"Esse di seta" di Daniela Piu

Daniela Piu ci parla del suo nuovo libro "Esse di seta" di prossima uscita. La biografia di una donna coraggiosa, Francesca Sulis, ed eccentrica è sempre fonte di ispirazione. Francesca Sulis è vissuta nella stessa epoca di Jane Austen e Charlotte Brontë, nostre eroine: lo diventerà anche lei. La storia di un’imprenditrice temeraria che nel secolo di Jane Austen ha scommesso sul proprio desiderio e dato un’occasione alle altre donne.

copertina del libro di Daniela Piu, esse di seta
A cura di Abcveneto

D: Eccoci con Daniela Piu che ci presenta il suo libro Esse di seta (che uscirà a marzo 2019 per L'Iguana Editrice di Verona) e se stessa. Prima di tutto, raccontaci chi sei cosa fai nella vita...

R: Traduco dallo spagnolo e scrivo per il cinema. Ho iniziato girando cortometraggi, poi ho avuto il periodo in cui mi sono appassionata al cosiddetto "cinema del reale" e ho firmato alcuni documentari tra i quali mi piace ricordare "P.I.S.Q.", del 2006, e "Magna Istria", del 2010. Sono quelli che più mi hanno coinvolta durante la lavorazione. Qualche anno fa ho conosciuto una coraggiosa free-climber, Isabel Suppé, che in quel periodo cercava un traduttore italiano per il suo libro "Noche estrellada" (in concorso nella versione spagnola al Premio Desnivel e in quella inglese al Boardman Tasker Prize). Ci siamo accordate con l'editore affinché lo traducessi io. Ho lavorato tra Madrid e Barcellona per circa sei anni in case di produzione cinematografiche e lo spagnolo, soprattutto in quel periodo, era per me una seconda lingua. Con il titolo "Una notte troppo bella per morire"  è uscito nella collana "I Licheni" e, in seconda edizione, nella collana "Montagna Leggendaria" della Gazzetta dello Sport. E poi con la Suppé ci siamo trovate talmente bene a lavorare che mi ha chiesto di tradurle anche il secondo, "Viaggi con Ronzinante". Da un paio d'anni coordino l'ufficio del Festival del Cinema delle Donne di Milano, che si chiama Sguardi Altrove.

D: quali sono i tuoi sogni?

R: Ho postato da poco sul profilo Instagram del libro @essediseta una citazione dall'Antologia Palatina. Mi piace talmente tanto che l'ho scritta su un cartoncino e l'ho appesa vicino al letto: "E fino a quando, anima infelice, ti alzerai a volo su speranze vane, vicino alle fredde nubi, sognando sogni e poi ancora sogni di ricchezza? Segui soltanto i doni delle Muse: le altre immagini vane della mente lasciale agli insensati". È di Crinagora.

D: Raccontaci qualcosa di questo libro che uscirà in primavera, però ovviamente senza raccontarci la trama.

R: È la storia di un'imprenditrice che nel secolo di Jane Austen ha scommesso su se stessa e ha vinto. Ha aperto un setificio, aiutata da circostanze storiche e familiari favorevoli, e l'ha trasformato in un'opportunità di riscatto sociale sia per sé che per le sue tante operaie.

D: Cosa ti spinge a scrivere?

R: È un lavoro talmente mal pagato e difficile, estenuante, che non so esattamente cosa mi spinga. In realtà tutto quello che faccio durante la giornata  è finalizzato a quello. I libri che leggo, le persone che incontro, i luoghi che visito, tutto prima o poi viene fuori in una frase. Anche le esperienze che sembrano lontanissime nel tempo e nello spazio mi accorgo che, in un dato momento, erompono nel testo.

D: hai dei riti, un posto preferito... oppure scrivi dappertutto?

R: Passo molto tempo nelle biblioteche pubbliche, direi che scrivo prevalentemente lì.

D: Quali sono i tuoi scrittori/scrittrici preferiti/e?

R:Dovrei fare un elenco lunghissimo, evitiamo! leggo prevalentemente classici. Gli unici moderni che leggo e rileggo volentieri sono Aldo Busi e Albert Camus.

D: Il tuo libro esce con una casa editrice che si definisce "femminista": come viene trattata secondo te la donna nella società italiana?

R: In generale direi malissimo. Assistiamo inermi a un femminicidio ogni due giorni, non ricordo esattamente le ultime statistiche, ma si parla di cifre agghiaccianti. Nel mio piccolo ho evitato accuratamente situazioni ricattatorie del tipo matrimonio, figli, ma anche solo convivenze, per cui mi rendo conto di essere una delle rarissime donne italiane graziate dalla società. Certo c'è poco da stare allegri.

D: Cosa stai leggendo ora?

R: Nabokov, "Lezioni di letteratura".

D: Ci dedichi una frase del tuo nuovo libro?

R:"Le lunghe giornate immerse nel rumore ritmico dei telai creavano un'atmosfera sospesa, incantata."

D: Cosa ti piace fare nel tuo tempo libero?

R: Rileggere con calma i libri che mi hanno colpito a una prima lettura.

D: grazie a Daniela Piu per il tempo che ci ha dedicato.

Scheda del libro

ESSE DI SETA di Daniela Piu, pubblicato dall'L'Iguana

genere: narrativa italiana
data di uscita: 5 marzo 2019
pp. 85 - brossura
ISBN: 978-88-98174-12-6
prezzo di copertina: €12,00


Tre secoli fa Francesca Sulis fondava la prima impresa femminile nel settore della seta. Alle operaie provenienti dal popolo venivano impartite una formazione tecnica e un’istruzione scolastica: il lavoro al setificio diventava per le ragazze un’opportunità di riscatto sociale. Nel secolo della Rivoluzione Francese e dell’ascesa di Napoleone Bonaparte, l’esperimento di Francesca aveva un successo strepitoso.
Nel romanzo, la storia dell’imprenditrice temeraria e illuminata è raccontata dalla nipote e arricchita dalle testimonianze di vita vera tratte dai diari dell’epoca.

5 marzo
Eccomi! Al setificio tutto bene, la partita spedita a Milano è stata completamente venduta e Giulini mi manderà il ricavato con la prossima cassa. Stiamo completando il carico da mandarti fra qualche giorno. Fammi sapere qualcosa sulle savoiarde. Sarebbe perfetto se restassero qua un anno e istruissero le mie operaie.
Si potrebbe pensare di confezionare direttamente gli abiti mantenendo il ritmo di produzione, provando a migliorarlo, s’intende. Venderemmo così i bozzoli, la seta a peso e i modelli confezionati da noi. Geniale! Ne voglio parlare meglio con Maria Antonia. È al corrente di tutto quello che succede a Parigi grazie alla contessa di Ledà. Va pazza per la moda e viaggia spesso in Francia, la contessa, non si occupa che di sapere com’erano vestite e pettinate a corte. È tornata da poco accompagnata da un parrucchiere molto famoso. Vedessi come ha ridotto le teste delle signore di Cagliari! Vanno in giro tutte ricciolute e con dei gran nastri in testa, che facciamo noi, naturalmente. Ho ordinazioni per i prossimi sei mesi. Insomma qua si va a gonfie vele.
A presto,
Francesca


redazione@liguana.it
L'Iguana


Daniela Piu

Daniela Piu è traduttrice e sceneggiatrice. Coordina il Festival Internazionale del Cinema delle Donne Sguardi Altrove.
Ha pubblicato il suo primo racconto nell’antologia Un trapano nel cervello - 10 splatterpunk italiani (1996) e poi si è dedicata al cinema. Ha firmato alcuni cortometraggi e documentari tra cui P.I.S.Q. (2006) e Magna Istria (2010). Nel 2014 ha tradotto il primo romanzo di Isabel Suppé Una notte troppo bella per morire per la collana I licheni di Priuli e Verlucca e Montagna leggendaria della Gazzetta dello Sport, in seconda edizione. Nel 2015 ha tradotto il secondo romanzo di Isabel Suppé, Viaggi con Ronzinante.

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