Premio Campiello 2018 Gran Finale alla Fenice

Incontro all’Auditorium Fondazione Cassamarca a Treviso, giovedì 18 ottobre alle ore 20,30.

Foto ritraente Francesco Targhetta
Di LUCIA TOMASI

Più che mai prestigiosa questa 36^ edizione del Premio Letterario Campiello, onorata, nel Gran Finale alla Fenice il 15 settembre, dalla presenza e dagli interventi di due delle massime autorità dello Stato, come la Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati ed il Ministro della Cultura Alberto Bonisoli.
. Il Premio, voluto dalla Confindustria del Veneto fin dal 1962 con la sfida di creare una sinergia tra imprenditoria e cultura, sta divenendo sempre più rappresentativo nel nostro Paese grazie anche al collegamento in diretta dal Gran Teatro la Fenice con Canale 5 e trasmesso nel mondo da Rai Italia.
Gli industriali del Veneto si rivolgono sempre più ai giovani scrittori; un concept che investe sul futuro come fosse un’impresa, cosci che cultura ed imprenditoria devono andare di pari passo.
Il Premio Campiello Giovani, dai 18 ai 22 anni, è stato assegnato ad Elettra Solignani di Verona per il racconto “Con i mattoni” già nella mattina del 15 a Palazzo Correr in piazza San Marco.
La serata nello storico Teatro, è stata vivacemente condotta da Enrico Bertolino con Mia Ceran, mentre il nuovo Presidente della Giuria, il magistrato Carlo Nordio, ha garantito trasparenza, serietà ed autorevolezza alla manifestazione.
Il Premio opera Prima è stato assegnato a Valerio Valentini per “Gli ottanta di Campo-Rammaglia” ed. Laterza.
Il Premio Fondazione Campiello alla Carriera è stato dedicato all’impegno di una vita per la letteratura da parte di Marta Morazzoni.
Il Primo Premio Campiello, con il voto in ultima fase di 300 Lettori, è stato assegnato, con netta maggioranza, a Rosella Postorino per “Le Assaggiatrici” ed. Feltrinelli. Una storia rivelata all’età di 96 anni dalla protagonista della stessa, costretta dalla vita a divenire assaggiatrice dei pasti destinati a Hitler, perseguitato dall’idea di poter essere avvelenato. La scrittrice fondamentalmente si chiede: - fino a che punto un essere umano può scendere a compromessi pur di sopravvivere?-
Secondo Premio Campiello a Francesco Targhetta di Treviso per “Le vite potenziali”. Tre vite, tre visioni del mondo, tre modi differenti e complementari di sopravvivere alla contemporaneità ambientate intorno ad un’azienda informatica di Marghera.
Terzo Premio Campiello a Helena Janeczek per “La Ragazza con la Leika” ed. Guanda.
Quarto Premio campiello a Ermanno Cavazzoni per “La Galassia dei dementi” ed. La Nave di Teseo.
Quinto Premio Campiello a Davide Orecchio per “Mio padre la rivoluzione” ed. Minimumfax.

Premi incorniciati e consacrati anche grazie alla raffinata “allure” della storica location e dall’eleganza dei prestigiosi invitati e delle signore per l’occasione in importante abito lungo.
Si potrebbe concludere come la Presidente del Senato Alberti Casellati ha terminato il suo intervento, con la frase di un vecchio scrittore: ”se vuoi lasciare qualcosa ai tuoi figli…. scrivi un libro!”.

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