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Settanta giovani operatori culturali da tutta Italia. Per una settimana di formazione residenziale e di scambio. "COSTRUIRE CULTURA". Per una cultura capace di far crescere l´economia e generare occupazione

17 ottobre 2012

A cura di Abcveneto


Dal 20 al 26 ottobre a Padova. Settanta giovani professionisti della cultura, delle arti dello spettacolo e delle discipline multimediali, provenienti dal Veneto e da numerose altre regioni d´Italia, saranno ospiti a Padova, da sabato 20 a venerdì 26 ottobre, con il progetto "Costruire cultura, percorsi e residenze formative per le professioni culturali": per loro una settimana di residenza formativa gratuita, in cui avranno modo di accrescere le proprie competenze e di scambiare idee, progetti ed esperienze.

L´iniziativa è ideata e realizzata dall´ufficio Progetto Giovani-Assessorato alle Politiche giovanili del Comune di Padova nell´ambito di "Creatività Giovanile", programma promosso e sostenuto dal Dipartimento della Gioventù-Presidenza del Consiglio dei Ministri e dall´Anci-Associazione nazionale Comuni italiani.

L´obiettivo di "Costruire cultura" è professionalizzare le competenze e sistematizzare le metodologie nei diversi ambiti e settori della produzione culturale, in una logica di incontro e di scambio tra i diversi attori e di promozione della multidisciplinarietà, e ancora di favorire la nascita di future collaborazioni e reti di professionisti della cultura.

E il progetto intende anche evidenziare come sia tempo di riconoscere e rafforzare il fondamentale ruolo della cultura per lo sviluppo di un territorio e del Paese tutto: sviluppo anche economico, se si pensa che oggi il settore della cultura in senso stretto - dunque industrie culturali, industrie creative, patrimonio storico-artistico e architettonico, performing arts e arti visive -, genera quasi il 5,4 per cento della ricchezza del Paese, quasi 76 miliardi di euro, e dà lavoro al 5,6 per cento del totale degli occupati, ossia a 1.400.000 persone. Ma se si considera l´intera "filiera", la cultura nel nostro Paese occupa quasi il 20 per cento dei lavoratori e produce un valore aggiunto pari circa al 15 per cento della nostra economia. Insomma una via da coltivare anche per andare oltre la crisi, per smentire con i numeri chi in tempi abbastanza recenti ha sostenuto che «con la cultura non si mangia».

Drammaturgia, progettazione culturale e applicazioni mobile sono i tre percorsi previsti nel corso della settimana (sei ore giornaliere, per un totale di quaranta), condotti da formatori esperti e articolati in seminari intensivi, workshop, alternati anche a momenti informali di confronto e di orientamento professionale individuale.


Quasi 400 le candidature arrivate per partecipare alla settimana, che nasce proprio dall´aver voluto dare risposta al bisogno di professionalizzazione, da un lato, di confronto e di scambio e messa in rete delle esperienze dall´altro. I partecipanti hanno tra i 20 ai 40 anni, la loro età media è intorno ai 27. Hanno scelto la sfida di lavorare nell´ambito della cultura, costretti oggi a dover fare i conti da un lato con i tagli al settore, dall´altro con le difficoltà note per l´occupazione giovanile. Ma loro ci provano con passione e competenza, e in molti casi ce la fanno: sono attori, drammaturghi, performer, curatori e organizzatori di rassegne e di festival, progettatori culturali, educatori museali, sviluppatori di app mobile o di strumenti multimediali per l´infanzia, videomaker, esperti in social network… Alcuni della cultura hanno fatto anche impresa: la gestione di un teatro, una cooperativa di servizi per la cultura, una start up tecnologica per il settore artistico-musicale.


In calendario, oltre alla formazione riservata ai giovani selezionati, anche appuntamenti e attività aperte a tutta la città: performance artistiche, happening, mostre di giovani emergenti e incontri-aperitivi con imprenditori "illuminati" che condividono la filosofia del progetto e investono nell´innovazione creativa. Le iniziative pubbliche saranno ospitate anche in alcuni negozi del centro sfitti (via Zabarella e via Altinate), con l´obiettivo di rivitalizzare le aree abbandonate messe in difficoltà dalla crisi economica e ridare alla città luoghi di incontro. Ancora un segno del ruolo fondamentale della cultura e del suo essere fattore di crescita per le persone, ma anche per le città e i territori.

A cura di Abcveneto

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Mensile telematico sul Veneto e Triveneto: Cosa fanno i veneti dentro e fuori d'Italia, nella cultura, nella fotografia, nel turismo, nel cinema, nell'arte,nell'economia. Registrato con il n° 3104 del Registro Stampa, presso la Cancelleria del Tribunale di Treviso il 19/02/2004.
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