Il regno segreto: Scarlini rock and roll al MAN

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di Daniela Piu

A Nuoro c'è finalmente un Evento con la e maiuscola: è al MAN, il museo di arte moderna e contemporanea. Si tratta di una mostra curata da Luca Scarlini e intitolata “Il regno segreto. Sardegna-Piemonte: una visione postcoloniale”. Ce n'è per tutti i gusti: vi piacciono i fumetti?

I libretti d'opera? Le ceramiche? Ci sono. Tutte creazioni nate dalla fantasia di sardi e piemontesi, spesso in stretta relazione artistica fra loro, dal lontano 1720 al Novecento. Se per esempio come me non avete mai visto un quadro di Giuseppe Biasi dell'ultimo periodo, paesaggio con colori scuri e neanche un vestito sardo nei paraggi, c'è anche quello. Per non parlare delle fotografie che Sottsass scattò a Iglesias durante la costruzione del villaggio Olivetti, stampate per la prima volta direttamente dal negativo apposta per la mostra “Il regno segreto”.

Potreste scoprire, visitandola, che Edina Altara, sassarese, ha collaborato a lungo con Vittorio Accornero, di Casale Monferrato, portando la sua arte in giro per il mondo; o che Grazia Deledda ha pubblicato con le case editrici piemontesi vari libri, facendoli illustrare da disegnatori sardi. Insomma, nessuno può uscire insoddisfatto da una mostra così, perché ce n'è davvero per tutti.

Io che sono appassionata di cinema ho scoperto, grazie a un contratto che si trova esposto, che la piemontese Itala Film (la casa di produzione di “Cabiria” per intenderci) ha prodotto due film muti a soggetto sardo: “Maciste salvato dalle acque” e “In terra sarda”, entrambi nel 1920. E che durante la lavorazione di “Sebastiane”, il film che Derek Jarman ha girato a Buggerru nei primi anni Settanta, molti figuranti sardi, giovanissimi e prestanti, si sono talmente innamorati dei membri della troupe inglese, che alla fine del film hanno preso un volo per Londra.

Ne sarà nata tanta documentazione interessante tutta ancora da scoprire. C'è poi un magnifico ritratto di un teuladino che Giovanni Battista Quadrone ha dipinto nel 1884, e che ricorda quegli autoritratti di Rembrandt nei quali si è dipinto con un'ombra sugli occhi: una meraviglia. Persino gli uccelli disegnati da Alberto Ferrero Della Marmora, l'autore del Voyage en Sardaigne più compulsato, visti dal vivo sono impressionanti. In questo percorso in fieri, che Scarlini ha tracciato per noi, si aprono strade e prospettive ancora tutte da scoprire.
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