Abcveneto.com

Intervista a Marianna Bonelli, promotrice culturale, fondatrice e presidente di Spritz Letterario

Intervista a cura di Abcveneto

Promotrice culturale, fondatrice e presidente di Spritz Letterario... da cosa nasce questa passione per i libri e gli scrittori?

Marianna Bonelli: Fino ai dodici anni leggevo pochissimo, perché me lo imponeva mio padre. Il giorno che smise, iniziò la mia libera passione. Negli anni si è sviluppata la morbosità di voler conoscere di persona chi aveva scritto le pagine che ho amato, così ho iniziato a occuparmi esclusivamente di eventi culturali, nello specifico di presentazioni con autore piuttosto inusuali.

Intervista a Bruna Graziani, fondatrice della scuola di scrittura Il Portolano

Intervista a cura di Maria Ester Nichele

Da cosa nasce la tua passione per i libri?

Bruna Graziani: Nasce dall’amore sviscerato che ho per le parole. L’amore è sposato alla curiosità. Vuoi capire come ‘funziona’ quella persona o quella cosa, una cosa che ti serve, di cui hai profondamente bisogno. Percepisci che lì dentro c’è un mistero e tu cammini per cercare di svelarne almeno un pezzo e durante quel cammino attraversi boschi di meraviglie, da cui fanno capolino i tuoi sogni, le tue aspirazioni, le tue paure. Insomma, ci cerchiamo nelle parole, soprattutto in quelle degli altri. Sono gli altri il nostro specchio. È attraverso gli altri che noi possiamo riconoscerci, capire un po’ di più degli esseri sconosciuti che siamo, soprattutto a noi stessi. Per questo sono importanti i libri, le storie, la letteratura. La letteratura è il confessionale, inginocchiato davanti al quale il personaggio parla dei suoi peccati al posto nostro.

Pina Caporaso allo Home festival 2014

A cura di F. De Nardi

Cosa fai nella organizzazione dell'Home Festival?

Pina Caporaso: Sono due anni che curo i contenuti “extra-musicali”, volendo racchiudere in questa definizione un allargamento dell'offerta culturale e ricreativa che HF propone.

Cioè?

Pina Caporaso: Sul troncone principale, che è quello musicale e che cerca di intercettare gusti anche molto differenti, abbiamo provato l'innesto di altri linguaggi: la narrativa, il fumetto e l'illustrazione, la fotografia, il viaggio inteso come metafora del transitare attraverso questi generi ma anche come rischio. E' stata una scommessa recepita con un'interessante partecipazione da parte del pubblico dell'HF e che ci motiva a continuare su questa rotta.

I due Leoncini a Venezia, saggio di Domenico Carosso su Marcello e Paolo Leoncini

A cura di Abcveneto

Esce ‘I due Leoncini a Venezia’, sondaggio critico corredato da un ampio apparato di riproduzioni che si dipana attraverso varie suggestioni- filosofiche, artistiche, letterarie e poetiche per citare i filoni più nutriti- nell’universo di due pittori, padre e figlio, che, assieme, tracciano una testimonianza iniziata prima del secondo conflitto mondiale e giunta ai giorni nostri con le ultime realizzazioni di Paolo. Entrambi sono protagonisti della vita culturale veneziana seppure in posizione defilata rispetto alle bulimiche logiche imperanti nel mondo dell’arte sensibili non solo alle sirene dell’aspetto commerciale ma anche poco propense alla sedimentazione e all’elaborazione progressiva di temi e argomenti. Tratto quest’ultimo spiccato in Marcello, con la sua specifica attenzione al filone dei ‘rifacimenti’ ben indagata dall’autore della monografia, Domenico Carosso, e che in Paolo si estrinseca attraverso la contemplazione della natura, delle sue stagioni ma soprattutto nella resistenza- fermissima, come dice sempre Carosso- di quest’ultima all’azione perversa dell’uomo.

IL PREMIO CAMPIELLO 2014 VA AD UN GIOVANE SCRITTORE

Di Lucia Tomasi

Giorgio Fontana è il vincitore del Campiello 2014, nato nel 1981, una tesi sul Realismo Interno, nei suoi articoli e libri affronta le questioni più scottanti e problematiche: l’immigrazione, la giustizia, il terrorismo.
“Realismo interno” per Giorgio Fontana o in altre parole Relativismo concettuale, Pluralismo, “Le molte faccie del Realismo” per Putman sono termini che stanno ad indicare un tipo di approccio odierno alla conoscenza del mondo in cui viviamo. Il premio Campiello va quindi ad un giovane che guarda in faccia i problemi più inquietanti, da un punto di vista culturale, sociale e politico.

MARC CHAGALL –una retrospettiva 1908-1985

Testo e foto Giovanna Dal Magro

Si è inaugurata il 17 settembre al Palazzo Reale di Milano la più grande e completa retrospettiva dedicata a Marc Chagall negli ultimi 50 anni in Italia con 220 opere e altre 80 al Museo Diocesano, molte delle quali di collezionisti privati in Paesi lontani e mai esposte prima.

Musulmani ‘moderati’, fatevi sentire!

Di Raffaella Biasi

Mi rivolgo direttamente alle persone civili, di buona volontà, aperte e generose, tolleranti e di buon cuore, che hanno scelto di essere musulmani e in questo momento possono sentirsi offesi o confusi dalla situazione politica estremista. Mi spiace, per tutti i bravi musulmani che conosco, che vengano associati sempre alla violenza; sono contenta che qualche manifestazione di affermazione di identità religiosa moderata si sia già fatta sentire nelle piazze. Capisco anche le ragioni per cui molti musulmani non si sono fatti sentire con più forza. L’islam sarebbe tendenzialmente una religione di pace, moderazione e retta via, e solo certe interpretazioni possono scegliere i versetti che a loro fanno comodo, eliminandone altri (al nasikh wa al mansukh= dell’abrogante e dell’abrogato), per utilizzare la religione in forma biecamente politica e non di utilità sociale e/o spirituale.

A tavola con Gioia: Bouillabaisse de sardines

Di Gioia

Nei miei viaggi estivi, una tappa fissa è la Francia. Quest'anno ho trovato una ricetta che richiama un omonimo e ben più famoso piatto, proposto in tutti i ristoranti francesi della Costa Azzurra con prezzi esorbitanti. Una volta era un piatto povero, che i pescatori facevano con i resti del pescato. Oggi, ci mettono l'aragosta. La Bouillabaisse che abbiamo preso noi in considerazione, è più povera ma egualmente gustosa, anche se la vera fatica è la lavorazione. Le sardine devono essere tutte aperte, deliscate, via la testa e le interiora e poi richiuse. Insomma, un lavoro piuttosto impegnativo, soprattutto se è, come nella nostra ricetta, per otto persone. Anche se non si è in otto, vale la pena farne in abbondanza, perché in frigo dura più giorni, e dopo qualche dì è ancora più buona del primo giorno, quindi vi consigliamo di farla per otto persone, in modo da gustarla - una volta maturata- 48 ore, per provare la differenza.