alzando la testa ed ha tutte le possibilità di appropriarsi della vocazione di città “novecentesca”, fortemente propositiva e raffinata.”
“Perché questo avvenga”- sostiene Salvadori- “occorre in primo luogo potenziare l’interazione tra Pubblico e Privato e trasformare questo rinnovato interesse in un ritorno concreto a favore dell’economia locale, grazie all’organizzazione dell’offerta promo- commerciale, che diventa chance per la ricettività. Da “meta” tranquilla e piacevole, Treviso, e con essa la Marca trevigiana tutta, deve diventare una competitiva destinazione culturale. In secondo luogo occorre invertire l’ordine dei fattori contenitori (luoghi) –contenuti (temi), o fare un salto di qualità: concentrarsi sui contenuti per valorizzare i contenitori. Il Bailo è uno di questi, restituito in tutto il suo splendore. Dai contenuti bisogna ri-partire per progettare eventi pensati per rispondere ai bisogni culturali crescenti di cittadini, visitatori, turisti, in un’ottica che sia locale ma anche internazionale. Questa- a mio avviso- conferma Salvadori- dovrà essere la strada da percorrere per consolidare la vocazione culturale e per collegare in rete quei soggetti, imprenditori compresi, che fino ad ora hanno dimostrato di operare con un affetto autentico per la città.”
“Le premesse- oggi”- conclude Salvadori- “sembrano tutte positive e promettenti: l’idea dei prestiti internazionali per il Bailo, la specializzazione sull’autobiografia per il Festival letterario Carta Carbone (che così diventa una perla nell’ambito dei Festival), il successo inaspettato di Treviso Comic Book Festival, la qualità di Sole Luna Festival, i luoghi delle Grande Guerra, la valorizzazione della memoria industriali, sottolineati dall’importanza delle rassegne artistiche temporanee e dall’imminente esposizione dei Manifesti Salce a San Gaetano, sono assi nella manica che possiamo giocarci, facendo bene ognuno la propria parte. In questo ambito, va collocata anche l’azione sindacale di Confcommercio che sta operando con le parti sociali per garantire al turismo di marca gli strumenti necessari per operare con flessibilità e dinamismo.”

A cura di Abcveneto