Donatella Di Pietrantonio, con il romanzo
Arminuta (Einaudi), vince la 55esima edizione del Premio Campiello e lo dedica alla sua regione l'Abruzzo. Ricordiamo che il Premio Campiello, concorso di narrativa italiana contemporanea organizzato dalla Fondazione Il Campiello – Confindustria Veneto è uno dei premi più prestigiosi d'Italia. Il libro vincitore, annunciato sabato sera (9 settembre 2017) sul palco del teatro La Fenice di Venezia, ha ottenuto 133 voti sui 282 inviati dalla Giuria dei Trecento Lettori Anonimi.
Al secondo posto si è classificato Stefano Massini,
Qualcosa sui Lehman (Mondadori) con 99 voti, al terzo Mauro Covacich, La città interiore (La nave di Teseo) con 25 voti, al quarto Alessandra Sarchi, La notte ha la mia voce (Einaudi) con 13 voti, al quinto Laura Pugno con La ragazza selvaggia (Marsilio), 12 voti.
“Sono emozionatissima, felicissima, ha dichiarato la vincitrice, Voglio dedicare il premio alle mie due famiglie: quella che mi ha generato e quella che ho costruito e alle persone che hanno lavorato con amore intorno a questo libro. Ringrazio i lettori che lo hanno amato e le due giurie che lo hanno votato e i librai. Voglio portare questo dono in Abruzzo, nella mia regione che viene fuori da un anno orribile, che ha subito terremoti, valanghe e incendi. Infine voglio dedicarlo a tutte le arminute e tutti gli arminuti, le persone che hanno vissuto nella loro vita e sulla propria pelle l'esperienza dell'abbandono”. La Giuria dei Trecento Lettori Anonimi della 55^ edizione del Premio Campiello era così composta: 46% donne e 54% maschi, 22 casalinghe, 41 imprenditori, 99 lavoratori dipendenti, 82 liberi professionisti e rappresentanti istituzionali, 27 pensionati, 29 studenti.
Matteo Zoppas, presidente della Fondazione
Il Campiello e Confindustria Veneto, ha dichiarato:
“Impresa e cultura tendono ad essere collocate in due ambiti diversi, che spesso vengono percepiti come sfere a sé stanti. Al contrario, non solo l’impresa fa cultura, ma molto spesso l’impresa stessa è cultura. Il Campiello è l’esempio più evidente di questa sinergia, ne è stato un lungimirante precursore e, alla sua 55esima edizione, continua ad esserne l’ambasciatore. Questo premio rappresenta un modo per valorizzare le opere e gli scrittori, per creare un circuito di fiducia con le case editrici, grandi e piccole, per scovare nuovi talenti letterari anche grazie al Campiello Giovani che sta diventando sempre di più un progetto culturale ed educativo. L’obiettivo della Fondazione, di tutta Confindustria Veneto e delle Associazioni Territoriali è perciò quello di far crescere ancora il Campiello e di consolidarlo come premio prestigioso, autorevole e credibile.”
La finale è stata condotta da
Natasha Stefanenko e
Enrico Bertolino. Tra momenti d’intrattenimento e approfondimento culturale, i due conduttori hanno dialogato con i cinque finalisti e seguito con loro le fasi delle votazioni. Ognuno degli scrittori ha avuto un testimonial d’eccezione:
Stefano Accorsi e
Kasia Smutniak,
Vittorino Andreoli,
Federica Fracassi,
Massimo Recalcati e
Sandro Veronesi hanno portato un loro contributo video sui libri in concorso e sul Premio Campiello. Ad arricchire la serata, la presenza del giovane talento della canzone italiana
Michele Bravi e della sua resident band
I Ridillo.
Durante la cerimonia sono stati premiati anche i vincitori degli altri riconoscimenti previsti dalla Fondazione Il Campiello: il vincitore della 22^ edizione del Campiello Giovani, Andrea Zancanaro, l’Opera Prima, assegnata a Francesca Manfredi per la raccolta di racconti
Un buon posto dove stare (La Nave di Teseo), il Premio Fondazione Il Campiello, il riconoscimento alla carriera attribuito quest’anno a
Rosetta Loy.
Ha assistito alla serata un pubblico di circa mille invitati tra ospiti istituzionali, rappresentanti del mondo imprenditoriale, della cultura e delle case editrici.
Tra gli ospiti ricordiamo: Luigi Brugnaro – Sindaco di Venezia, Carlo Boffi – Prefetto di Venezia, Emma Marcegaglia – Presidente Eni, Arrigo Cipriani – Patron Harry’s Bar, Inti Ligabue – Amministratore Delegato del Gruppo Ligabue, il Conte Gaetano Marzotto, Piergiorgio e Franca Coin.
A cura di Maria Ester Nichele