ABCVENETO.COM

Numero 139

Tel: 0422 542904 | Mail: INFO@ABCVENETO.COM


Anna Ruchat e Valerio Nardoni vincono la seconda edizione del Premio “Benno Geiger” per la traduzione poetica dedicato al letterato austriaco

21 ottobre 2015

A cura di Abcveneto





Venezia, Isola di San Giorgio Maggiore. Giovedì 22 ottobre 2015, ore 17.30: la traduttrice di origine svizzera vince con l’opera “Ognuno incatenato alla sua ora” di Mariella Mehr (Einaudi) mentre a Valerio Nardoni va il premio come giovane traduttore con “Il corpo, favoloso” di Pedro Salinas (Passigli)

Inoltre, un riconoscimento speciale alla carriera va alla armena-veneziana Paola Mildonian per la sua traduzione del “Canzoniere armeno”. Assegnate anche tre borse di studio. In tutto il montepremi ammonta a 11 mila euro.

Sono Anna Ruchat e Valerio Nardoni i due traduttori che il 22 ottobre 2015, alle ore 17.30 riceveranno, nel corso di una cerimonia, il Premio Benno Geiger 2015 per la traduzione poetica, riconoscimento istituito nel 2014 dalla Fondazione Giorgio Cini in in memoria del letterato austriaco Benno Geiger, il cui fondo letterario da anni è conservato e valorizzato sull’Isola di San Giorgio Maggiore. Anna Ruchat, di origine svizzera, ha vinto con la traduzione dell'opera “Ognuno incatenato alla sua ora” di Mariella Mehr (Einaudi) un premio in denaro del valore di 4.000 euro, mentre il giovane traduttore Valerio Nardoni riceverà un premio di 1.000 euro per “Il corpo, favoloso”, seconda parte del volume “Lungo lamento” di Pedro Salinas (Passigli).

La Giuria inoltre, presieduta da Francesco Zambon e formata da scrittori, critici, docenti universitari ed esperti di traduzione - quali Shaul Bassi, Franco Buffoni, Fabrizio Cambi e Pietro Taravacci - ha scelto di assegnare eccezionalmente, per questa edizione, un riconoscimento speciale alla carriera alla veneziana Paola Mildonian per la traduzione del Canzoniere Armeno di Sayat-Nova (Edizioni Ariele).

«L’assegnazione del premio Benno Geiger per la traduzione delle poesie di Mariella Mehr – afferma Anna Ruchat – significa per me un doppio riconoscimento. Se per un verso sono felice che la qualità della traduzione sia stata apprezzata, per l’altro sono certa che la giuria abbia voluto premiare anche l’impegno nel far conoscere in Italia una straordinaria scrittrice e poetessa fortemente segnata dalla storia delle persecuzioni razziali del Novecento, in una deriva che ha visto protagonista la ricca Svizzera degli anni Cinquanta, Sessanta e Settanta. Proprio perché ritengo che questo aspetto “militante” del tradurre sia oggi più che mai necessario – prosegue Anna Ruchat – soprattutto in relazione alla poesia, che trova spazi editoriali sempre più ridotti, mi propongo di destinare una parte del premio alla pubblicazione della raccolta Poesie di Christine Lavant a cura di Thomas Bernhrad. Un libro importante che manca in traduzione italiana.»
«Le soddisfazioni che riserva il mestiere del traduttore – afferma invece Valerio Nardoni – per quanto si tratti di un servizio espressamente rivolto ad un pubblico, spesso sono di tipo personale: ogni buona traduzione si regge sempre sull'intimità che si stabilisce fra il testo e il traduttore che vi si immerge. Non si tratta solo di bravura, dunque, ma anche di caparbietà, di sfida per qualcosa di più alto, che scuote le corde del nostro essere. Ci sono traduzioni che richiedono tempi talmente lunghi, tentativi e ripensamenti talmente numerosi, che esulano da qualunque criterio di economia. È una responsabilità e una fatica – prosegue Nardoni – che non sempre sono comprese e valorizzate (talvolta persino non richieste!) e capita a tutti di sentirsi scoraggiati. La giuria del Premio, che ha trovato meritevole il mio lavoro, mi offre un grande conforto e mi incoraggia a mantenere alto il desiderio di qualità e di bellezza.»

Le Borse di Studio

Nel corso della cerimonia di consegna del Premio, che avrà luogo sull’Isola di San Giorgio Maggiore, saranno assegnate anche tre borse di studio agli studiosi Stefano Bragato, Juliette Le Galle e Francesca Medaglia, selezionati dalla medesima Commissione giudicatrice tra le domande pervenute entro il 15 giugno scorso. I sussidi, del valore di 2.000 euro ciascuno, sono riservati a laureati, dottorandi e dottori di ricerca, italiani e stranieri, d’età inferiore ai 35 anni che hanno presentato un progetto di ricerca sui fondi letterari conservati alla Fondazione Giorgio Cini e permetteranno di soggiornare presso il Centro Internazionale di Studi della Civiltà Italiana ‘Vittore Branca’.

Il Premio e il Fondo “Benno Geiger”

Alla edizione 2015 del Premio Benno Geiger, sono state invitate a partecipare tutte le traduzioni italiane di opere poetiche da lingue occidentali antiche, medievali e moderne apparse nell’ultimo anno e regolarmente in commercio. A questa seconda edizione hanno partecipato 21 opere, segnalate da 15 case editrici.

La Fondazione Giorgio Cini ha istituito nel 2014 il premio annuale internazionale di traduzione poetica in memoria di Benno Geiger, per volontà testamentaria di Elsa Geiger Ariè (all’anagrafe Elisabetta Paolina Geiger), figlia del letterato austriaco, con la finalità di valorizzazione e studio del fondo letterario del padre, da lei stessa donato alla Fondazione alla fine degli anni ’70. Il fondo, da allora conservato sull’Isola di San Giorgio Maggiore, comprende vari materiali: lettere, pubblicazioni, fotografie, bozze, appunti. La parte più consistente sono le lettere che Benno Geiger scambiò nel corso della sua vita con oltre 500 corrispondenti autorevoli: da Hofmannsthal a Rilke, da Kokoschka a Bernard, da Perosi a Bossi, da Pascoli a Borgese a Comisso. Alle lettere si aggiungono alcune pubblicazioni di Geiger, manoscritti preparatori delle sue traduzioni in tedesco di Dante, Petrarca e Pascoli, fotografie, bozze, appunti, corrispondenza con gli editori e altro materiale minore. La Fondazione possiede anche un ritratto di Benno Geiger dipinto da Emile Bernard, dono della figlia Elsa.

La Fondazione Cini ha dedicato al Fondo Benno Geiger anche due pubblicazioni: Benno Geiger e la cultura italiana, a cura di Francesco Zambon e Elsa Geiger Ariè, Firenze, Olschki, 2007 (Collana “Linea veneta”, Istituto per le Lettere, il Teatro e il Melodramma della Fondazione Giorgio Cini, volume 19) e Benno Geiger e la cultura europea, a cura di Marco Meli e Elsa Geiger Ariè, Firenze, Olschki, 2010 (Collana “Linea veneta”, Fondazione Giorgio Cini, volume 21).

Per informazioni:
Premio Benno Geiger per la traduzione poetica
premiogeiger@cini.it
www.cini.it




A cura di Abcveneto



Abcveneto

Mensile telematico sul Veneto e Triveneto: Cosa fanno i veneti dentro e fuori d'Italia, nella cultura, nella fotografia, nel turismo, nel cinema, nell'arte, nell'economia. Registrato con il n° 3104 del Registro Stampa, presso la Cancelleria del Tribunale di Treviso il 19/02/2004.
Contatti: info@abcveneto.com

Abcveneto statistiche

Vieni a Treviso?
Fermati al
Bed&Breakfast Appiani 36
320 2918077 info@appiani36.it