Abcveneto ricorda Wanda Casellatonel quindicesimo anniversario 1914/2005 dalla morte

Di Maria Ester Nichele

Wanda Casellato (Treviso, 1914 – Treviso, 2005) è stata una scrittrice e poetessa italiana. Scrisse libri di liriche e libri di racconti. La sua prosa - più che sulla costruzione di vicende e personaggi come si addice a un romanzo - fu incentrata sulla descrizione di paesaggi, colori, sentimenti. Lavorò come assistente sociale e collaborò a vari giornali. Frequentava simposi e convegni poetici. Semplice, umile e modesta, era amante degli animali, che spesso adottava e proteggeva. Trascorse parte della sua vita in una casa sul Montello, fra piante, fiori e animaletti d'ogni genere. Fra i giornali e le riviste in cui pubblicava i suoi scritti ci sono: "Il gazzettino"; "Il gazzettino-sera"; "Il gazzettino illustrato" (tutti e tre di Venezia); "La Prealpina" di Varese; "La vita del popolo" di Treviso; "Le Venezie e l'Italia"; "Italia turistica" di Padova e per concludere "El Sil" di Treviso.

Così la Tribuna di Treviso scrisse: "La farfalla della poesia trevigina è volata via. Con discrezione lasciando dietro di sé una scia di infinita dolcezza"...
Marton editore con la sua Tipografia Editrice Trevigiana Treviso, nel 1993 le dedicò una antologia "La Signorina Ottocento" un volume di 390 pagine, una raccolta scelta di poesie e racconti di una vita, curati con grande maestria da Paola Commissati Bellotti, "Signorina Ottocento". Più che un'antologia, è un evento letterario unico nel suo genere, poiché attraverso esperienza di espressione scritta: di racconti, novelle, annotazioni, fiabe, passi di diario, pensieri e versi, racchiude, come un cerchio magico lo snodarsi della vita stessa.
È questa la prima organica testimonianza su tutta l'attività artistica di Wanda Casellato, così scrive la curatrice Paola C.Bellotti nella sua presentazione.
La foto che pubblichiamo, è di Paolo Marton oltre che fotografo di fama mondiale è stato pittore, ha sempre dipinto e pochi conoscono il suo talento. Nel silenzio musicale magico del paesaggio e delle architteture fotografava, e nel silenzio della sua casa dipingeva. La copertina del libro di cui alleghiamo una foto racchiude un dipinto di Paolo Marton che ha dedicato alla sua carissima amica sia il dipinto che la foto sul retro della copertina.
Il libro in questione, è stato regalato a Maria Ester Nichele da Anna Maria Marton, scrittrice e poetessa di Vittorio Veneto, che conosceva benissimo Wanda Casellato.

Scrive di Wanda la Curatrice: il suo stile originale e icastico,..." e tutto è leggero come la neve. Questo è il suo stile personalissimo, che conserva certe morbidezze antiche pur nella sua incisività. Pochi tocchi magici bastano a rendere un'atmosfera.

Qui sotto due liriche di Wanda Casellato

VII

Venni alla luce
e conobbi una casa
tra odore
di campi.
Mi crebbe chiarore
di stanze
di giardini
di prati.
Tracce luminose
spargevo.
Ogni stella posava
al suo posto
guidando sogni
generando splendore.
Con le ferite del tempo,
quella casa è ancora.
Nell'aurora
ritrovo intatte memorie,
mitiche presenze
e nella leggenda
sempre mia madre.
Ai deserti confini del mondo
celata ad ogni evento
una nave racconta
sogni
nient'altro che sogni
(chi) vuol salvare?
su oceani sconfinati
fragor di marosi
raccoglie tempeste e follie
di venti
cieli tersi
albi e tramonti
dentro la nave
regno assoluto
l'eterno
nessuna falla
su quella nave
soltanto un uomo
e una donna da sempre
per sempre.

Conoscendo la persona e l'opera di Wanda casellato, così amante delle colline e dei boschi, stupisce questo tema marino, eppure rappresenta il mondo secreto della scrittrice-poetessa. Il mondo della sua giovinezza, che ancora riverbera le luci, le ombre.(Paola C.Bellati)

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