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numero 3 anno primo ¬ 1 giugno 2004 mensile online
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e... quello che ci viene in -mente-
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La Casa dei Carraresi di Treviso in 'pole position'
Treviso, grazie alla Fondazione Cassamarca e ai suoi uomini d'eccezione, si dimostra polo culturale e artistico unico in Italia
"...Treviso, ottobre 2005. Siamo in coda davanti alla Casa dei
Carraresi. Inizia oggi la prima mostra -La Nascita del Celeste Impero-."
Questa mostra che si annuncia straordinaria, dall'autunno del 2005 alla primavera del 2006 costituirà la finestra della civiltà Cinese finalmente riaperta sull'Occidente. La maggior parte delle opere, mai esposte neppure in Cina, verranno viste per la prima volta alla Casa dei Carraresi di Treviso e tutto questo grazie a due novelli "Marco Polo" contemporanei: il presidente della Fondazione Cassamarca, l'avvocato Dino De Poli, (nomen-omen...De Poli-Polo?) che è il motore economico e organizzativo di tutta l'impresa e dello specialista sinologo professor Adriano Madaro, uno dei maggiori esperti al mondo della Cina, grande viaggiatore, narratore e protagonista di questo splendido incontro culturale tra Occidente e Cina e ricordiamo, è l'unico membro non cinese del consiglio direttivo permanente dell'Accademia Cinese di cultura Internazionale, nonché suo rappresentante per l'Europa Questa mostra è una stupefancente occasione per Treviso (e non solo Treviso), cittadina veneta già famosa in tutto il mondo occidentale per glorie sportive, gli scrittori, Venezia e le imprese tessili famose come la Coca-Cola, che adesso diventerà la città occidentale più conosciuta in Cina.
Che cosa porterà questo scambio culturale, questa finestra aperta sulla Cina? Ci farà conoscere un paese ai più sconosciuto, che non è estinto nella polvere della Storia come le mostre sugli Egizi o sugli Etruschi, bensì è una delle realtà economiche di questo millennio. Conoscere la cultura di un paese ci aiuta a conoscere il suo modo di pensare, il passato è la radice della pianta di cui vediamo oggi le foglie. Vedere da dove viene questo paese ci aiuterà a comprendere meglio il suo presente. Una mostra di queste dimensioni e importanza offre a entrambe le nostre culture la possibilità di comunicare, sarà uno scambio prodigioso, noi europei vedremo di che cosa sono in grado di fare i Cinesi, i Cinesi capiranno che noi non abbiamo paura di loro, che sono benvenuti nel nostro mondo e che anzi, ne fanno già parte da sempre. Avete mai guardato dove sono state fatte le scarpe che indossate o la radio che ascoltate? Uno dei due sicuramente è fatto in Cina (e chi è il creatore di un oggetto? chi ci ha messo il nome sopra, o chi lo ha creato?). Questa mostra rappresenta un po' la madre di quello che è già oggi la nostra realtà. La Cina fa già parte della nostra cultura, è perfino nell'aria... condizionata che respiriamo.
vedi anche Laurea ad honorem per Dino De Poli... |
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