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IL NUOVO CORSO DI PALAZZO MOCENIGO

Di Anna Paola Zugni-Tauro

La riapertura del Museo di Palazzo Mocenigo a San Stae segna un’altra tappa dell’attività in continua ascesa della Fondazione Musei Civici di Venezia, sistema culturale di eccellenza, che gestisce 11 Musei dotati di ricchissime collezioni, 5 biblioteche specialistiche, l’archivio fotografico che nel prossimo futuro riceverà anche il laboratorio di restauro. Essa fa capo al Consiglio di Amministrazione ed è in grado di autofinanziarsi con le entrate dei biglietti , con i servizi proposti , il merchandising e la collaborazione con i privati che sostengono attività, progetti, eventi. E’ un sistema che coinvolge circa 500 operatori che vanno dalle attività museali, alla ricerca scientifica, alla formazione, divulgazione, didattica, comunicazione..

MAGIE DELL’INDIA DAL TEMPIO ALLA CORTE, CAPOLAVORI D’ARTE INDIANA

A cura di Abcveneto

Al via dal 26 ottobre 2013, a Casa dei Carraresi, la mostra “Magie dell’India. Dal Tempio alla Corte, capolavori d’arte indiana”. Per la prima volta in Italia una rassegna di opere d’arte indiana dal II millennio a.C. all’epoca dei Maharaja.
Lo scrittore veronese Emilio Salgari scrisse i suoi più celebri romanzi dedicati all’affascinate Continente Indiano senza mai lasciare l’Italia. La stessa opportunità viene ora offerta ai visitatori della mostra “Magie dell’India. Dal Tempio alla Corte, capolavori d’arte indiana” che, dal 26 ottobre 2013 al 31 maggio 2014 alla Casa dei Carraresi di Treviso, potranno immergersi nel mondo magico dell’India, godendo di una rassegna di opere d’arte, per la prima volta in Italia, che spazia dal II millennio a.C. all’epoca dei Maharaja dove elementi architettonici, miniature, fotografie d’epoca, oggetti di uso rituale e quotidiano, costumi, tessuti, gioielli, accanto a statue e bassorilievi provenienti da importanti collezioni museali e private, sono stati collocati in un adeguato contesto scenografico che ne ricrea gli ambienti originari.

La semplicità apollinea di Giuseppe Mazzotti

Di Giulio Ghirardi

Che differenza passa tra i capolavori sbocciati dalla fantasia degli artisti e le meraviglie legate  alla volontà imperscrutabile della natura? 
Giuseppe Mazzotti amava le cime dolomitiche come le ville patrizie alle quali dedicò tanto amore e attività di ricerca. L'amore silenzioso ma costruttivo dello storico dell'arte ispirò un ritratto al poliedrico Dino Buzzati, illustratore e psicologo slegato da pose e correnti, audace e geniale come un erede del surrealismo, umile ed estroverso come un fumettista di rango.

Andare per mostre Livia Carta Segato - Recent Works Casa Gallo - Palazzo Brusarosco Zaccaria - Biblioteca internazionale La Vigna

Di Alessandra Pucci

Contra’ Porta Santa Croce, 3 – Vicenza. Un palazzo antico rivisitato in chiave moderna sembra il luogo ideale per accogliere opere d’arte contemporanee. Passato e presente sono fusi nella visione di ciò che è storia di civiltà e orgoglio di appartenenza : Vicenza, La Vigna, Scarpa, Zaccaria, Gallo e Carta. Nomi che segnano la volontà di rappresentare la bellezza nelle sue diverse declinazioni.
Al primo piano è collocata la Biblioteca La Vigna, unica nel suo genere in tutta Europa, per la rarità dei volumi che trattano di tutto quanto concerne la civiltà del vino.

la città dei Cristalli Waterford

Testo e foto Giovanna Dal Magro

Nel percorso famoso dei giardini d’Irlanda a sud est dell’isola si incontra la città dei Cristalli Waterford chiamata così per la produzione tradizionale e storica di cristalli raffinati che dalla città stessa prendono il nome. Waterford è la più antica città irlandese fondata dai Vichinghi nel 914 e dieci anni fa è stato rinvenuto un importante sito archeologico con vestigia dell’età del bronzo prima che dei Vichinghi. La città ha attraversato periodi storici molto importanti da quello post-gaelico nel 1100 al periodo Normanno nel Medioevo. Oggi la città è interessantissima, vanta oltre alla cristalleria un importante Museo Medievale che custodisce rare carte reali del quattordicesimo secolo e che hanno determinato persino un viaggio nel 2011 della Regina Elisabetta. I monumento più significativo è la Torre Reginald costruita dai Vichinghi a controllo del fiume Suir che le scorre davanti. Nelle vicinanze in una distesa immensa di boschi e natura si trova la Marlfield House una Residenza facente parte dell’Ireland’s Blue Book che ha come stemma un pavone e forse per questo capita di svegliarsi e vedere che un pavone curiosa nella camera dal giardino.

Cardiac, breve storia di un gruppo musical

Di Federico De Nardi

Ho da poco scoperto i "Cardiac" gruppo musicale, nato nel 2007 dalle ceneri di gruppi underground di quel territorio ricco di fermenti (non solo alcolici e turistici) che è il veronese. I Cardiac, provengono da svariati ambiti musicali, dall'heavy psychedelia, dal progressive, dall'elettronica, dal cantautorato, dal post punk e nella loro musica questo 'meticciato di generi' si ascolta piacevolmente; a me personalmente piacciono i miscugli, le integrazioni, le contaminazioni, le commistioni. Oggi la purezza non è data da un unico colore, ma dal caleidoscopio, da una cascata di componenti e questo è valido per la musica, la letteratura, la pittura, il cibo, la vita stessa. Il difficile, è tenere tutto insieme e dare alla luce un prodotto unitario ed equilibrato (in senso armomico, ovviamente, non in senso che deve essere musica standard, accettabile). Il loro sound risente dell'amore per i Sonic Youth nelle chitarre, la complessità strutturale dei Porcupine Tree e la forza ritmica dei Killing Joke unita alle atmosfere oscure disegnate dai Dead Can dance. Nei loro 'pezzi' trattano tempi profondi e sempre validi come la spiritualità, la religione, l'identità umana, il celtismo e la fuga da tutte le schiavitù moderne.

A tavola con Gioia: zuppa di pollo aka Chicken Soup

A cura di Gioia

È molto diffusa nella cucina anglosassone, (ci sono centinaia di varianti) ma si trova ovunque, anche perché considero un piatto curativo per i mali invernali. Certo fa parte di una cucina antica e poco diffusa per chi lavora, ma il segreto è quello di cucinare sempre, approfittando di tutti i momenti liberi per mettere qualcosa in pentola, come facevano le nostre nonne. Di sicuro, però, bisogna pagare il pegno di una cucina non da esposizione.