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PREZIOSE APPARTENENZE SOSPESE: LA VIA CLAUDIA AUGUSTA


Ottaviano Augusto, dopo aver rappacificato gli animi all'interno dell'Impero Romano, dilaniato dalle guerre civili, si impegnò per la fondazione dell'Europa romana.

di Sara Miriade

Una tappa fondamentale di questo progetto era la prosecuzione del lavoro di Cesare, per ciò che riguardava il territorio dei germani. Le cose però non andarono come da programma, perché i tedeschi non cedettero facilmente il loro terreno e così il confine romano fu fissato sul Reno e sul Danubio, anziché sull'Elba e sul Weser. Intanto però Druso, il figlio adottivo di Augusto nel 15 a. C. aveva delineato con più precisione la strada per raggiungere il Danubio e che sarà poi la Via Claudia Augusta. E' Stato l'imperatore Claudio, infatti, a portarla a termine e ad inaugurarla nel 46 d.C.. Nata per ragioni militari, diventa la più importante arteria stradale alpina, fintantoché nel II sec. d.C. divenne valicabile il Brennero. Nonostante questo la via Claudia Augusta resta per molti secoli l'itinerario commerciale e viabile di imperatori, re, pellegrini, poeti e pittori. Il progetto Interreg III B, via Claudia Augusta, è un'iniziativa europea che vuole recuperare su base trasnazionale questo vetusto percorso, collegando così popoli e amministrazioni diverse. Sette partner vi partecipano: la Provincia Autonoma di Trento, la Provincia Autonoma di Bolzano, la Regione Veneto, i Comuni di Feltre e Ostiglia, l'associazione MIAR del Tirolo (Austria), l'associazione Via Claudia Augusta Bavariae (Germania). I Partner realizzano azioni comuni in quattro settori: archeologia, cultura, turismo, marchio ed attività economiche. Nell'ambito del primo vengono organizzati dei seminari aperti al pubblico volti alla divulgazione delle acquisizioni scientifiche sulla via Claudia Augusta e dei campi scuola nell'ambito degli scavi archeologici. Nel secondo vengono organizzati dei seminari musicali per giovani di diverse nazionalità e il censimento e la divulgazione di tutti i musei esistenti lungo il tracciato della Via Claudia Augusta. Con il terzo si vuole sviluppare e migliorare la percorribilità anche e soprattutto a livello ciclistico di tale via con segnaletica, tabelle tematiche e piazzole di sosta. Con il quarto si vuole gestire la commercializzazione comune dei prodotti e dei servizi esistenti lungo la Via Claudia Augusta, tramite il marchio VCA La provincia di Treviso ha avuto l'onere e l'onore di presentare -anche con un video del regista Faggiani- giovedì 26 luglio il progetto per la regione Veneto presso la sala Marton alla presenza di illustri rappresentanze, quali Leonardo Muraro (Presidente vicario della Provincia di Treviso), Marzio Favero (Assessore provinciale al turismo e alla cultura), Angelo Tabaro (Dirigente settore cultura della Regione Veneto), Laura Piovesan Schutz (Responsabile Comunicazioni Progetto Via Claudia Augusta), Gianni Garatti (Presidente del consorzio di Promozione turistica) e lo stesso Silvano Faggioni. Angelo Tabaro ha chiarito subito che attualmente la Via Claudia Augusta non è un percorso perfettamente identificato, perché ci sono parti in cui i geografi-geologi non si trovano d'accordo nel collocare le appartenenze. Con il passare degli anni la Via Claudia Augusta ha avuto deviazioni e perciò si è deciso che nella parte veneta -perché il tracciato tedesco è più evidente- tale via coincide con una grande fascia all'interno della quale si situa. Stabilire questa fascia di percorribilità non è stata cosa facile -ha precisato Marzio Favero con dovizia di particolari davvero accurata-, ma il risultato di accurati studi che hanno portato ad accettare la ricostruzione del professor Gagliazzo, il quale la fa passare per Colfosco, Falzè, Valdobbiadene, sinistra Piave e Feltre. Poiché i dati di tale ricostruzione sono approfonditi ma piuttosto labili -precisa Favero a Massimo Colomban, presidente di Veneto Sviluppo, che ha invitato le amministrazioni a non tabellare un percorso, lasciando un discreto corridoio- vengono lasciate aperte anche altre possibilità. L'importante è -sottolinea Gianni Garatti- che si comprenda l'immenso valore di questa identità e patrimonio sul piano turistico e infine economico, quando altre vie economiche ci sono ormai precluse. Il Presidente vicario Muraro dichiara la volontà della sua amministrazione di valorizzare il percorso della Claudia Augusta che da Treviso scende fino ad Altino, anche se i confini ci sono e spostano il problema sul piano politico. Laura Piovesan, che ha moderato la conversazione da sapiente maestra di cerimonia ha invitato tutti gli ospiti della conferenza stampa al banchetto di prodotti tipici, dinanzi al quale penso che se non tutti, almento alcuni dei problemi politici annunciati da Muraro si possono risolvere lungo 518 Kilometri, quanto è lunga la Via Claudia Augusta (www.viaclaudia.org), di squisitezze e prelibatezze, che si possono trovare anche nelle invitanti locande di questa antica via che Ottaviano Augusto, come i governanti di adesso hanno voluto per unire i popoli e rinsaldare l'Europa. Sara Miriade

di Sara Miriade

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