TREVISO E LE VENEZIE NEI DIARI DI VIAGGIO INEDITI DELL'800 PREUNITARIO

I luoghi, la gente, la vita tra Treviso, Marca trevigiana, Verona Venezia e Friuli così come li vide il Duca di Modena e Reggio Francesco IV d'Austria Este

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A cura di Abcveneto

Treviso e le Venezie dell'Ottocento preunitario tornano a rivivere attraverso la voce di un viaggiatore illustre del tempo, il Duca di Modena e Reggio Francesco IV d'Austria Este. I suoi diari di viaggio, conservati presso l'Archivio di Stato di Modena, sono stati riscoperti e pubblicati dalla casa editrice emiliana Antiche Porte nella Collana Le Tracce.

134 pagine in formato taccuino che costituiscono una straordinaria testimonianza dei luoghi e delle genti che abitavano questa parte dell'asburgico Regno Lombardo Veneto tra 1816 e 1829. I viaggi di Francesco IV avevano carattere ispettivo –le sue proprietà arrivavano a comprendere realtà come il sontuoso palazzo del Cattajo, presso Battaglia Terme nel Padovano – ma le sue annotazioni non sono solo ricche di informazioni legate all'economia dei luoghi e allo sfruttamento delle locali risorse agricole e forestali. I suoi diari regalano anche preziose considerazioni di costume e di carattere sociale sul livello di vita delle popolazioni, le strutture assistenziali, la vita delle piccole corti, le dinamiche logistiche sugli spostamenti..

L'area interessata dai suoi tour comprende Treviso, la Marca, Verona, Venezia e il Friuli oltre ai territori dell'ex Serenissima Repubblica, che Napoleone aveva "cancellato" da poco. A loro ricordo, il Sovrano Estense, lascia nella polvere degli archivi pagine scritte in cui annota, descrive e racconta quanto incontrato, e vissuto, durante il proprio percorso.

Scrive nell'introduzione il Prof. Piero Luxardo: "La lettura dei diari di viaggio di Francesco IV contenuti nei preziosi volumetti pubblicati da Antiche Porte riserva diversi motivi d'interesse: non tanto per lo stile, che è stringato, laconico, a volte telegrafico, senza concessioni particolari all'elaborazione letteraria quanto per altri aspetti: di geografia delle comunicazioni in un territorio assai accidentato, d'inventario delle risorse economiche di un contesto sociale e produttivo in cui domina quasi esclusivamente lo sfruttamento delle risorse agricole e forestali, per le annotazioni paesaggistiche ed architettoniche".

Pur con uno stile sobrio e sintetico, Francesco IV, racconta ciò che incontra e vede, le impressioni sui luoghi e le genti, sul mondo del viaggio che allora, pur rappresentando ancora un modo di spostarsi d'elite, costituiva i prodromi del turismo moderno evolutosi decenni dopo sui percorsi, con i canali, i ponti e le strade, usati dal Duca, quasi due secoli prima.

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