Amedeo Lombardi, fondatore dell'Home Festival: Negli occhi abbiamo ancora i colori di questa avventura, nel cuore pulsano le emozioni di questi giorni, il cervello rimbomba di numeri e dati. Il tutto ha un sapore, unico: quello della casa, non la mia ma bensì la nostra.

È appena finita la sesta edizione di Home Festival e la sensazione è quella di un liceale che ha appena superato il primo, grande esame all'Università. I timori ormai son svaniti e sostituiti dalla convinzione che il sogno è ormai realtà. Abbiamo cambiato pelle ma siamo rimasti speciali, siamo rimasti noi stessi: coraggiosi, in continua rivoluzione ma sempre spinti in una direzione ben precisa. Quella dell'evoluzione.

In Italia, ormai, ci conoscono: permetteteci di dirlo, perché il modello di festival diffuso e il concetto di intrattenimento totale di Home Festival non ha eguali. Anzi. Alzeremo di nuovo l'asticella, porteremo a Treviso artisti di livello mondiale e con loro flussi di turismo internazionali. Questa la sfida del futuro. La settima edizione di Home Festival è già pronta a decollare, indietro non si torna e se ci troveremo a fare scelte dolorose ed estreme, verranno prese ma con il solo obiettivo di non far finire questa meravigliosa visione, che è reale.

Per questo già oggi annunciamo le date per la prossima edizione: da giovedì 1 a domenica 4 settembre. Segnateli in rosso, come si fa per i giorni di festa. Facendolo, pensate ai grandissimi festival europei dai quali traiamo fonte di ispirazione: saranno quattro giorni intensi e pieni di vita.

Qualcuno, alla vigilia, temeva che non saremmo potuti crescere di più e che lo scoglio del ticket a pagamento potesse in qualche modo rallentare il flusso di persone. Ma così non è stato. Dopo l'esordio dei 18 mila per i Franz Ferdinand, i Subsonica con Michelangelo Pistoletto hanno fatto emozionare 15 mila persone. Il sabato notte del sold out di Paul Kalkbrenner c'erano ben oltre 30 mila spettatori e grande chiusura coi Negrita. Abbiamo infranto il muro degli 80 mila sorrisi di persone provenienti da una decina di nazioni. Tutto oltre le nostre aspettative, perché stiamo parlando di numeri reali, di menti, cuori, anime che ci hanno dato fiducia.

Tutt'attorno, avevano un'area completamente rinnovata e totalmente ampliata, novantamila metri quadri di tensostrutture, palchi e gazebo, che hanno accolto il passaggio di una città di medie dimensioni. Abbiamo realizzato e donato alla città un evento di livello europeo. Certo, non tutto è stato semplice, le polemiche così come le richieste di fornire servizi per chi arriva e per chi lavora rimangono. Ma c'è stata anche la pioggia, che in certi momenti ha rallentato l'operatività nell'area. Abbiamo dovuto affrontare emergenze concrete, come gestire il sold out, e le abbiamo superate. Grazie anche al lavoro della polizia locale per la viabilità e alle altre forze dell'ordine per averci aiutato a far rispettare le regole "di casa".

In chiusura, il nostro pensiero va ai volontari dell'Home, allo staff dei ragazzi che lavora con noi tutto l'anno, al gruppo che spende notti e sudore per costruire e rendere bella e accogliente questa casa , che si prodiga perché tutto vada a buon fine. Ma anche al circuito di artisti, partner e collaboratori che hanno supportato il nostro lavoro con dedizione e precisione: abbiamo registrato oltre duemila accrediti, un cerchio magico di amici e lavoratori senza i quali il sogno dell'Home Festival non esisterebbe. Grazie a tutti. Questo è un vero festival, ci vuole tempo per costruirlo e anche per arrivarci. Non si parcheggia in cima ad una montagna, si fatica per scalarla. Ma dopo il paesaggio è maestoso. E sarà questo il panorama che alimenta la nostra volontà, la nostra ambizione, i nostri sogni.

A cura di Abcveneto