Chi si ricorda ancora la Pordenone metalmeccanica, sviluppatasi a macchia d’olio verso la campagna, fatta di condomini e capannoni rimane esterrefatto dalla attuale metamorfosi.
Quello che era un centro storico triste, grigio e dimenticato è ora un fiore all’occhiello, una città picta resuscitata ed un grande cantiere di idee aperto soprattutto durante Pordenonelegge, per riflettere sull’oggi e cercare risposte, soluzioni per il domani.
Cinque giorni, dal 17 al 21 settembre 2014, con 363 grandi autori presenti, Incontri ed eventi no-stop durante tutto l’arco delle giornate nei luoghi più belli della città, con vasta partecipazione di un pubblico attento
Pordenonelegge è già una risposta di per se stessa!
Se qualcuno sostiene ancora che il popolo è bue, che i giovani sono superficiali e disinteressati, è solo una scusa, perché in realtà costui non ha nulla da proporre di interessante. Pordenonelegge dimostra il contrario.
Quest’anno il Premio FriulAdria è stato conferito ad Umberto Eco.
Un grazie di cuore al direttore artistico GianMario Villalta, ai curatori Alberto Garlini e Valentina Gasparet, al presidente della Fondazione Pordenonelegge Giovanni Pavan e alla direttrice Michela Zin ed ai centinaia di giovani collaboratori!
Di anno in anno questo evento cresce e riscuote sempre più consensi, con locali pubblici stracolmi, dando una nuova vivacità e vitalità anche dal punto di vista commerciale al Capoluogo friulano.
Di Lucia Tomasi