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PREMIO CAMPIELLO GIOVANI 2013: "LA MEGLIO GIOVENTÙ"

1 ottobre 2013

Di Sara Miriade



Nella bellissima sala del museo Correr, sabato sette settembre, verso le 11, si è tenuta la presentazione dei finalisti della edizione 2013 del prestigioso premio Campiello, omaggiatoci dalla Confindustria Veneto, nella presenza del presidente Roberto Zuccato.
Con la sezione "Campiello Giovani" abbiamo conosciuto tre scrittrici e due scrittori che non hanno o che hanno appena compiuto vent'anni e che si sono distinti per la loro capacità in questa creazione dell'immaginario che è anche la scrittura. Ilaria Catani, Valentina Giuliano, Alberto Alarico Vignati, Paola Vivian, Alberto Zanella sono i nomi dei cinque finalisti. Alberto Alarico Vignati si è classificato primo con il suo racconto Girasole Impazzito di luce. E' il racconto di formazione di un giovane, Giuseppe, che oppone la letteratura alla criminalità organizzata della sua famiglia. "Una cosa che non tollera è che qualcuno usi delle parolacce. Quando ne sente una ripete la solita maledetta frase: 'Sei volgare. Sei una persona volgare: non lo sai che ogni volta che si dice una parolaccia muore un poeta?' Mi è piaciuto riportare questo estratto del racconto quale monito a chiunque usi la volgarità anche verbale non solo nella dimensione privata, ma pure in quella pubblica, amplificata dai mezzi di comunicazione di massa. Naturalmente si è perdonato ad Alberto Arbasino, assegnatario del premio alla carriera 2013, la sintesi trifasica da lui propostaci in merito alla carriera di un autore ("brillante promessa, solito stronzo, venerato maestro") quale rivelatrice di una verità ovvero - sempre secondo il suo pensiero - che abbonda il 'solito stronzo' e ci sono pochi venerati maestri.
Riporto anche le scuse che Paolo Crepet, presidente della giuria letterati, ha rivolto ai giovani che nella sua carriera di psicoterapeuta ha biasimato per i loro comportamenti, ma che in quel momento si è dovuto ricredere per le capacità dimostrate.
Tra i giovani dobbiamo includere anche Ambra Giacometti, vincitrice del premio Giovani Europa con il suo racconto Scacco Matto.

Per quanto riguarda Il "Premio Campiello" che si è celebrato alla Fenice in serata, tra i cinque finalisti delle opere edite si è classificato primo Ugo Riccarelli (Ciriè -TO- 1954-luglio 2013) “L’amore graffia il mondo”, Mondadori con 102 voti; secondo Fabio Stassi (Roma) “L’ultimo ballo di Charlot” ed. Sellerio con 83 voti; terzo Giovanni Cocco (Como 1976) “La caduta” ed. Nutrimenti con 47 voti; quarto Beatrice Masini (Milano) “Tentativi di botanica degli affetti” ed.Bompiani con 36 voti e quinto Valerio Magrelli (Roma 1957) “Geologia di un padre” ed. Einaudi con 21 voti.
Il premio opera prima è andato a Matteo Cellini con "Cate", io. Senza dubbio ha colpito la dichiarazione di questo timido professore di scuola media che ha rivelato di aver mascherato tutta la sua insicurezza adolescenziale nei panni della protagonista del suo romanzo, una ragazza obesa.

Di Sara Miriade



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