DAL 29-8 AL 29-11-2012. La splendida Esposizione delle opere in vetro realizzate da Carlo Scarpa in collaborazione con la Venini dal 1932 al 1947 oltre ad offrire uno straordinario piacere estetico documenta la continua ricerca sulla materia, sull´uso del colore e delle tecniche da parte del geniale artista e architetto.
Con questo evento si dà il via ad un impegnativo studio e valorizzazione dell´arte vertraria del XX e XXI secolo sia con il restauro dei 650 metri di spazio, che ospiterà mostre, convegni, laboratori didattici dedicati al vetro, sia con uno speciale Centro Studi che promuoverà le mostre, la costituzione di un archivio, una biblioteca specializzata, seminari, convegni e laboratori, borse di studio dedicati all´arte vetraria. Il tutto a livello mondiale e diretto da un comitato scientifico composto da Giuseppe Pavanello, direttore dell´Istituto di Storia dell´Arte della Fondazione Cini, Marino Barovier, Rosa Barovier Mentasti, David Landau, Laura de Santillana, Nico Stringa. L´edificio " Stanze del Vetro" era una scuola e la sua elegante riqualificazione è stata eseguita dallo studio newyorkese di Annabelle Selldorf, specializzato nella progettazione di spazi e ambienti museali, in collaborazione con gli architetti Fabrizio Cattaruzza e Francesco Millosevich.
La Mostra di Carlo Scarpa oltre alla gioia visiva suscita un continuo stupore per l´incessante creatività del Maestro che si manifesta nelle forme, nei colori, nelle tecniche create, inventate, realizzate, insieme ai maestri vetrai della Venini, con incessante entusiasmo e amore.
Ai primi anni risalgono i vetri "a bollicine" ( evoluzione del vetro "pulegoso") , i vetri a "mezza filigrana" , i vetri "sommersi" , questi ultimi presentati alla Biennale di Venezia nel 1934. Nel 1936 vennero esposti a Venezia e alla VI Triennale i delicatissimi e candidi "lattimi", le "murrine romane" , eseguite con Paolo Venini, e i "vetri corrosi" dalla scabra superficie. Dal 1938 compaiono i vetri "a puntini" , "a fasce", "rigati" e poi i "vetri tessuti". La proposta di vetri ideati da Scarpa con alti costi e di difficile esecuzione furono di produzione limitata . Erano i " laccati neri e rossi" i "granulari", gli " incisi" . Grande richiesta e fortuna ebbero i vetri "cinesi", ispirati dalle porcellane orientali, i "battuti", i "tessuti". Negli anni 40 compaiono le "murrine opache", levigate a mola, alla Biennale del 1942 Scarpa presentò vetri "a fili", "a fasce" , " variegati" ed anche "a pennellate" con striature colorate più o meno sottili.
Conclude la Mostra una vetrina di emozionanti conchiglie di vetro con le quali Scarpa sembra gareggiare con la natura, rivelando la magia della leggiadre forme che gli animaletti marini sanno creare, conchiglie che impreziosiscono le nostre spiagge.
E´ stata allestita anche una sala proiezioni dove si possono visionare due film documentari che fanno conoscere la personalità e l´opera del celebre architetto e l´importanza del rapporto con la famiglia Venini Santillana.

L´ingresso alla Mostra e le visite didattiche sono gratuite, per la didattica da ottobre alla fine e per l´accompagnamento è obbligatoria la prenotazione, l´orario è 10-19 , chiuso il mercoledì.

Info: Fondazione Giorgio Cini . Elena Casadoro. Tel. 39 041 2710280 - www.cini.it