Gigi Bon ci riceve nel suo studio-galleria, un luogo speciale, una bottega d'altri tempi, meravigliosa, nel senso rinanscimentale del termine, dove l´artista pensa e realizza le proprie creazioni. Nessuno avrebbe potuto prevedere che, dopo la laurea in legge ed un percorso lavorativo nel settore finanziario, Gigi Bon abbandonasse tutto per dedicarsi completamente all´arte…sono trascorsi vent´anni da quel giorno e vorremmo parlarne con lei.
Un percorso insolito ed affascinate, come è affascinante il bestiario che l´artista crea, utilizzando antiche tecniche.
Stupisce, anche, quando la si conosce, di immaginarla passare lunghe ore in fonderia per realizzare i mitici bronzi, dove i Rhini regnano sovrani, sculture dalla patina curata, che si ha bisogno di accarezzare per sentirne l'anima.
L´abbiamo incontrata allo studio Mirabilia, a San Samuele, in calle Malipiero, dove nacque Casanova, per porle qualche domanda, conoscerla meglio e comprendere il suo lavoro.

D.
Il suo lavoro, la sua passione per la scultura e, soprattutto per i rinoceronti. So che le sue «creature» sono già nel mondo dall´Australia alle Americhe ed in molte collezioni private europee. Come ha iniziato e come si è affezionata a questo grande animale terrestre?

R.
La passione per i rinoceronti è da sempre parte di me, mi sentivo uno strano animale fin da piccola, quando, in Basilica a San Marco, rimanevo affascinata da tutti gli animali che affollavano i mosaici del suo pavimento, mi piaceva pensare che io ero un piccolo rino…la passione e l´avventura della scultura sono nate per caso durante una visita ad una fonderia d´arte a Bologna.

D.
Lei ha reso questo grande animale quasi un essere umano, le sue sculture in bronzo sono creature dolci,tenere, ispirano dolcezza.sono da coccolare ed accarezzare

R.
L´idea è proprio che ognuno sia una specie di autoritratto, testimonianza dello stato d´animo del momento in cui viene creato, non solo gli occhi e la bocca, ma gli inserimenti dei diversi materiali, preziosi come coralli o conchiglie o primitivi come fossili o marmi, ne determinano la forza o la dolcezza.

D.
I suoi «rhini» come lei li chiama, sembrano suoi figli...sia da come ne parla e come, quasi gelosa, sceglie i collezionisti solo tra quelli che proprio dimostrano amore per le sue sculture

R.
Vede le mie sculture sono tutte fusioni in bronzo a cera persa e sono tutte dei pezzi unici, per realizzarle dal nascere dell´idea, alla lavorazione della creta, a quella della cera poi, alla fusione, ai ritocchi con il cesello, alla patinatura. Passano dai 4 ai 6 mesi a secondo della difficoltà dell´opera, vivere, per tutto questo tempo, in compagnia di un sogno che nasce un po´ alla volta, è una specie di «parto» quindi per me sono davvero dei figli.

D.
Quali sono stati i viaggi che l´hanno ispirata, che l´hanno portata a realizzare così tante sculture e quadri che rappresentano questo animale così speciale?

R.
Il viaggio più affascinante del mondo è quello nella storia e nelle leggende della mia Venezia, dove il rinoceronte, se pur meno noto del leone, compare fin dagli esordi, pensiamo soltanto al «corno dogale», e dalle molteplici altre storie che lo vedono protagonista nella Serenissima. Da quando ho aperto il mio studio, l´idea era quella di creare un simbolo che potesse far conoscere nel mondo la fragilità di questa città unica, che per una molteciplicità di concause che non starò ad elencare in questa sede, sta rischiando di essere rovinata e perduta per sempre. Il mio è un grido di aiuto.spero che in molti lo ascoltino!

Abcveneto La ringrazia del suo tempo che ci ha dedicato

Mirabilia Studio D'Arte -San Marco 3084 San Samuele 30124 Venezia
Tel. e Fax 041 5239570
www.gigibonvenezia.com
gigibonvenezia@gmail.com

Di Maria Ester Nichele