Intervista a un maestro del Cinema italiano, Ernesto Gastaldi

Alle isole Canarie, dove si trova in vacanza, a Lanzarote, a colloquio con il maestro del cinema Ernesto Gastaldi. Diplomato al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma, nel 1957 e laureato in Economia e Commercio presso l’università La Sapienza di Roma nel 1967. Dal 1960 al 1980 è stato uno dei più importanti e prolifici sceneggiatori italiani. Ha diretto anche sei film come regista e ha pubblicato una dozzina di libri.

Di Maria Ester Nichele



D. Maestro Gastaldi ci vuol parlare come è arrivato a Roma, lei è nato in Piemonte a ...

Sono nato a Graglia, un paesino delle montagne biellesi, ma ho fatto le scuole a Biella. Grafomane dalla nascita ho sempre sperato di guadagnarmi da vivere scrivendo. Costretto a lavorare in banca per necessità famigliari, non vedevo via d'uscita. Me la fornì Peppo Sacchi, che ancora oggi dirige Telebiella, che vinse la Coppa Agis a Montecatini con il primo  film western italiano "Cowboy Story". Fu allora che mi venne l'idea di scrivere per il cinema, ma visto da Biella sembrava impossibile. Convinsi Peppo a dirigere un film "cattivo" puntando sul clamore che avrebbe potuto fare al Festival degli Amatori a Montecatini. Scrissi quel che dovevano fare e dire gli attori, non sapevo che si chiamasse sceneggiatura. Il piano funzionò oltre ogni speranza: la direzione del festival decise all'ultimo minuto di non ammettere in concorso i film più lunghi di venti minuti e il nostro, che si intitolava auguralmente "La strada che porta lontano" era di 1 h e 20 minuti, così decisero di proiettarlo alla prima mattina del Festival senza vederlo. Scoppiò uno scandalo, si era nel 1955 e il Festival era della DC. Vennero da Roma il  direttore di Cinecittà Tito Marconi, il ministro dello Spettacolo DePirro e il regista  Alessandro Blasetti, fondatore nel 1934 del centro Sperimentale di cinematografia di Roma. Avemmo una severa reprimenda per avere abusato della "fiducia" degli organizzatori ma Blasetti ci fece una lettera di presentazione per il Centro: così io e Sacchi arrivammo a Roma a ferragosto con una Balilla del '34. Entrammo nella cerchia dei chiamati per l'esame di ammissione e io fui secondo con  una borsa di studio da 50 mila lire al mese. In banca ne guadagnavo 42mila.

D. Maestro Gastaldi ci vuol parlare della sua avventura nel Cinema italiano dei tempi d’oro?

. Diplomato al CSC nel 1957 iniziarono "gli anni della fame" perché non era facile entrare nel mondo professionale, ma alla fine ci riuscii facendo il ghostwriter di Ugo Guerra e Rodolfo Sonego che erano sceneggiatori che andavano per la maggiore.

D. Quali sono i lavori che le ha dato più soddisfazione?

I primi che scrissi firmando col mio nome, non erano film importanti ma io ero felice. Poi sposai l'attrice Mara Maryl e facemmo un patto: lei avrebbe recitato solo in film con la mia regia e io avei diretto solo film in cui lei fosse protagonista: non ci facilitò le carriere ma il matrimonio dura da 60 anni. Quindi dovetti fare il regista e il primo film fu minuscolo: Libido, un giallo, in cui debuttai io, mia moglie Mara e Giancarlo Giannini. Ero coinvolto anche come produttoe lavorando gratis e il film che costò ventisei milioni di lire con le vendite estere ne incassò quatrrocento! Fu l'inizio del giallo all'italiana.

D. E quello che non avrebbe voluto fare e che è stato costretto per varie ragioni?

 Da giovane ero piuttosto arrogante  e nessuno poteva costringermi a nulla. Prima di iniziare la mia carriera di "negro" mandai in aria un film perché il produttore ebbe un comportamento disdicevole. Ma fu in quello occasione che conobbi Sonego, Guerra e poi Fellini, Zavattini e altri personaggi.

D. Cosa pensa del cinema italiano odierno?

Nulla: non ne sono al corrente, ho visto pochi film negli ultimi dieci anni. Per me con la morte di Sergio Leone avvenuta nel 1989 il grande cinema commerciale italiano è finito. Lavorai con Sergio per tre meravigliosi anni, scrissi " Il mio nome è Nessuno", "The Genius" e il trattamento di "C'era una volta in America". Lavorai ancora un po' dopo la morte di Leone ma la mia carriera finì insieme a lui. Ho scritto libri dopo, è appena uscito "A come Assassino" tratto da una mia commedia premio Istituto del Dramma Italiano messa in scena a suo tempo dalla Compagnia Spaccesi.
Faccio la promozione: si trova anche in rete al link: https://www.ibs.it/a-come-assassino-libro-ernesto-gastaldi/e/9788876067778

Filmografia parziale

L'amante del vampiro, regia di Renato Polselli (1960)
Che femmina!! e... che dollari!, regia di Giorgio Simonelli (1961)
Pesci d'oro e bikini d'argento, regia di Carlo Veo (1961)
Rocco e le sorelle, regia di Giorgio Simonelli (1961)
Akiko di Luigi Filippo D'Amico (1961)
Le avventure di Mary Read, regia di Umberto Lenzi (1961)
Il terrore dei mari, regia di Domenico Paolella (1961)
Lycanthropus, regia di Paolo Heusch (1961)
Ultimatum alla vita, regia di Renato Polselli (1962)
L'orribile segreto del dr. Hichcock, regia di Riccardo Freda (1962)
Marte, dio della guerra, regia di Marcello Baldi (1962)
La frusta e il corpo, regia di Mario Bava (1963)
Il mostro dell'opera, regia di Renato Polselli (1964)
I giganti di Roma, regia di Antonio Margheriti (1964)
La vendetta di Spartacus, regia di Michele Lupo (1964)
La cripta e l'incubo, regia di Camillo Mastrocinque (1964)
Libido, regia di Ernesto Gastaldi e Vittorio Salerno (1965)
La decima vittima, regia di Elio Petri (1965)
La lama nel corpo, regia di Elio Scardamaglia (1966)
Per 100.000 dollari t'ammazzo, regia di Giovanni Fago (1967)
Flashman, regia di Mino Loy (1967)
I giorni dell'ira, regia di Tonino Valerii (1967)
Troppo per vivere... poco per morire, regia di Michele Lupo (1967)
Il dolce corpo di Deborah, regia di Romolo Guerrieri (1968)
Cin cin... cianuro, regia di Ernesto Gastaldi (1968)
Uno di più all'inferno, regia di Giovanni Fago (1968)
Sono Sartana, il vostro becchino, regia di Giuliano Carnimeo (1969)
I vigliacchi non pregano, regia di Mario Siciliano (1969)
Delitto quasi perfetto, regia di Mario Camerini (1969)
Una nuvola di polvere... un grido di morte... arriva Sartana, regia di Giuliano Carnimeo (1970)
Le foto proibite di una signora per bene, regia di Luciano Ercoli (1970)
Il tuo vizio è una stanza chiusa e solo io ne ho la chiave, regia di Sergio Martino (1971)
La coda dello scorpione, regia di Sergio Martino (1971)
La lunga spiaggia fredda, regia di Ernesto Gastaldi (1971)
L'uomo più velenoso del cobra, regia di Bitto Albertini (1971)
La morte cammina con i tacchi alti, regia di Luciano Ercoli (1971)
La preda e l'avvoltoio (Un dólar de recompensa), regia di Rafael Romero Marchent (1972)
Perché quelle strane gocce di sangue sul corpo di Jennifer?, regia di Giuliano Carnimeo (1972)
La morte accarezza a mezzanotte, regia di Luciano Ercoli (1972)
Una ragione per vivere e una per morire, regia di Tonino Valerii (1972)
I corpi presentano tracce di violenza carnale, regia di Sergio Martino (1973)
Il mio nome è Nessuno, regia di Tonino Valerii (1973)
Milano trema: la polizia vuole giustizia, regia di Sergio Martino (1973)
Milano odia: la polizia non può sparare, regia di Umberto Lenzi (1974)
L'uomo senza memoria, regia di Duccio Tessari (1974)
La pupa del gangster, regia di Giorgio Capitani (1975)
Fango Bollente, regia di Vittorio Salerno (1975)
Sahara Cross, regia di Tonino Valerii (1977)
Il cinico, l'infame, il violento, regia di Umberto Lenzi (1977)
Concorde Affaire '79, regia di Ruggero Deodato (1979)
Il fiume del grande caimano, regia di Sergio Martino (1979)
Notturno con grida, regia di Ernesto Gastaldi e Vittorio Salerno (1981)
Assassinio al cimitero etrusco, regia di Sergio Martino (1982)
2019 - Dopo la caduta di New York, regia di Sergio Martino (1982)
La fine dell'eternità, regia di Ernesto Gastaldi (1984)
Pizza Connection, regia di Damiano Damiani (1985)
L'assassino è ancora tra noi, regia di Camillo Teti (1986)
Sicilian Connection, regia di Tonino Valerii (1987)
Stradivari, regia di Giacomo Battiato (1988)

Regista
Libido (insieme a Vittorio Salerno) (1965)
Cin cin... cianuro (1968)
La lunga spiaggia fredda (1971)
Notturno con grida (insieme a Vittorio Salerno) (1981)
La fine dell'eternità (1984)
L'uovo del cuculo (1992)


Opere pubblicate
Bibliografia parziale

Romanzi

Fantascienza

Iperbole infinita Urania, nº 220, Arnoldo Mondadori Editore, Milano, 1960 (come Julian Berry)
Tempo zero, Cosmo 60, Ponzoni Editore, 1960; in Alla deriva nello spazio Tempo zero, Cosmo. I Capolavori della fantascienza 29, Ponzoni Editore, 1964 (romanzo breve, come Julian Berry)
Il Lodo Alfa, collana Autori Contemporanei, Edizioni Il Foglio, 2009. ISBN 9788876062117

Gialli

Brivido sulla schiena, Selezione di gialli Americani, 1957 (come Freddy Foster)
Sangue in tasca, Gialli della Metropoli, 1958 (come James Duffy)


Memorie

I quaranta belanti, Livorno, Nistri Lischi Editore, 1975.
Voglio entrare nel Cinema. Storia di uno che ce l'ha fatta. Milano, Biblioteca Umoristica Arnoldo Mondadori Editore, 1991.

Teatro

A... come assassino - premio IDI 1957

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