Esce la seconda edizione (Liberilibri) de La libertà degli antichi paragonata a quella dei moderni di Benjamin Constant
A cura di Abcveneto
Il libro, un classico del catalogo Liberilibri, che era ormai arrivato alla quarta ristampa, esce ora in versione paperback fra gli inesauribili. Si compone di tre diversi scritti, De la liberté des anciens comparée à celle des modernes; De la souveraineté du peuple et de ses limites; De la littérature dans ses rapports avec la liberté.
Nel 1820, esattamente duecento anni fa, veniva pubblicata La libertà degli antichi paragonata a quella dei moderni, una conferenza tenuta da Benjamin Constant nel 1819 all’Athénée Royal di Parigi che è divenuta fin da subito una sorta di manifesto del pensiero liberale, e che resta il suo discorso più conosciuto. Un saggio trascinante, animato da una passione pari alla lucidità del pensiero in cui Constant – attraverso un parallelo di grande suggestione tra la sensibilità antica e quella moderna – mostra come una società non possa definirsi veramente libera se, oltre ai diritti politici, non garantisce all’individuo la piena potestà su se stesso e sul proprio modo di vivere.
Nella Nota sulla sovranità del popolo e i suoi limiti invece, l’autore affronta criticamente la nuova superstizione politica di matrice rousseauiana, denunciando la natura mistificatoria del riferimento alla volontà popolare che gli Stati democratici utilizzano per legittimare il loro potere illimitato e per realizzare quel che nessun tiranno oserebbe fare a nome proprio.
Infine, La letteratura nei suoi rapporti con la libertà è la dimostrazione appassionata che la letteratura è sempre il riflesso della libertà dei tempi in cui nasce, e trova la sua autenticità solo attingendo ad essa.
Benjamin Constant, La libertà degli antichi paragonata a quella dei moderni, a cura di Luca Arnaudo, serie inesauribili, pagg. XLI-68, euro 8.00, ISBN 978-88-98094-65-3