Prorogata al 28 gennaio 2018 a Padova la più ampia retrospettiva mai dedicata a Lino Selvatico, protagonista del panorama artistico
di inizio Novecento.
Un'occasione unica per scoprire l'abilità espressiva dell'artista veneziano e di prendere visione della sue inedite opere grafiche
rinvenute da meno di un decennio.
Il fascino mondano delle donne ritratte nelle opere dell'artista veneziano,
Lino Selvatico (1872-1924), così come l'intima descrizione dell'ambiente familiare e della quotidianità hanno affascinato e sorpreso il pubblico
dei Musei Civici agli Eremitani a Padova, dove è in corso
dal 29 settembre 2017 la più ampia monografica mai realizzata sull'artista,
"Lino Selvatico. Mondanità e passione quotidiana",
mostra che ha riscontrato un grandissimo successo
nelle prime sei settimane di apertura.
Da qui la decisione di prorogare l'esposizione che rimarrà aperta
fino al 28 gennaio 2018.
Un'occasione unica per riscoprire le opere di uno dei protagonisti
della scena pittorica lagunare degli inizi del '900,
apprezzato dalla critica contemporanea per la
"scintillante perizia nella stesura di un colore vivo e vibrante".
Grazie agli oltre cinquanta dipinti ed altrettante opere grafiche esposte
nelle sale del Museo, con la curatela di Davide Banzato, Silvio Fuso,
Elisabetta Gastaldi e Federica Millozzi, si scoprirà quanto la ricerca e la libertà di fantasia porti Selvatico a sperimentare e a rendere più vivi i soggetti.
Sono proprio i disegni e le incisioni di Selvatico - studi preparatori e interpretazioni grafiche di soggetti più cari - a costituire uno degli aspetti eccezionali della mostra, rivelati al pubblico per la prima volta in questa occasione ed emersi solo nel 2008. L'esibizione mette in luce non solo l'abilità dell'artista nei ritratti di tono mondano, ma anche le sue note di maggiore intimità e l'attenzione a spunti di vita quotidiana.
La ricerca della perfezione e la sperimentazione di tecniche diverse lo portò al raggiungimento di notevoli effetti chiaroscurali ed illuministici nelle sue opere.
Le donne rimangono protagoniste dei suoi dipinti,
in primo piano o ritratte nella loro completa nudità ma sempre come icone moderne, erotiche ma mai volgari.
A cura di Abcveneto