Savana Padanadi Matteo Righetto diventa uno spettacolo teatrale

savana padana

A cura di Abcveneto

Teatro Goldoni | Venezia. 18>19 gennaio 2020. Dal romanzo di Matteo Righetto e per la regia di Stefano Scandaletti arriva sul palcoscenico del Goldoni una black comedy prodotta dal Teatro Stabile del Veneto ambientata in un Far West in salsa padana.

Dal 25 febbraio al 4 marzo lo spettacolo va in scena a Padova al Teatro Maddalene.

Venezia, 10 gennaio - Una campagna desolata e brutale che si staglia tra il Brenta e il Piovego, un paesaggio reale e simbolico, fa da sfondo alla black comedy Savana Padana prodotta dal Teatro Stabile del Veneto e in scena al Goldoni di Venezia dal 18 al 19 gennaio. Tratta dal romanzo d'esordio dello scrittore Matteo Righetto con la drammaturgia e la regia del padovano Stefano Scandaletti Savana padana è una storia di confini: quello tra i capannoni e i campi di mais, quello tra gli italiani e gli stranieri più o meno integrati, quello tra la ricchezza economica e la povertà culturale.

In queste frizioni Matteo Righetto cerca e trova il contenuto per il proprio romanzo, che è un racconto fortemente contemporaneo e sanguigno, un noir dai tratti grotteschi. La versione teatrale, adattata e diretta da Stefano Scandaletti, offre una rilettura del testo tragicomica che descrive una sorta di far west in stile padano.

La parabola è raccontata dalla voce di quattro attori Riccardo Gamba, Pietro Quadrino, Davide Sportelli, Francesco Wolf, già insieme a fianco di Scandaletti stesso nel Giulio Cesare di Àlex Rigola, produzione del Teatro Stabile del Veneto per la stagione 2016/2017. Per sopravvivere alla disperazione i quattro protagonisti cercano una rivalsa a scapito di qualcun altro, pretendendo in definitiva qualcosa indietro dalla vita.

Dopo la data veneziana lo spettacolo arriva a Padova sul palco del Teatro Maddalene dal 25 febbraio al 4 marzo 2020.

Note di regia

Un paese disperso nella pianura Padana, tra Brenta e Piovego, una fascia di terra, umida e tignosa, dove Matteo Righetto e io siamo cresciuti. Righetto ambienta proprio qui, in questo territorio che pare senza regole, il suo primo romanzo, e io scelgo di portare in scena quel panorama umano che ha formato la mia adolescenza con una rilettura tragicomica, dal sapore pulp. Seguiamo i personaggi del romanzo nei meandri delle loro losche attività di scambio, infarcite di diatribe, conflitti, inganni: prede, predatori e strategie di sopravvivenza – l'immaginario brutale che divide il forte e il debole. Il tempo è fermo, la natura non è indifferente alle risse degli uomini. La statua di un santo diventa nascondiglio e oggetto del desiderio.
Il motore dell'azione è affidato a questi elementi che scandiscono il clima di malessere e danno un input chiaro alla storia. Una delle sfide e dei temi di lavoro più difficili è come affrontare una riflessione sulla libertà di azione e sulla responsabilità individuale che tocca il pensiero di noi oggi. In una società che ci invita a rompere tutti i legami, che indebolisce le condizioni della civiltà, in cui non si parla d'altro se non della necessità di proteggersi, di sopravvivere alle catastrofi in arrivo, si giunge a un punto in cui tutti si sentono liberi da principi o divieti, atti e comportamenti impensabili diventano possibili in una sorta di habitat dove tutto è permesso. Stefano Scandaletti

Teatro Goldoni | Venezia
Savana Padana
18 gennaio ore 19.00
19 gennaio ore 16.00

dal romanzo di Matteo Righetto
con Riccardo Gamba, Pietro Quadrino, Davide Sportelli, Francesco Wolf
drammaturgia e regia Stefano Scandaletti
soundesign Lorenzo Danesin
movimenti di scena Davide Sportelli
luci Enrico Berardi
produzione Teatro Stabile del Veneto

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