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Suns Europe, l'unico Festival europeo delle arti performative in lingua minoritaria

23 novembre 2015

A cura di Abcveneto





Il Friuli diventa il centro dell'Europa e di tutte le sue lingue minoritarie: dal 25 novembre al 12 dicembre in programma a Udine ed in una serie di altre località friulane (Cividale del Friuli, San Vito al Tagliamento, Casarsa della Delizia e Maniago) Suns Europe, l'unico Festival europeo delle arti performative in lingua minoritaria.

Il festival - che prende il nome dalla parola friulana Suns, «suoni» - è articolato in tre sezioni, con produzioni cinematografiche, letterarie e musicali contemporanee realizzate nelle lingue delle minoranze linguistiche d'Europa, con autori, film e musicisti provenienti da diverse aree del continente, dal Paese Basco alla Karelia, dalla Corsica alla Lapponia, dal Friuli alla Galizia, dall'Occitania al Bashkortostan, dal Galles ai Grigioni, dalla Bretagna alla Ladinia, dai Paesi Catalani alla Groenlandia e all'Irlanda.

Il festival si apre mercoledì 25 novembre con la sezione cinematografica "Mostre dal Cine", che in quattro giorni proporrà una serie di proiezioni di film in basco, catalano, friulano, occitano, corso, galiziano, bretone e gallese, nonché incontri con autori, attori e registi. In apertura la prima proiezione in assoluto per l'Italia di Loreak (Fiori) il pluripremiato film basco candidato agli Oscar per il miglior film straniero. Presente in sala l'attrice protagonista Itziar Ituño. Girato interamente in lingua basca, Loreak è un intenso e coinvolgente dramma sul dolore, sulla perdita e sull'assenza, temi affrontati qui in modo originale, con tratti surreali. Nella prima serata anche Capo e croce. La ragione dei pastori, documentario sardo premiato nel 2014 al festival Cinemambiente di Torino

Dal 5 al 7 dicembre seguirà poi la sezione dedicata a prosa, poesia e teatro, tra gli appuntamenti lo spettacolo Jo i soj (ricordando Pasolini) di e con Giovanna Marini, in programma a Casarsa lunedì 7 dicembre. In questa composizione per voce recitante e coro, Pier Paolo Pasolini si trova di fronte a se stesso. La voce recitante legge I giovani infelici, uno scritto postumo tratto dalle Lettere Luterane. Il coro ascolta, canta, interrompe il Lettore, commenta, ma sempre con parole di Pasolini, con i versi delle bellissime poesie in friulano della Nuova Gioventù. Un dibattito parlato / cantato in cui Pasolini si trova, ancora una volta, con sé e contro di sé: a quarant'anni dalla morte, un moderno Oratorio che celebra la complessità e la ricchezza del pensiero e della poesia pasoliniana.

A suggellare il festival, venerdì 11 dicembre, il grande concerto in programma a Udine (Teatro Nuovo Giovanni da Udine) con una decina di gruppi e solisti espressione di altrettante comunità linguistiche d'Europa. Ospite d'onore della serata sarà Marco Brosolo, musicista friulano che da una decina di anni vive e lavora a Berlino, dove ha realizzato l'album Cadremo Feroci, recentemente pubblicato dall'etichetta britannica Rought Trade. Il disco presenta nove composizioni che vestono di musica altrettante poesie di Federico Tavan, il noto poeta friulano scomparso due anni fa, riproposte ora in lingua originale ora tradotte in italiano, inglese, francese, tedesco e giapponese. In italiano, il brano "Albero" ospita la voce di Bobby Solo.


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